La foto in bianco e nero ripubblicata oggi da Le Monde li immortala in una sera di dicembre del 1977, a Parigi, in occasione della presentazione della guida gastronomica che qualche anno prima prendeva le mosse dal fermento della Nouvelle Cuisine. Proprio loro, Christian Millau ed Henri Gault, nel ’73 si erano fatti promotori delle istanze di rinnovamento confluite nel manifesto della โnuova cucinaโ francese, che molto avrebbe influenzato anche quella italiana per tramite di Gualtiero Marchesi. E giร nel ’62, per le Editions Julliard di Christian Bourgois, i due firmavano la prima guida cittadina focalizzata sulla ristorazione parigina, la Guide Julliard. Il marchio Gault Millau nacque qualche anno piรน tardi, portando nel 1972 alla prima edizione di quella guida gialla dedicata alla ristorazione nazionale che da allora divide la scena โ eterna seconda โ col il vero big dell’editoria gastronomica francese, il gruppo Michelin. Eppure, in parallelo alle piรน celebre Rossa e alle sue manie di grandezza, anche la guida Gault&Millau รจ sopravvissuta al passare del tempo, pur con numeri e ambizioni molto diversi, dimostrando perรฒ negli ultimi anni di sapersi aprire al mercato internazionale (se non altro a quello europeo).
Il merito si deve soprattutto all’ultima proprietร subentrata nel 2016, la societร legata al nome di Come de Cherisey, arrivato nel gruppo giร nel 2011 e responsabile di una rivoluzione commerciale che ha risollevato le sorti di un progetto che si presentava piuttosto malandato all’inizio degli anni Duemila. Un rinnovamento subordinato al lancio delle prime edizioni straniere, l’Ungheria nel 2012 e poi Australia, Polonia, Canada, fino alla Russia poco piรน di un anno fa (20 Paesi in tutto). E proprio in Russia portano i titoli che nelle ultime ore annunciano un nuovo passaggio di proprietร , stavolta piรน chiacchierato perchรฉ per la prima volta Gault&Millau passa in mani straniere, quelle del russo Vladislav Skvortsov e della sua societร , che si impegnano e investire milioni di euro per procedere sulla strada dell’internazionalizzazione e della digitalizzazione dei contenuti, da cui oggi il bilancio dell’editoria gastronomica non sembra piรน poter prescindere.
Il nome di Skvortsov รจ legato al gruppo bancario russo VTB e garantisce grande disponibilitร economica; al suo fianco, e nella gestione diretta delle pubblicazioni e delle attivitร del marchio, perรฒ, ci sarร un francese doc, suo partner finanziario (nella holding NTI) e giร direttore del distaccamento Gault&Millau Russia nato alla fine del 2017. Jacques Bally, che cosรฌ diventa il nuovo presidente di Gault&Millau, peraltro, รจ giร noto al mondo gastronomico francese, avendo rivestito in passato il ruolo di vice presidente del gruppo Alain Ducasse, dal 1998 al 2006. Le sue prime parole dopo l’ufficializzazione del passaggio di proprietร ? La promessa di restare fedele ai principi che hanno ispirato la nascita di Gault&Millau avvalorando il pensiero dei suoi fondatori. Eppure, per sopravvivere al mercato odierno, molto dovrร continuare a cambiare, sulla scia del progetto di democratizzazione e svecchiamento del marchio giร avviato negli ultimi anni, perchรฉ il prestigio di un pezzo della storia gastronomica francese resti in auge. Sfida ancor piรน difficile quando il tuo diretto competitor si chiama Michelin.
a cura di Livia Montagnoli
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