Dopo Marsiglia e Aix-en-Provence, anche Parigi sarร per i prossimi quindici giorni zona di massima allerta contro il dilagare dellโemergenza sanitaria. Cosรฌ, mentre lโItalia attende di conoscere le nuove misure imposte dal Dpcm a cui governo e regioni lavorano di concerto in queste ore, la sorte di molte attivitร commerciali, nella Capitale francese, sembra complicarsi. A patire le conseguenze dellโennesimo giro di vite – comโรจ giร stato in passato e nuovamente balza allโocchio tra i provvedimenti intrapresi nelle ultime settimane da molti Paesi dโEuropa e del mondo โ รจ soprattutto il settore della ristorazione (al pari, forse immeritatamente, di quello dellโintrattenimento). Dunque proteste accese si erano spese qualche giorno fa contro la decisione di fermare tout court lโattivitร di bar e ristoranti a Marsiglia; mentre ora รจ la cittร piรน popolosa e importante di Francia a fare i conti con un parziale lockdown dei locali aperti al pubblico, che per il momento interesserร solo i bar, senza perรฒ risparmiare nuovi ostacoli per i ristoranti.
A Parigi e nellโarea dellโIle de France che comprende Hauts-de-Seine, la Seine-Saint-Denis e la Val-de-Marne, da martedรฌ 6 ottobre i bar dovranno fermarsi. Mentre potranno restare aperti i ristoranti, ma solo nel rispetto di un protocollo sanitario piรน rigido di quello applicato (e fatto rispettare con molte riserve: a Parigi molte attivitร e i lori clienti non si sono dimostrati negli ultimi mesi tanto ligi quanto visto in Italia) finora. Il compromesso รจ frutto di un dibattito scaturito negli ultimi giorni, che ha visto la categoria dei ristoratori battersi per evitare la chiusura incondizionata dei propri locali, chiedendo invece di continuare a servire i clienti superando controlli sanitari piรน severi. Tra le proposte messe sul tavolo dalla categoria, per esempio, la garanzia di registrare i recapiti dei commensali, lโobbligo di pagare il conto al tavolo per i clienti, la limitazione a un massimo di otto ospiti per ciascun nucleo. Il governo ha accettato โlโoffertaโ, e presentato il proprio protocollo, che ora sarร applicato anche nella cittร di Marsiglia e Aix-en-Provence, consentendo la riapertura dei ristoranti.
Ma quali misure sono state accolte dal ministero della sanitร ? E quali nuove regole introdotte dal cosiddettoย protocole sanitaire renforcรจ? Innanzitutto, ogni ristorante sarร tenuto a registrare i dati dei propri clienti: la misura, ampiamente diffusa altrove (Italia compresa), non aveva finora preso piede in Francia, in nome del rispetto della privacy. Ma รจ chiaramente piรน che necessaria al tentativo di mappare la catena dei contagi. Per quel che riguarda il distanziamento tra i tavoli, invece, la distanza minima resta quella di un metro “tra sedie” di diversi gruppi; perรฒ, ciascun nucleo di commensali non potrร essere formato da piรน di 6 persone, bambini compresi (finora si poteva arrivare a 10), e l’uso della mascherina sarร obbligatorio per la maggior parte del tempo, salvo il momento in cui si consumano i piatti. Il ristoratore dovrร inoltre assicurare la presenza di gel igienizzante su ogni tavolo. Vivamente consigliato – se non obbligatorio –ย il pagamento del conto al tavolo, nellโottica di limitare gli spostamenti dei clienti allโinterno del locale. Scongiurata, invece, almeno a Parigi, la temuta chiusura anticipata alle 22, (spada di Damocle che potrebbe raggiungere invece i ristoranti italiani, con orari meno stringenti), che dal 28 settembre scorso era stata comminata ai bar della capitale: i ristoranti potranno restare aperti nei loro orari abituali, a patto che rispettino le nuove restrizioni. Bar e caffรจ di Parigi (ma anche a Lione e Tolosa), invece, chiuderanno i battenti almeno per due settimane (e si teme il caos per definire gli elementi che connoteranno lโuno o lโaltro locale rispetto alla definizione di โcaffรจโ, obbligandolo dunque a chiudere o meno). Le vendita e il consumo dโalcol in strada saranno consentiti fino alle 22. Con le forze dellโordine impegnate a rafforzare i controlli per vigilare sul rispetto del nuovo protocollo. Tra quindici giorni, un nuovo punto della situazione aiuterร a valutare lโefficacia delle misure prese. E cosรฌ a seguire, con lโincertezza che ormai รจ destinata ad accompagnarci per tutto il 2020.
a cura di Livia Montagnoli
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