Attualitร 

Slow Wine Fair 2025: i migliori vini in assaggio, secondo il Gambero Rosso

Ecco i vini che ci sono piaciuti di piรน, autentici e di gran carattere, tra i tanti che abbiamo assaggiato a Bologna durante le tre giornate della fiera promossa dalla Slow Wine Coalition

  • 28 Febbraio, 2025

I numeri non lasciano spazio a dubbi e anche noi che siamo stati alla tre giorni bolognese ne siamo convinti: la Slow Wine Fairรจ una delle manifestazioni piรน riuscite in Italia e, giunta alla quarta edizione, il rodaggio si puรฒ considerare ormai concluso. 15mila i visitatori nei tre giorni, 300 i buyer internazionali arrivati da 20 paesi nel mondo. Numeri che segnano un +20% rispetto allo scorso anno. 1050 le cantine presenti (dallโ€™Italia e da ben 29 paesi) 250 le aziende di Sana Food, la novitร  del 2025.

In piรน, oltre i banchi dโ€™assaggio, non si contano gli incontri B2B, le masterclass (ben 17) e i dibattiti svolti per un totale di un centinaio di eventi organizzati. E ora si guarda giร  alla quinta edizione, in programma il 22, 23 e 24 febbraio 2026.

I 13 migliori vini assaggiati a Slow Wine Fair

Dei tanti assaggi che abbiamo fatto quest’anno durante le tre giornate della manifestazione, vi proponiamo una selezione di 13 etichette, che alla qualitร  organolettica uniscono caratteristiche uniche di tipicitร  e autenticitร . In poche parole si tratta di vini rispettosi, nel bene e nel male, di quello che la natura offre ogni anno.

Valle dโ€™Aosta

Valle dโ€™Aosta Nebbiolo 2022 – Rosset Terroir

12 ettari, 50mila bottiglie per una produzione tutta incentrata sullโ€™alta quota. La famiglia Rosset produce vini di gran carattere, figli del clima alpino come questo Nebbiolo โ€™22. Frutto rosso in evidenza e un palato freschissimo, dove il tannino รจ delicato e ben integrato alla materia e il finale รจ estremamente sapido. Vino di grande beva e figlio di un vero terroir.

Liguria

Dolceacqua Sup. Roja 2023 – Roberto Rondelli

Pochi gli ettari, poche le bottiglie prodotte, tanto il carattere che troviamo nei vini di Roberto Rondelli. Il Roja รจ un Dolceacqua Superiore frutto di un piccolo appezzamento di vecchie viti coltivate ad alberello. Superbo lโ€™ingresso in bocca, avvolgente e cremoso, devia poi in una freschezza acida da manuale e in una sapiditร  molto molto appagante. Davvero un grande vino.

Lombardia

Valtellina Superiore Rino 2021 – Pizzo Coca

Solo due ettari vitati per questa piccola ma bella realtร  agricola da tenere sottโ€™occhio. Il rispetto per la natura circostante sta alla base della loro produzione e i vini sono il vero specchio dei suoli valtellinesi, ma anche del clima che cambia di anno in anno. Buonissimo il Rino in unโ€™annata particolarmente fortunata, la 2021. Foglie secche, frutto rosso e un bel tocco terroso anticipano un sorso di grande finezza, leggiadro e saporito, di grande profonditร .

Trentino Alto Adige

Pinot Nero 2019 – Elisabetta Dalzocchio

Dici Elisabetta Dalzocchio e automaticamente pensi al Pinot Nero, a Rovereto, alla Vallagarina. Piccola, piccolissima azienda, solo due ettari di vigna e altrettanti di bosco. Due sono anche i vini prodotti, tra annata e Riserva. Abbiamo assaggiato un buonissimo 2019, dai toni di piccoli frutti rossi come lamponi e ribes, dalla bocca fresca ma anche molto saporita e avvolgente. Un piccolo grande capolavoro.ย 

Emilia Romagna

Colli Romagna Centrale Trebbiano V. Cavaliere Bianco 2024 – Tenuta Casali

Sarebbe bello se il Trebbiano in Romagna riguadagnasse il prestigio che merita, visto che in alcune zone della regione regala risultati davvero soddisfacenti. Il Cavaliere Bianco รจ un grande esempio per la tipologia. Frutto di una vigna unica e storica offre profumi di frutto bianco, agrumi, mandorla ed erbe aromatiche, al palato e fresco e saporito, lโ€™aciditร  รจ ben bilanciata e il finale appaga per la sua profonditร .

Toscana

Bolgheri Rosso 2023 – Michele Satta

Quello che ci aspettiamo da un Bolgheri Rosso giovane, fresco e pimpante. Giacomo Satta, ormai alle redino dellโ€™azienda familiare ha le idee molto chiare sui vini e sono tante le etichette che lo dimostrano. Il 2023 profuma di frutto rosso, ma non mancano cenni di rosa e spezie. La bocca regala una bellissima aciditร , ben integrata alla materia, che sfuma verso sensazioni sapide. Il tannino รจ morbido e maturo, la lunghezza non manca di certo.

Marche

Verdicchio di Matelica 2024 – Collestefano

Non รจ di certo la prima volta che assaggiamo e apprezziamo il il Verdicchio di Matelica di Collestefano, ma da un primo assaggio la 2024 ci sembra davvero una grande annata. Tipico negli aspetti varietali che richiamano il Verdicchio, รจ altrettanto schietto e sincero quando si tratta di comunicare al meglio lโ€™eleganza e la finezza di Matelica. Aciditร  spiccata ma dosata, saporito al punto giusto, profondo, lunghissimo, complesso.

Abruzzo

Montepulciano dโ€™Abruzzo 2021 – Cantina Wilma

Piccolissima realtร  abruzzese di cui abbiamo apprezzato tutta la gamma, ma quello che ci รจ rimasto piรน impresso รจ senza dubbio il Montepulciano. Ampio, avvolgente, cremoso, ha tannino fine e morbido, corpo che dร  il giusto spessore soprattutto perchรฉ รจ ben equilibrato da una spina acido-sapida. Lโ€™equilibrio non manca, il finale (pulitissimo) neppure.

Lazio

La Sciantosa 2022 – Cantina Le Macchie

Ci troviamo in una delle zone vitate piรน alte del Lazio, in provincia di Rieti ed รจ qui che la Cantina Le Macchie elabora alcune etichette di sicuro fascino, ottenute sia da varietร  tradizionali sia da uve internazionali che qui sembrano aver trovato il loro habitat ideale. Siamo rimasti davvero sorpresi da La Sciantosa โ€™22, bianco ottenuto da uve Malvasia che subiscono un lungo periodo di macerazione sulle bucce. Macerazione che si intravede dal colore (per quanto non si arrivi a tonalitร  arancioni) ma soprattutto da naso e bocca. Profumi di frutta candita, spezie dolci e fiori secchi anticipano un sorso vibrante di freschezza, dove la parte tannica รจ perfettamente dosata col corpo del vino e non incappa in sensazioni amare o tese a contrarre il sorso. Davvero un vino ben riuscito.

Campania

Falerno del Massico Bianco 2021 – La Masseria di Sessa

A distanza di quattro anni stupisce davvero il Falerno del Massico Bianco prodotto da la Masseria di Sessa, piccola ma interessante realtร  della provincia di Caserta. Il colore non fa minimamente pensare agli anni trascorsi, รจ un bel giallo paglierino tendente al dorato molto luminoso. Il naso รจ scandito da note di frutto giallo, fiori bianchi, mandorla fresca ed erbe aromatiche. La bocca ha aciditร  da vendere, ma tutto รจ perfettamente integrato. Niente sensazioni asprigne, anzi: soave al punto giusto, sapido e profondo, mostra tutta lโ€™eleganza di un grande bianco del sud Italia.

Puglia

Est Rosa 2024 – Petraventosa

I vini rosa del sud Italia che ci piacciono davvero. Autentici e di carattere, non amano scimiottare le regioni dโ€™Oltralpe ma vogliono esprimere tutto ciรฒ che il calore e i vitigni vogliono trasmettere. In questo caso parliamo di un Primitivo per lโ€™85%, il saldo รจ di Aglianico. Rosa scuro, profuma di piccoli frutti rossi, rosa lievemente passita, spezie. La bocca ha sapore, il tannino รจ lieve, la freschezza non manca ed รจ accentuata soprattutto da una bellissima sapiditร  marina.

Calabria

Cirรฒ Rosso Classico Superiore Riserva 2021 – Vigneti Vumbaca

Unโ€™anteprima assoluta, tanto che la bottiglia assaggiata รจ un Cirรฒ โ€œatto a divenireโ€. Nonostante ciรฒ la lettura gusto olfattiva di questo grande rosso calabrese รจ giร  chiara. Naso complesso e molto nitido, il frutto รจ rosso, la spezia non manca, ma ci sono anche cenni floreali e di arancia sanguinella. Al palato si sente il calore del sud, ma anche la stoffa di un grande vitigno, il Gaglioppo, e di un grande territorio, quello di Cirรฒ. Grande giร  ora non potrร  che migliorare nel tempo.

Sardegna

Delissia 2024 – Marco Canneddu

Un bianco in terra di grandi rossi. Marco Canneddu a Mamoiada non ha dubbi su ciรฒ che devono esprimere i suoi vini. Freschezza, beva, eleganza. Lo รจ per i rossi, ma lo รจ anche per questo bianco da uve Granazza, varietร  tradizionale barbaricina. I profumi ricordano la mela cotogna, la scorza di limone candita, ma anche lo zenzero e lโ€™anice. La bocca รจ sapida, il tessuto regala corpo e struttura, ma poi รจ la freschezza del vino di montagna che bilancia tutto e offre beva e profonditร .

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