Gelato

Il futuro della gelateria? In Sicilia il punto sulle ultime tendenze

Frutta tropicale e cacao protagonisti alla kermesse del Gelato Contemporaneo che si รจ svolta a Milazzo. Mecozzi: โ€œรˆ il gelato di massa la vera tradizione italianaโ€. Presentato il sorbetto che utilizza lโ€™estratto di carruba al posto dello zucchero.

  • 21 Settembre, 2020

Contaminazione, ricerca delle materie prime, utilizzo della frutta tropicale, sperimentazione delle masse di cacao. Sono queste alcune delle nuove tendenze che caratterizzano il mondo della gelateria. Ne abbiamo parlato con i maestri gelatieri presenti a GeCo, la kermesse del Gelato Contemporaneo che – nata nel 2017 dallโ€™incontro tra Gianfrancesco Cutelli, Ida Di Biaggio, Giovanna Musumeci e la rete di consulenza e formazione chocofair.org diretta da Andrea Mecozzi – si รจ appena concluso a Milazzo (Messina), in unโ€™inedita versione off a prova di Covid.

Unโ€™edizione โ€“ la terza in Italia (una si รจ svolta a Bogotร ) โ€“ che per ovvi motivi ha dovuto rinunciare agli eventi aperti al pubblico, ma che non ne ha risentito per qualitร  e partecipazione: ben 26 le nuove leve della gelateria, arrivate da ogni parte dโ€™Italia, ma anche dalla Francia, per un percorso di formazione e contaminazione.

Gelati, granite e frutta tropicale

Il Covid non ha fermato neppure la voglia di sperimentare e mettersi in gioco dei maestri gelatieri. Tra i protagonisti di GeCo, ma piรน in generale della gelateria contemporanea, cโ€™รจ la frutta tropicale Made In Italy. Sono sempre piรน, infatti, le piantagioni che stanno sorgendo al Sud Italia – in Sicilia in primis – dove il clima (complici i cambiamenti climatici) ne favorisce la crescita.

Manghi siciliani

โ€œQuiโ€ ci spiega Andrea Mecozzi โ€œle caratteristiche organolettiche sono molto diverse rispetto alle zone equatoriali, sia perchรฉ la consumabilitร  รจ piรน immediata, sia perchรฉ abbiamo un terroir molto piรน ricco e minerale. Il risultato รจ un frutto meno acido, che spicca per dolcezza e, quindi, piรน facilmente abbinabile ad altri ingredienti e piรน propenso a diventare gelatoโ€. Ma non solo gelato. La frutta tropicale trova, infatti, ampia applicazione anche nel mondo tutto siciliano delle granite.

โ€œOcchio a dosare bene lo zuccheroโ€ รจ il monito della maestra โ€œgranitieraโ€ Giovanna Musumeci (Santo Musumeci di Randazzo; 2 coni della guida Gelaterie dโ€™Italia 2020) โ€œrispetto al passato oggi si va verso sapori meno dolci. Prendiamo la granita di mango: meglio non utilizzare piรน del 13% di zucchero. In passato le percentuali di saccarosio superavano anche il 20%. Invece, lโ€™obiettivo deve essere quello di far sentire la frutta: non coprirla. Con la maracuja si puรฒ osare fino al 18% dello zucchero vista la forte carica acida, ma รจ il frutto quello che deve esplodere in boccaโ€. Senza rinunciare, nella struttura, a quello che la stessa Musumeci definisce โ€œil senso della neveโ€, quella morbidezza che โ€“ dalla frutta tropicale al classico limone โ€“ caratterizza la vera granita e che si riconosce, per usare unโ€™onomatopea inequivocabile, per il cosiddetto โ€œeffetto plaffโ€.

Stecco gelato di massa di cacao e mango

La massa di cacao

Altra protagonista di Geco 2020 รจ stata la massa di cacao, da cui nasce il cosiddetto gelato di massa, che si sta a poco a poco diffondendo nella cultura gelatiera italiana. La formula รจ molto semplice: acqua + massa di cacao + zucchero. E la si puรฒ utilizzare per il cioccolato (compreso quello bianco), ma anche per altri gusti, dalla nocciola al bacio. Ai maestri gelatieri sta la ricerca del tipo di cacao piรน adatto al prodotto che si vuole ottenere: dai colombiani Macarena e Matambo al Riserva di Gola della Sierra Leone, passando per il Davao delle Filippine.

Ma perchรฉ utilizzare la massa di cacao e non la polvere? โ€œSemplicemente perchรฉ la polvere non รจ una tradizione italianaโ€ spiega Mecozzi โ€œma unโ€™invenzione nordeuropea nata con la meccanizzazione: รจ una raffinazione del cacao che lo standardizza, ma soprattutto รจ come prendere la sansa e buttare via lโ€™olioโ€.

La massa di cacao dal passato al futuro

Lo sapevano bene anche i cioccolatieri del โ€˜600, sia quelli toscani che raggiunsero la cosiddetta โ€œsquisita gentilezzaโ€, sia quelli siciliani che lavoravano a stretto contatto con i nevieri (i due mestieri erano complementari) da cui, poi, nasceva lo sherbet, il sorbetto. Dallo Statuto della Camera dei Ciucculatari di Palermo, datato 1723, si evince un grado di specializzazione impressionante: in Sicilia si usavano soltanto alcune tra le migliori genetiche al mondo e chi infrangeva il codice dei cioccolatieri tagliando il cacao veniva addirittura bandito dall’ordine e non aveva diritto al funerale in chiesa.

Tornare alla storia, quindi, per reinterpretala in chiave moderna. โ€œPossiamo direโ€ conclude Mecozzi โ€œche il gelato contemporaneo รจ un ritorno alle origini e alle materie prime, servendosi di tutte le conoscenze meccaniche e tecnologie che abbiamo a disposizione oggiโ€.

E proprio a Geco รจ stato presentato anche la nuova frontiera del sorbetto di cacao, realizzato senza aggiunta di neutri e zuccheri esterni ma con solo tre ingredienti: massa di cacao, acqua ed estratto di carruba. Questโ€™ultima utilizzata non come gusto, ma come addolcente al posto dello zucchero. A realizzarlo e a spiegare come gestire i grassi specifici, l’overrun e come tirare fuori tutte le diverse caratteristiche aromatiche dai cacao, i due maestri gelatieri di Sikรฉ Gelato di Milazzo (due coni della guida Gelaterie dโ€™Italia): Rosario Leone D’Angelo e Elisa Chillemi. Il risultato? Un gelato territoriale e dโ€™avanguardia, dal sapore ben marcato, con tutta la dolcezza della carruba e lโ€™aromaticitร  della massa di cacao. Sicuramente un gusto difficile da dimenticare, destinato ad aprire un nuovo capitolo della gelateria contemporanea.

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a cura di Loredana Sottile

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