Solidarietร 

Pane sospeso: i panifici italiani che combattono la fame

Dopo il caffรจ, arriva anche il pane sospeso, iniziativa diffusa da qualche anno in diverse zone della Penisola per aiutare chi ne ha piรน bisogno. I gesti di solidarietร  dei commercianti italiani.

  • 04 Marzo, 2019

Si va alla cassa, si pagano due caffรจ e se ne beve uno solo: lโ€™altro รจ per chi verrร  e non puรฒ permetterselo. Un gesto di generositร  nato in un luogo che ha fatto dellโ€™accoglienza e la convivialitร  il suo segno distintivo, un atto di solidarietร  che ha fatto il giro del mondo, tanto da diventare protagonista di un documentario su Netflix, โ€œCaffรจ sospesoโ€, che indaga sugli incontri tra persone, le relazioni e gli affetti che ruotano attorno alla tazzina.

Dal caffรจ al pane sospeso

Una tradizione che non ha tardato a essere replicata in altri ambiti, confermando il ruolo centrale che il cibo ricopre allโ€™interno delle comunitร . E quale prodotto piรน rappresentativo del pane, da sempre considerato alimento sacro e prezioso, per continuare questo rituale tutto italiano? Ha cominciato sempre Napoli, nel 2015, seguito dallโ€™Emilia e poi Milano: i consumatori hanno iniziato a lasciare rosette e pagnotte giร  pagate nei panifici, a disposizione di chi ne ha piรน bisogno, compiendo un gesto solidale che nasconde in sรฉ due grandi obiettivi: combattere la fame ma anche contrastare gli sprechi alimentari troppo spesso presenti nei negozi alimentari, supermercati e simili.

I panifici pugliesi

Nellโ€™agosto 2017, poi, lโ€™iniziativa dellโ€™associazione NoixVoi di Ruvo di Puglia, che ha coinvolto ben cinque panetterie della zona. Perchรฉ โ€œanche un panificio puรฒ diventare il luogo ideale in cui innescare un processo di reciprocitร  su cui lavorare per una nuova fraternitร  civileโ€, hanno dichiarato i volontari a Redattore Sociale.

Il salvadanaio

Unโ€™idea semplice ma quanto mai efficace: acquistando il pane da uno dei forni della rete โ€œPane sospeso a Ruvo di Pugliaโ€, il cliente puรฒ scegliere se lasciare o meno le monete del proprio resto nel salvadanaio messo a disposizione dallโ€™associazione. Le donazioni vengono poi controllate dai volontari e ridistribuite in โ€œbuoni paneโ€ ai cittadini della Caritas.

Ruvo solidale

Un aiuto totalmente anonimo, โ€œche per questo assume un valore civile ed evita rapporti di dipendenza personaleโ€. La sfida? โ€œMettere in moto un processo di reciprocitร  piรน ampio, lavorando insieme ad altre realtร  del territorio per farlo diventare un sistema in grado di crescere e dare delle risposte concreteโ€. Un progetto culturale, dunque, che si inserisce nella piรน ampia iniziativa โ€œRuvo solidaleโ€, programma condiviso con lโ€™associazione di promozione sociale Orizzonti di Trani, che si propone di promuovere e condividere le idee di solidarietร  della cittadina pugliese.

Le panetterie

A piรน di un anno di distanza, il progetto continua a riscuotere successo, facendo affidamento su cinque insegne di riferimento, che ha creduto fin da subito nella rete: il Panificio Di Vittorio, Panificio La Spiga, Panificio Cascione, Panetteria Marcone e Panificio Pane e Dolcezze.

I forni toscani

Ma non solo Puglia. Anche in Toscana, nel comune di Capannori in provincia di Lucca, il forno Martinelli ha dato vita a una rete solidale di panetterie: โ€œI negozi di paese come il nostroโ€, ha dichiarato il proprietario Andrea a Cittร  Nuova, โ€œsono rimasti gli unici luoghi dove ancora si vive un poโ€™ di naturale e sana relazione tra le persone. Vorrei che anche chi si trova in difficoltร  economica uscisse dallโ€™isolamento e partecipasse allโ€™attivitร  quotidiana della spesaโ€. Unโ€™idea, dunque, che va ben oltre la semplice donazione e si propone di coinvolgere i meno fortunati nella vita collettiva del paese.

La spesa

โ€œNon volevo che i piรน bisognosi ricevessero soltanto, ma che venissero loro stessi in negozio a fare la spesa come tutti gli altriโ€. Come funziona? I clienti si recano in panetteria, acquistano il necessario e, al prezzo scontato di un euro, lasciano pagato un chilogrammo di pane per chi ne ha bisogno. โ€œI soldi li raccogliamo in un salvadanaio sul bancone, accanto al quale abbiamo un barattolo dove i clienti in difficoltร  possono mettere i propri tagliandini in modo da farsi riconoscereโ€.

Le altre cittร 

E ancora Lecco, Agrigento, Grottaglie: uno dopo lโ€™altro, i comuni italiani scendono in campo per restituire dignitร  alle famiglie meno abbienti, donando loro lโ€™alimento simbolo di convivialitร  per eccellenza. Ognuno a modo suo, con le sue idee e le proprie capacitร , tutti con lo stesso obiettivo. Oltre ai progetti sostenuti dalle amministrazioni locali, poi, ci sono anche i tanti gesti di generositร  messi in pratica dagli stessi commercianti, senza pubblicitร  o comunicazione (ne รจ un esempio il recente caso della barista di Brescia che ha deciso di lasciare a fine servizio gli avanzi del giorno fuori la porta, con il messaggio โ€œSe hai fame, prendiโ€). Singoli individui o squadre compatte che si impegnano per fare la differenza. A cominciare dai piccoli gesti quotidiani, quelle abitudini per molti scontate ma per che per altri rappresentano un vero traguardo: un caffรจ al bar, un pezzo di pane, una spesa condivisa.

a cura di Michela Becchi

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