Nellโanno 2019-2020, Gambero Rosso Academy di Torino e la Scuola Holden hanno dato vita a un progetto comune di narrazione e scrittura del cibo che ha avuto un grande successo e – Covid permettendo โ proseguirร anche questโanno. Due realtร importanti hanno unito cosรฌ le forze in un lavoro comune che parte dallโidea di raccontare storie. ร con questo obiettivo che รจ nata nel 1994 la Scuola Holden, e che sono stati creati i percorsi di Alta Formazione. Quello in collaborazione con Gambero Rosso Academy โ intitolato al Food & Wine Experience Design – si rivolge, naturalmente, a chi voglia specializzarsi proprio nel settore del food e imparare un modo piรน concreto di raccontarlo e farlo conoscere.
Quattro dei dieci studenti del corso hanno voluto riassumere la loro esperienza e i loro progetti. Sono quattro idee, ma non sogni: idee concrete e fattibili. E sono anche quattro storie nella storia, il ritratto di quattro โcreativiโ che testimonia la loro voglia di fare, lโingegno, la creativitร . I loro progetti sono un bel messaggio positivo: sarebbe bello se qualcuno desse loro fiducia e li aiutasse a realizzarli. In attesa che nuove idee inizino a maturare nel corso della seconda edizione del master, a partire dal 28 novembre.
Luca Carrino ha 28 anni, รจ nato Salerno, lavora in ristoranti e alberghi, ha studiato scienze forestali. Il suo progetto si chiama Slรฒ Vud, italianizzazione di slow e di wood. Un raccoglitore di storie sulla filiera del legno, partendo dal suo utilizzo in cucina fino ad arrivare alla scoperta della foresta da cui proviene. โLa mia idea โ spiega – รจ raccontare il legno lento, le filiere forestali, i territori sottovalutati: dare voce al bosco. Per farlo, il legno viene collocato in sala da pranzo. Il legno รจ il piรน taciturno dei convitati: per ogni pizza, per ogni pane, per ogni affumicatura, conosciamo poco dellโalbero usato nella preparazione delle pietanze che gustiamo a tavola. Rendendolo un vero ingrediente, il progetto porta alla luce le storie che il legno ha da raccontare, svelando lโimportanza dei nostri boschiโ. Informazioni e storie condivise sul canale Instagram e sul sito corporate del progetto. Primo step di questo percorso di cultura e sostenibilitร dalla cucina alla foresta sarร la realizzazione di un pilot, che coinvolgerร una pizzeria e unโazienda forestale situate nello stesso territorio. Obiettivo: piรน rispetto per chi lavora in bosco, valorizzazione del bosco stesso, certificazione della provenienza del legno usato in cucina. โGustare il cibo– conclude Luca- significa scoprirlo, rintracciando tutti gli ingredienti usati nella sua preparazione. Legno inclusoโ.
Clara Gastaldi ama lโopera, lโarte, la letteratura, il cinema, e raccontare il cibo. Partendo da queste sue passioni crea collezioni tematiche di ricette da โmettere in burnieโ (burnia รจ il termine piemontese che indica il barattolo di vetro), per conservarle e gustarle quando si ha voglia.
โNon voglio parlare di tradizione, nรฉ di nutrienti, voglio creare delle ricette che racchiudano ciรฒ che amiamo, che ci fa sognare e ci accompagna per tutta la vita, utilizzando prodotti del mio territorio, per ricreare ricordi ed emozioni – spiega Clara – Questo รจ un nuovo esperimento: trovare una ricetta ottenuta dallโequazione (prodotti locali + saperi e ricordi familiari – plastica) x passioni variegate = burniaโ. I contenuti realizzati sono testuali e visuali (collage e gif), proposti su piattaforme digitali. La prima collezione realizzata si ispira alle opere del regista giapponese Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli. Le altre collezioni mettono โin burniaโ Gioachino Rossini, Harry Potter e il Musรฉe dโOrsay, tanto per cominciare.
Torinese, studi classici, passione per il cibo e per il vino, visto che da qualche anno segue un vigneto e il progetto di un suo vino, Paola Mazzier รจ una donna concreta e ha realizzato unโidea concreta: ha creato delle nocciole colorate, brevettando un procedimento di coloratura che non ne altera nรฉ il profumo, nรฉ il sapore. Lโidea di colorare le nocciole le รจ venuta un annetto fa, quando stava organizzando la presentazione ufficiale del suo vino, la Barbera dโ Asti โPepitaโ. Cosa abbinare al vino per gli ospiti? โVolevo qualcosa che non fosse banale, scontato, giร visto. Cosรฌ inizio a pensare che con la Barbera spesso si associano le nocciole: guardo lโetichetta del mio vino (che in campo bianco รจ attraversata da un volo di foglie di vite colorate), guardo le noccioleโฆ E le associo. Ecco lโidea โspecialeโ: offrire delle nocciole colorate con gli stessi colori della mia etichetta!โ
Ma le nocciole colorate non esistono, non le produce nessuno. Cosรฌ, con lโaiuto di un amico chef, nocciole IGP del Piemonte, coloranti naturali e uno zucchero estratto dal malto, Paola crea le sue nocciole colorate, che ha chiamato โPepite di Noccioleโ. โPresso il Ministero dello Sviluppo Economico – conclude con orgoglio – esiste un โBrevetto per il procedimento di coloratura delle noccioleโ. A mio nomeโ.
Marika Napoli รจ nata trentโanni fa a Caltanissetta e studia alla facoltร di Scienze dellโAlimentazione e Gastronomia al San Raffaele di Roma. Le sue passioni piรน grandi sono enogastronomia e letteratura. Cosรฌ รจ nata la sua raccolta di storie vere di terre, uomini e cibo, alla scoperta della Sicilia piรน autentica. Marikรน โ sapiri e sapura รจ un progetto editoriale digitale che racconta storie di uomini legati al territorio attraverso il cibo.
Sono storie raccolte con passione. Come la storia di Antonio, 82 anni, ex pescatore che vive a Vulcano, alle Eolie, e oggi raccoglie e vende le sue more in un bar di Vulcano, per la granita, e prepara una confettura da vendere in spiaggia. La storia di Maria, 69 anni, inglese di nascita e siciliana dโadozione che prepara il pane nel forno di famiglia. Angelo, 27 anni, che pascola il suo gregge e produce un ottimo formaggio. Maurizio, 42 anni, che ha aperto un panificio in un borgo sperduto al centro della Sicilia che grazie a lui รจ tornato a vivere. โMarikรน sono io. ร il nomignolo che parenti e amici mi hanno sempre attribuito. Ho pensato che fosse proprio un peccato non sapere cosa cโera dietro tanti sapori, quali storie. E ho deciso di raccontarleโ
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