La storia di questo forno รจ legata a doppio filo con la storia personale del suo titolare, Domenico Sgambato. Di origine campana, Domenico fin da giovanissimo si appassiona follemente alla panificazione e ai prodotti da forno di ogni natura, sia dolci che salati. Il suo primo amore, che porta nel cuore da una vita, รจ il pane cafone napoletano: un pane tradizionale, allโantica, capace di durare nei giorni, anche una settimana. Domenico lo vede preparare da piccolo da sua nonna e da sua zia, attendendo sempre quellโappuntamento settimanale per rubare con gli occhi e con il naso segreti e profumi: รจ in famiglia che Domenico impara lโarte della panificazione. Perfeziona i processi giorno dopo giorno, scoprendo ricette nuove e migliorando grazie allโesperienza che va a braccetto con la passione.
Domenico Sgambato del Granaio Antico di Casemolino (TE) insieme alla compagna | foto di Lido Vannucchi
La storia imprenditoriale del giovane Domenico inizia invece a Bologna, dove insieme allโaltro amore della sua vita, comincia a gestire un piccolo forno. Bologna รจ una cittร meravigliosa, che accoglie bene, perรฒ Domenico e la sua compagna decidono insieme di tornareย a Casemolino (Teramo) in Abruzzo, paese di origine di lei. Un viaggio di ritorno nel quale รจ forte il richiamo aย una tradizione da seguire e nel quale Domenico si lascia coinvolgere senzaย esitazione. Nasce il Granaio Antico: una scommessa che risulta vincente considerando che oggi i punti vendita gestiti dalla giovane coppia sono ben tre, tutti in territorio abruzzese: Casemolino, Alba Adriatica e Roseto degli Abruzzi. In tutti lโobiettivo rimane quello di far conoscere i prodotti tipici della panificazione campana, portando avanti ricette tradizionali, metodi di lavorazione artigianali e i sapori di una volta. Nella gamma produttiva resta immancabile il pane
cafone, dal quale tutto รจ partito. E poi pastiera, pane marsigliese e anche vari omaggi allโAbruzzo, come i gustosissimi bocconotti. Il Granaio Antico Forno รจ un progetto che si lega profondamente alle radici del territorio, per non disperderle e proiettarle nel futuro.
Giuseppe Rizzo e Fawn Soon di Agricolab a Catania | foto di Lido Vannucchi
Si puรฒ immaginare il percorso di Giuseppe Rizzo come un viaggio intorno al mondo, che parte da Caltagirone, passa per Roma, tocca Singapore e si conclude a Catania (per ora). Questo lโitinerario di vita e di esperienze che ha dato i natali, tra originalitร e contaminazioni, ad Agricolab, ristorante-laboratorio gastronomico allโombra dellโEtna. Giuseppe nasce e cresce a Caltagirone. Giร da ragazzo la curiositร e un buon appetito lo spingono a coltivare un forte interesse per la cucina e i prodotti della sua terra. Migra verso la Capitale per frequentare lโUniversitร e, a Roma, gli studi si contendono il tempo con il lavoro, che, neanche a dirlo, รจ nella cucina di un ristorante. Poi la svolta: un viaggio in Oriente fatto in compagnia del suo lievito madre.
ร a Singapore che Giuseppe decide di fermarsi per un poโ, qui incontra sua moglie e insieme decidono di aprire nella loro casa un laboratorio artigianale di pane e pasta. Il richiamo delle radici dopo qualche anno li riporta in Sicilia e li spinge a reinventarsi. Agricolab รจ il punto di arrivo di questo viaggio: un progetto agricolo, prima di tutto, che porta in tavola i migliori protagonisti della filiera produttiva dellโisola, una rete di piccole imprese che lavorano con la stessa filosofia qualitativa e dalle quali lโinsegna si rifornisce acquistandoย materie prime fresche, stagionali e sane. Il risultato รจ un bistrot con cucina a vista, che serve piatti genuini, schietti e golosi, proposti in un menu che cambia quotidianamente, a seconda di ciรฒ che la terra offre. Allโinterno del locale cโรจ anche un piccolo corner nel quale poter acquistare i prodotti selezionati. Alla fine del 2022 il raddoppio: una seconda sede, a poca distanza dalla prima, dedicata prevalentemente allโasporto e con un menu di panini, spiedini e dolci artigianali.
Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietร del Ministero dellโEconomia, ha vagliato migliaia di progetti avviati grazie ai finanziamenti dellโincentivo โResto al Sudโ, fino ad arrivare a una rosa di 62 realta? che, oltre a essere etiche, sono virtuose anche dal nostro punto di vista, quello enogastronomico. Il risultato di questo lavoro corale e? una pubblicazione che va oltre la narrazione stereotipata di un Sud dove e? impossibile creare valore, perche? di fatto โil Sud da? la possibilita? di investireโ: bastano unโidea ben precisa, un buon piano dโimpresa e il sostegno di un incentivo dedicato ed efficace. Duecento pagine con le storie di chi ha deciso di restare, di tornare o di trasferirsi al Sud per concretizzare un sogno.
Per ascoltare anche dalla viva voce dei protagonisti le loro storie, Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, ha prodotto il podcast โIo? Resto al Sudโ. Un podcast in 10 puntate che narra, con unโintervista doppia, due realtร , ogni volta diverse, provenienti da due regioni del Sud.
Il podcast โIo? Resto al Sud!โ รจ un progetto audio composto da dieci puntate prodotte da t- Rek Produzioni Audio (t-rek.it). In ogni episodio viene presentata una doppia intervista che riflette due storie, lontane tra loro eppure piรน simili di quanto neanche i diretti protagonisti possano immaginare. Le doppie voci infatti portano due regioni al centro di sogni da realizzare, con aspirazioni e percorsi che da ovunque partano, tornano o rimangono in quel Sud che cercano di raccontare. Nelle loro parole ci sono imprese orgogliose, storie dโamore e di famiglia, territori connessi visti da occhi e prospettive diverse che diventano attivitร produttive capaci di affermarsi grazie alla โpossibilitร โ di poterlo fare.
A cadenza mensile, rilanciati anche sul mensile Gambero Rosso che ne presenta il contenuto, si potranno ascoltare 10 puntate: della prima รจ protagonista Invitalia, in cui si approfondisce il coinvolgimento umano di un processo selettivo chiamato a legare merito e opportunitร , le altre 9 sono dedicate alla selezione di 18 progetti di regioni diverse. Toni e linguaggi sono di quellโironica leggerezza indispensabile per affrontare storie e visioni diverse, con lโintento di disegnare la possibilitร concessa e colta dalla misura Resto al Sud.
Invitiamo, pertanto, i nostri lettori a seguire noi di Gambero Rosso e Invitalia in un viaggio nellโItalia del Sud per conoscere attivitร e persone che ci hanno creduto: creduto in sรฉ stessi sicuramente, ma anche (e soprattutto) nel supporto concreto e fattivo che lo Stato mette a disposizione dei loro progetti. Le voci che ascolterete sono alcune delle 15mila che ce lโhanno fatta, vincendo tutti gli stereotipi che in troppi casi sono ancora troppo forti. โIo? Resto al Sud!โ รจ fatto di belle storie che noi di Gambero Rosso raccontiamo attraverso Invitalia, ringraziando chi ha accettato di condividere la propria avventura mettendo a disposizione la propria testimonianza.
Resto al Sud e? lโincentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attivitร imprenditoriali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), oltre alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro- Nord. E? rivolto a chi ha unโetร compresa tra 18 e 55 anni e i fondi stanziati ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che puรฒ arrivare fino a 200.000 euro nel caso di societร composte da quattro soci. A oggi sono stati finanziati piรน di 14mila progetti, dei quali un 25% sono nellโambito della ristorazione, ma il numero e? destinato a salire. A cinque anni dal suo avvio ha intercettato 41mila progetti dโimpresa e approvato circa 14.500 iniziative, per 790mil/โฌ di agevolazioni con oltre 52.000 nuovi posti di lavoro.
I podcast sono disponibili nella sezione web dedicata alle imprese selezionate da Gambero Rosso e Invitalia, tra quelle che hanno usufruito dell’incentivo Resto al Sud ideato per sostenere la nascita e lo sviluppo di attivitร imprenditoriali nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori. Nella sezione webย รจ possibile sfogliare o scaricare la versione pdf della pubblicazione, ascoltare la serie podcast โIo? Resto al Sudโ, navigare tra le schede delle diverse realtร selezionate e disegnare un itinerario per andare a scoprire e degustare lโofferta.
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