Non รจ Natale senza gli spot di panettoni e pandori. E anche se qualcuno ha criticato il nostro dolce simbolo, rimaniamo fedeli alla tradizione: piรน pandori e panettoni, e pubblicitร per tutti, ad alimentare lo spirito โbuonoโ che si riscopre a fine anno, ma anche quello consumistico.
E fra un A Natale puoi, un BaBaBaBauli e campanellini, luci e renne, siamo passati tutti attraverso โi momenti feliciโ delle festivitร che chiudono lโanno.
Ecco per una voi una mega operazione nostalgia che vi racconta gli spot del Natale dei grandi marchi rimasti nella storia.
Andato in onda nel 1987, lo spot di Paluani รจ quello che ha reso meglio lโidea del Natale nellโimmaginario comune: Babbo Natale, tanta neve, regali, e lโimmancabile pandoro. Quel motivetto โPaPaPaโ รจ stato il suono distintivo rimasto nella testa di tutti da quelle feste natalizie e oltre. Nel corso della storia, poi, Paluani ha abbandonato il classico Babbo Natale, per dare spazio nel 1996 a un piรน moderno PapaNatale, fino ad arrivare a oggi lanciando uno spot in partnership con Sperlari: non cโรจ Natale senza pandoro, ma nemmeno senza torrone.
Il successo della sillaba canterina, non aveva colpito solamente la Paluani, anche Bauli.
Lo script รจ lo stesso: un uomo, che qui sarebbe un papร ma che simbolicamente rappresenta Babbo Natale, tanti bambini che intonano un BaBaBa ripetuto piรน volte per inneggiare al dolce di Natale per eccellenza: il pandoro Bauli. Nella storia degli spot Bauli, il BaBaBa non ha mollato fino allโintroduzione del A Natale puoi, divenuto quasi piรน noto di All I want for Christmas is you di Mariah Carey, ma per fortuna lโoperazione nostalgia ha riportato tutto in ordine: questโanno il BaBaBaBauli รจ tornato a suonare su un treno in questo spot.
Che cโentra la Coca-Cola con pandori, panettoni, torroni e dolci del Natale? Nulla. Eppure lo spot natalizio negli anni Ottanta venne fuori cosรฌ bene che ancora oggi, dopo piรน di trentโanni, ce lo ricordiamo tutti. Parliamo del coro di ragazzi con delle candele fra le mani che intonano gli auguri e invitano a cantare tutti insieme.
Il 1996, poi, รจ lโoccasione per far entrare un altro motivetto nella testa. Anche qui, รจ colpa della Coca-Cola: indimenticabile lo spot di decine e decine di tir rossi illuminati a feste che trasportano litri e litri della bevanda piรน consumata al mondo. Natale sta arrivando, arriva Coca-Cola รจ ancora nelle nostre teste.
La fortuna lo sai, con Melegatti รจ piรน dolce che mai. Sappiamo che la state canticchiando (!). Era il 1987 e una pimpante Franca Valeria elencava a un demotivato miscredente Babbo Natale una serie di premi, come due Ferrari, otto cucine Scavolini, trecento Enduro Vivรฌ, messi in palio dal Grande Concorso Natale dโoro Melegatti. Ma di spot per promuovere il concorso ne furono trasmessi parecchi.
Erano gli anni Ottanta, quelli della tv commerciale. E i concorsi fioccavano ovunque e in qualsiasi momento dellโanno. Si vincevano premi telefonando in trasmissioni, collezionando punti dalle confezioni dei prodotti, si tentava la fortuna comprando un panettone. Dopo Melegatti, anche Maina in quegli anni invogliรฒ a comprare il panettone mettendo in palio una cascata di diamanti.
Eletto a venditore natalizio fu Nino Frassica, scelto come portavoce del Gran Nocciolato Maina, piรน buono, piรน buono, piรน buono. Lo stesso attore si prestรฒ anche per altri spot del panettone.
Ne รจ passata di acqua sotto i ponti (anche Paolo Hendel fu testimonial con il famoso Mainatale piรน buono o anche Fiorello con il A Natale mai senza Maina o ancora Teo Teocoli), prima di arrivare al pay-off Piano, piano. Buono, buono. Siamo passati anche da qui
Nota azienda di biscotti (i krumiri sono il prodotto di punta) la Bistefani nel 1985 lancia lo spot del panettone, quello che lievitava addirittura cinque volte, era fatto con il miele e le uova. Nel video, il titolare dellโazienda richiama allโordine il suo pasticcere e chiede spiegazioni con tono alterato sulle qualitร del loro panettone, e poi lancia una domanda-rimprovero: Ma chi sono io, Babbo Natale eh?
Fosse stato un spot pubblicato in questa era, sarebbe stato censurato. I protagonisti sono dei Re Magi un poโ sui generis, tra cui spicca uno di colore che parla lโitaliano con marcato accento africano. I torroncini Sperlari, i Morbidelli, sono i doni da portare al bambin Gesรน che nasce a Natale, ma ahimรจ, qualcuno รจ molto goloso e si arriva al 25 dicembre sprovvisti di doni.
E adesso che gli portiamo? Un mazzo di fiori! Quella frase ironicamente menefreghista รจ rimasta nellโimmaginario comune. Era il Natale 1996.
Il blu Motta รจ riconoscibile ovunque nel periodo natalizio. E anche la nota marca di panettoni e pandori, negli anni, ha saputo dare il meglio di sรฉ con gli spot. Il piรน memorabile รจ quello con Renato Pozzetto del 1998 che ha lanciato la famosa espressione Il Natale quando arriva arriva, a giustificare il fatto che il panettone si puรฒ mangiare sempre, anche se il 25 dicembre non รจ ancora arrivato.
Ma ci sono stati altri spot nel passato che hanno avuto un grande successo, come quella del bambino che ripone nel camino un panettone scartato e invita Babbo Natale a saltare perchรฉ รจ morbido.
Spin-off del classico panettone, la Motta promuoveva il panettone al cioccolato. Probabilmente anche lo spot del Tartufone, come quello della Sperlari, sarebbe stato censurato adesso: per promuovere il dolce al cioccolato viene assoldato un attore di colore. Non stiamo a spiegare il collegamento, ma รจ lapalissiano.
Era il 1991 quando un giovane Leo Gullotta, in quel periodo in hype con la compagnia del Bagaglino e il programma crรจme caramel di Pier Francesco Pingitore in onda su RaiUno, compariva sugli schermi degli italiani nelle vesti di un maggiordomo del signor Condorelli. Approfittando dellโassenza del suo datore di lavoro, rubacchia in casa dei squisiti torroncini ma per un piccolo incidente viene scoperto. Cavalier Condorelli? ร sempre un piacere! La frase con cui si giustifica, รจ rimasto nella testa di tutti. Il revival cโรจ stato nel 2010, ma non ha avuto lo stesso successo. Si sa, buona la prima!
Tanti auguri a te, tanti auguri! Era il coro di voci bianche spedite in Paradiso che la Lavazza aveva scelto per lo spot del Natale 1997. Ma tutti ricorderanno quello per Natale con il trio Paolo Bonolis, Luca Laurenti e Riccardo Garrone in cui inscenavano un presepe vivente. Erano i primi anni 2000.
Era il 1995 quando un Babbo Natale con il panciotto davanti a un camino raccontava il dolce episodio capitato durante la notte mentre consegnava i regali. Dopo aver finito il giro, scopre sulla sua slitta un barattolo di Nutella con un cucchiaino. Individua il piccolo donatore, gli lancia il cappello e poi sfreccia via nel cielo con la sua slitta.
Chiudiamo con un tenero spot che ammorbidรฌ anche i cuori piรน duri. Parliamo di quello dei Baci Perugina del 1994 dove una bambina era intenta a dividere i suoi baci per ogni componente della famiglia in base al livello di bontร dimostrato durante lโanno. Rimase nella testa la sua tenera voce e la sua domanda: Adesso vediamo un poโ chi รจ stato buonoโฆ
Niente da mostrare
ResetGambero Rosso SPA
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novitร del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd