Arriva a ridosso dello Stop Food Waste Day celebrato in ambito internazionale lo scorso 28 aprile il giro di vite della Cina nei confronti dello spreco alimentare. Semplice concomitanza di eventi, dal momento che la lotta aperta di Xi Jinping allo spreco di cibo รจ in corso ormai da mesi, anche se ora si concretizza in una legge nazionale che prevede sanzioni severe per i trasgressori. Lโestate scorsa, il presidente cinese si rivolgeva ai suoi cittadini senza usare mezzi termini: โVuotate i piatti, sprecare il cibo รจ vergognosoโ, incitava preoccupato non tanto dallโimpatto ambientale e dalla ricadute sociali del fenomeno, quanto dalla conseguenze economiche di unโabitudine definita โscioccante e dolorosaโ perchรฉ mina la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari. Proprio sul valore della frugalitร , a piรน riprese invocato dal regime comunista cinese, faceva dunque leva la sollecitazione a ripensare, per esempio, una pratica molto radicata nella cultura alimentare cinese, incentrata sul pasto come momento di socializzazione e condivisione di numerose portate disposte al centro del tavolo. In queste occasioni, una consuetudine culturale diffusa impone di non finire tutto ciรฒ che รจ stato messo nel piatto, per non dare lโidea di aver ricevuto poco cibo dal padrone di casa e arrecargli imbarazzo. Dunque meglio lasciare sempre qualcosa, anche se questo significa destinare del cibo alla spazzatura.
Non meno rischiosa, in tal senso, una pratica che ha trovato slancio nellโepoca della comunicazione digitale regalando la fama a chi si presenta in video per abbuffarsi di cibo, mettendo in scena delle vere e proprie orge alimentari โ le cosiddette mukbang – molto apprezzate dagli utenti online. In particolar modo contro questo fenomeno si pronuncia ora il testo approvato dal Parlamento cinese che appella lo spreco alimentare come crimine, sanzionando pesantemente la produzione e circolazione dei video di cui sopra, in gran parte girati in Corea del Sud, ma diffusi dai media cinesi, che, dโora in avanti, riceveranno un primo avvertimento, per poi essere chiusi in caso di reiterata violazione del divieto.
La legge, inoltre, norma un sistema di balzelli e premi che i servizi di ristorazione potranno applicare nei confronti dei clienti che sprecano cibo โ e in tal caso il conto finale aumenta, con lโapplicazione di una sorta di tassa di smaltimento, simile alla maggiorazione applicata in alcuni locali all you can eat โ o che, al contrario, finiscono tutto quel che cโรจ in tavola, e dunque possono ottenere uno sconto, anche se il testo non chiarisce chi dovrebbe farsi carico del bonus. Sempre nei confronti dei ristoratori lo Stato potrร rivalersi se fosse accertata โlโistigazione a delinquereโ, cioรจ lโincoraggiamento a ordinare in eccesso: la multa per gli esercenti, in questo caso, arriverร fino a 10mila yuan, pari a quasi 1300 euro. Dunque รจ la ristorazione uno degli interlocutori messi sotto la lente dโingrandimento dal nuovo provvedimento, che tiene conto di un dato allarmante: solo nelle aree urbane, lโindustria della ristorazione cinese spreca quasi 18 milioni di cibo ogni anno. La legge entrerร in vigore con effetto immediato.
a cura di Livia Montagnoli
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