Sono migliaia i giovani che da anni chiudono la valigia per tentare la fortuna nel Regno Unito.
Londra, in particolare, ĆØ stata un poā la New York degli anni 2010, il sogno americano ā più accessibile con un volo Ryanair ā di tanti italiani, partiti con poca conoscenza della lingua e nessun obiettivo preciso, se non quello di fare unāesperienza. Un desiderio ora negato dalle ferree regole della Brexit entrate in vigore la scorsa settimana, che spingono i camerieri a ritornare a casa, o comunque abbandonare il paese.
Le normative recenti hanno aumentato la soglia salariale minima per un visto di lavoro, da 26mila a 38.700 sterline: chi guadagna meno di questa cifra non può sperare di trovare lavoro. E ad avere uno stipendio più basso sono la maggior parte dei camerieri: secondo il sito di reclutamento Glassdoor, lo stipendio medio a Londra nel 2024 ĆØ stato di 28mila sterline lāanno. Un esempio raccontato dal Guardian ĆØ quello di Emanuela Reccia, napoletana che vive a Londra da quasi 10 anni, in forze a Ciao Bella, ristorante di Bloomsbury aperto dallā83: Ā«In questo paese ora siamo molto stressati e sotto pressioneĀ» ha dichiarato la ventisettenne, Ā«prima della Brexit⦠eravamo liberiĀ».
Sta pensando seriamente di andarsene, Reccia, cosƬ come tanti altri colleghi: Ā«Se me ne andrò, mi mancherĆ molto. Quando sono lontana dallāItalia sento la mancanza della mia famiglia, ma Londra ĆØ diventata la mia seconda casa. Ć difficile partireĀ». Suo marito, nel frattempo, ĆØ giĆ andato in Spagna per cogliere altre opportunitĆ lavorative, considerando anche quanto sia diventata economicamente difficile la vita nel Regno Unito per una giovane coppia. Plaxy Locatelli, che gestisce Locanda Locatelli con lo chef Giorgio Locatelli, ha detto che prima della Brexit non hanno mai avuto problemi nel trovare cuochi e camerieri italiani, al contrario di ora.
Una sensazione condivisa anche da Patrizia Pollano, titolare di Ciao Bella, che gestisce dal 1999: Ā«Alcuni membri del personale sono qui da otto anni e ora vogliono andare viaĀ», nonostante la buona paga, perchĆ© il costo della vita sta diventando insostenibile, Ā«lo capisco perfettamente. Se vanno via, non so quanto riuscirò ad andare avanti con lāattivitĆ Ā». Per cercare di tenersi stretta la squadra, Pollano ha anche offerto paghe maggiori ai suoi dipendenti: nel team ci sono ragazzi di altre nazionalitĆ , ma per lei avere uno staff italiano preparato sulla cultura gastronomica del paese era motivo dāorgoglio.
Ma, se le cose non cambieranno, ricreare quellāatmosfera tipica della Penisola, con tanto di accento locale, diventerĆ impossibile per i ristoratori di Londra.
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