Negli Stati Uniti preoccupa lโaumento vertiginoso dei casi di salmonella. In tutto il territorio, da Est a Ovest del continente, le persone continuano ad ammalarsi a causa del batterio. Si sospetta che ad essere contaminati siano alcuni meloni di importazione e a polpa arancione, โcantaloupesโ per gli americani. Sia interi che pretagliati. I numeri sono diventati tali che i CDC (Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie) hanno incominciato a parlare di una vera e propria epidemia.
In America, sono stati predisposti ritiri coatti e precauzionali della merce considerata contaminata. Diverse varietร di melone (intero e pretagliato) sono state rimosse dal mercato. Fra i prodotti richiamati, anche dei meloni provenienti dal Messico; oltre ai diversi stock in vendita presso catene quali Trader Joeโs, Kroger o Sprouts Farmers Market.
Allo stato attuale la diffusione della salmonellosi a macchia di leopardo riporta numeri non rassicuranti: ben 117 casi in 34 stati. Ricoverati anche 7 bambini. E proprio a partire da questi dati รจ scaturita la preoccupazione delle autoritร sanitarie; in effetti, come riporta la testata Cnn, i Cdc si dicono piuttosto preoccupati poichรฉ โle malattie sono graviโ. Ad allarmare anche il fatto che in alcuni casi lโinfezioneย possa degenerare; per dirla tutta, in Minnesota questo agente batterico รจ stato in grado di provocare persino due decessi. Inoltre, da quanto risulta, anche le autoritร sanitarie del Canada sarebbero in allerta visto la comparsa dei primi casi nel proprio paese.
Si tratta di un batterio che puรฒ determinare crampi allo stomaco, vomito, febbre e diarrea. I primi sintomi si possono manifestare giร dopo sei ore; solitamente, entro i 6 giorni. Tutti possono ammalarsi. Tuttavia, alcuni piรน di altri sono soggetti a contrarla (a volte anche con grave sintomatologia): bambini, donne incinte, anziani e immunodepressi.
Le infezioni sono comunque piuttosto comuni. Per fare un esempio, secondo i CDC, il batterio negli Stati Uniti provoca circa 1,35 milioni di infezioni allโanno, cosรฌ come 26 500 ospedalizzazioni. Allo stesso tempo รจ parimenti vero che nella maggior parte dei casi esse risultano lievi, se non innocue.
In passato lโEFSA (ovvero la European Food Safety Authority) ha valutato che a determinare la contaminazione nei meloni possono essere tanto variabili ambientali (tra cui pesanti precipitazioni) quanto quelle relative alla coltura (attrezzature e sistemi dโirrigazione).
A fronte invece di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti, lโagenzia CDC sconsiglia fortemente di mangiare melone di cui non si conosca la marca. Una raccomandazione di cui occorre tenere conto pure quando si mangia fuori. Infatti, per non correre alcun rischio, miscele o pezzi tagliati di melone non andrebbero assunti neanche nei locali o nei ristoranti. La frutta in questione, ovvero rientrante nei lotti contaminati, andrebbe anzi buttata, oppure restituita ai rispettivi rivenditori. Fra le ulteriori raccomandazioni, quella elementare ma fondamentale di lavare superfici e oggetti potenzialmente infetti con acqua calda e sapone. Con il medesimo scopo, piatti e utensili da cucina andrebbero in lavastoviglie per essere sicuri di eliminare i batteri.
Parallelamente, sempre secondo quanto stabilito dalla CDC, le aziende sarebbero tenute a non vendere la merce contaminata e altresรฌ a lavare e disinfettare tutto ciรฒ che possa essere entrato in contatto con la stessa.
Nel complesso, le autoritร sanitarie americane sono a lavoro perchรฉ la situazione rimanga grossomodo sotto controllo e non peggiori. Con questa prospettiva, la collaborazione fra stati puรฒ rivelarsi utile a contrastare lโepidemia come a scongiurare la sua propagazione verso altri lidi.
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