dolci natalizi

In Molise le ostie non si "mangiano" solo in chiesa. Storia (e ricetta) di un dolce natalizio inventato dalle suore

La storia delle ostie ripiene di Agnone inizia in un convento di suore. Ecco quando sono nate, come sono e qual รจ la ricetta

  • 10 Dicembre, 2023

Quando il sacro e il profano si incontrano. รˆ proprio il caso di dirlo. Siamo ad Agnone, in Molise, in un paese che non conta nemmeno cinquemila abitanti. Eppure, qui si produce un dolce natalizio famoso anche fra i turisti. Le ostie ripiene.

Ostie di Agnone, una tradizione di famiglia

ยซNon possiamo definirlo propriamente dolce, le ostie ripiene si avvicinano molto di piรน a un torroneยป, racconta Germano Labate, titolare della pasticceria Gerri di Agnone. Sรฌ, perchรฉ a comporre questo ยซsfizio golosoยป sono proprio le ostie farcite con noci, mandorle, zucchero e miele.

In questo paesino preparare le ostie รจ una tradizione โ€œsacraโ€ di famiglia.

ยซChi fa le ostie in casa ha il suo ferro personale, composto da due parti (superiore e inferiore), va immaginato come se fosse una pinza. Quello รจ lo stampoยป, continua Labate. ย Ogni ferro รจ come se fosse un timbro di famiglia, e tutti marchiano le loro ostie con il proprio stemma, con lโ€™anno di produzione del ferro, con il nome di avi o di tutto quello che ritengono opportuno tramandare.

Come nascono le ostie di Agnone, la storia

La storia delle ostie ripiene nasce in un convento delle suore Clarisse (probabilmente quello di Santa Chiara) di Agnone. ยซEra circa il 1300 e le suore non avevano altri ingredienti che ostie o noci, mandorle o miele per fare delle preparazioniยป, racconta Labate. Ed รจ da lรฌ che nasce la tradizione del dolce molisano: delle ostie ยญโ€“ magari pure benedette! โ€“ da farcire e mangiare in compagnia e da offrire ai viandanti.

ยซA quei tempi non si aveva la possibilitร  di utilizzare ingredienti come cacao, ad esempio, e ci si arrangiava come si potevaยป, spiega ancora Labate.

Tutto รจ partito da Agnone, perรฒ cโ€™รจ da precisare che anche in altre zone dโ€™Italia esistono le ostie ripiene, come racconta il titolare della pasticceria Gerri: ยซAbbiamo fatto uno studio e scoperto che esistono almeno altre otto tipologie di ostie in altre regioni italiane, ad esempio in Sicilia si fanno con i pistacchi, in Puglia solo con mandorle e miele, ma si producono anche in Emilia-Romagna o in Toscanaยป.

Come si fanno le ostie di Agnone, una tradizione di famiglia

La procedura per realizzare le ostie ripiene รจ certosina: bisogna avere cura perchรฉ si tratta un prodotto molto delicato, ma anche accortezza nel manovrare un ferro rovente che raggiunge circa 200ยฐ su una fiamma a metano.

La preparazione delle ostie

Da pasticceria Gerri, si prepara innanzitutto un impasto con acqua e farina, molto liquido. Dopodichรฉ, come racconta Labate: ยซsi procede come se fossero dei pancake: si mette una goccia di impasto nel ferro, di chiude pressando e si attende un minuto per avere unโ€™ostia perfettaยป. Il lavoro si perfeziona estraendo lโ€™ostia con una pinza, e con delle forbici si eliminano i bordi in eccesso per ottenere una forma perfetta. Nel passaggio successivo, le ostie prodotte si lasciano raffreddare per circa otto ore su una teglia o un vassoio, ponendoci sopra un ulteriore vassoio per pressarle al meglio e ottenere un prodotto fine ed equilibrato in forma e spessore.

La preparazione della farcia

In attesa che le ostie si raffreddino, si procede con la preparazione della farcia. In una pentola si mettono zucchero, miele, noci e mandorle tostate, e si scalda fino a quando la parte liquida non assume quasi lโ€™aspetto di un caramello. Una volta pronto, il composto viene tenuto in caldo a bagnomaria per evitare che si indurisca.

Quando le ostie sono fredde e pronte, si procede alla composizione per strati.
Tradizione vuole che le cialde siano due, una sopra e una sotto, a racchiudere il composto di frutta secca come se fosse un biscotto ripieno, ma si possono comporre anche piรน strati. Quindi si procede con: strato di cialda, composto di noci e mandorle riposto delicatamente con una forchetta, copertura con la seconda cialda. Si lascia riposare il tutto per una decina di ore, e il dolce molisano del Natale รจ pronto!

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