Ristoranti

Europa e Stati Uniti alle prese con la pandemia. I ristoranti restano chiusi in gran parte del mondo

La situazione muta di continuo, ma mentre lโ€™Italia si appresta a varare nuove restrizioni, nel resto dโ€™Europa e del mondo prevale la linea dura, con lockdown mirati e coprifuoco per cercare di fermare la seconda ondata.

  • 14 Novembre, 2020

Inizia un nuovo weekend di attesa per lโ€™Italia, ancora divisa in zone colorate per scongiurare un lockdown nazionale. Per quanto si protrarrร  ancora questo stato di cose lo scopriremo nei prossimi giorni (ore), quando avremo anche certezza delle ripercussioni sulle attivitร  di ristorazione, che ormai in buona parte della Penisola sono ferme, ma continuano a lavorare a mezzo servizio nelle regioni in fascia gialla. Nel resto dโ€™Europa e del mondo, intanto, sono molti i Paesi alle prese con la violenza delle nuova ondata di contagi. E nuovamente si fermano i ristoranti di mezzo mondo. Vediamo quindi nel dettaglio lโ€™ennesimo aggiornamento di una situazione in continuo mutamento.

Francia

Dallo scorso 30 ottobre, in tutta la Francia, ristoranti, bar ed esercizi commerciali non essenziali sono chiusi al pubblico. Il provvedimento fa il paio con tutte le limitazioni imposte dal governo francese per arginare una situazione ormai fuori controllo dalla fine dellโ€™estate, dopo aver sondato lโ€™efficacia di chiusure parziali e coprifuoco. Lโ€™annuncio dellโ€™ultimo ora รจ che, ancora per due settimane, il lockdown proseguirร , a fronte di un incremento di contagi giornaliero che ancora si attesta oltre le 30mila unitร  (anche se il numero di decessi continua a essere piรน basso di quello italiano). Ancora per quindici giorni, dunque, bar, ristoranti e attivitร  non essenziali resteranno chiusi. E ora il governo non esclude lโ€™eventualitร  di prorogare la chiusura oltre il 1 dicembre, almeno fino a Natale.

Spagna

In Spagna, รจ la regione della Catalogna a mantenere la linea di condotta piรน rigida nei confronti dellโ€™emergenza sanitaria. Nonostante i tentativi di raggiungere un compromesso da parte delle associazioni di categoria, a Barcellona e in tutta la regione bar e ristoranti resteranno chiusi almeno fino al 22 novembre, quando si valuterร  se consentire una graduale ripresa, passando inizialmente per la riapertura di terrazze e dehors. In totale, dunque, le attivitร  di ristorazione catalane sconteranno almeno 40 giorni di stop, a fronte delle promesse dellโ€™esecutivo, che alla metร  di ottobre aveva richiesto uno sforzo di due settimane, per il bene della collettivitร . Il sindacato ha giร  manifestato la sua contrarietร , richiamando il modello seguito a Madrid, dove le attivitร  non sono mai state costrette a chiudere dopo la fine dellโ€™estate, salvo limitare lโ€™orario alla mezzanotte. Nella regione dโ€™Aragona, invece, le attivitร  di ristorazione devono chiudere entro le 22, in Andalusia alle 18. Ma il resto del Paese sta progressivamente varando misure piรน restrittive: nei Paesi Baschi, dove giร  vigeva il coprifuoco alle 22, bar e ristoranti resteranno chiusi per un mese, a partire dallo scorso 7 novembre. In Navarra e Galizia, invece, il coprifuoco scatta alle 23, ma bar e ristoranti saranno fermi per le prossime due settimane.

Stati Uniti

A New York, dopo un lungo periodo di stop e la riapertura estiva dei dehors, il sindaco Bill De Blasio non ha mai consentito la ripresa a pieno servizio della ristorazione, costretta fino a pochi giorni fa, a rispettare un limite massimo di capienza indoor pari al 25% del totale. Il nuovo picco dei contagi, perรฒ, porta a un ulteriore inasprimento, con Andrew Cuomo che annuncia il primo vero coprifuoco sperimentato dalla cittร : alle 22, ristoranti e bar con licenza per la vendita di alcolici dovranno chiudere categoricamente. โ€œQuesta รจ la nostra ultima chance per fermare una seconda ondata. Possiamo farlo, ma dobbiamo agire oraโ€, ha twittato Bill De Blasio, preoccupato per gli imminenti festeggiamenti del Thanksgiving. Per scongiurare le rimpatriate di famiglia, con le ultime restrizioni รจ stato anche fissato a 10 il numero massimo di persone che possono riunirsi in casa. Piรน seria la situazione a San Francisco, dove partire dal 13 novembre i ristoranti chiudono nuovamente gli spazi indoor (finora operavano al 25% della capienza, con lโ€™auspicio di tornare presto al 50%). Potrebbe aver pesato sulle decisioni anche lโ€™ultimo studio pubblicato su Nature, che ha fatto il giro del mondo e lega il piรน alto rischio di contagio alla frequentazione di ristoranti e palestre. Dal canto suo, il virologo Anthony Fauci rende noto il suo sostegno alla ristorazione invitando tutti a ordinare cibo a domicilio per supportare le attivitร  del proprio quartiere.

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