sostenibilitร 

In Trentino arriva la funivia delle mele. La Val di Non rivoluziona il trasporto del suo frutto simbolo

La funivia permetterร  di evitare 6mila viaggi di tir per un totale di 12mila chilometri lโ€™anno, con una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 nella valle

  • 20 Novembre, 2023

Quello presentato la scorsa settimana dal consorzio Melinda, รจ un progetto unico al mondo che andrร  a caratterizzare in chiave sostenibile il trasporto delle mele della Val di Non da uno degli stabilimenti fino alle celle ipogee di Rio Maggiore dove lo stoccaggio giร  avviene in modo completamente naturale. Grazie alla sua innovativitร , usufruirร  di un contributo a fondo perduto di poco piรน di 4 milioni di euro, che servirร  a coprire il 40% della spesa complessiva di 10 milioni necessari per realizzare lโ€™impianto.

In Trentino arriva la funivia delle mele

Il progetto di funivia, ideato dalla stessa Melinda, ha vinto il bando dedicato alle migliori idee per lo sviluppo della logistica agroalimentare, classificandosi al 2ยฐ posto su un totale di oltre 100 proposte che accederanno ai fondi Pnrr. Un’idea nata per cercare di abbattere il trasporto su gomma e le emissioni di CO2 causate dal traffico di camion. La funivia, infatti, permetterร  di evitare 6mila viaggi di tir per un totale di 12mila chilometri lโ€™anno, con una significativa diminuzione delle emissioni di CO2 nella valle.

Per gestire gli stessi volumi movimentati dalla nuova teleferica, durante il periodo di stoccaggio autunnale delle celle, sarebbero necessari 10 camion che dovrebbero effettuare complessivamente 80 viaggi al giorno, trasportando ciascuno 36 bins. Per i successivi 9 mesi รจ previsto un flusso di svuotamento delle celle regolare tra novembre e fine luglio. Il numero di viaggi si attesterebbe a 15 ogni giorno. Numeri che, tra lโ€™altro, aumenteranno del 30% non appena saranno terminati i lavori di ampliamento delle celle, portando cosรฌ a 40.000 tonnellate le capacitร  di stoccaggio delle mele allโ€™interno della montagna.

Come sarร  la “funivia delle mele”

Si tratterร  un impianto monofune ad agganciamento automatico a tre piloni con 11 piloni di sostegno (di cui 6 in galleria) della lunghezza di 1300 metri e dislivello di 87 metri, capace di trasportare ogni ora 460 contenitori impilabili (i cosiddetti โ€œbinsโ€), alla velocitร  di 5 metri al secondo. Partirร  dalla sala di lavorazione di Predaia e arriverร  fino alla Miniera di Rio Maggiore, allโ€™interno delle cave realizzate per estrarre la roccia dolomia. Qui il suo percorso proseguirร  per altri 430 metri allโ€™interno di una galleria per raggiungere le celle ipogee: un โ€œfrigorifero naturaleโ€ a temperatura controllata nel cuore delle Dolomiti che giร  oggi permette di risparmiare il 30% di corrente elettrica rispetto a un magazzino tradizionale, evitando peraltro di dover costruire nuovi edifici in superficie.

โ€œQuesto risultato รจ un riconoscimento straordinario per tutti i nostri consorziatiโ€, ha dichiarato Ernesto Seppi, presidente di Melinda. โ€œUn premio alla progettualitร  che abbiamo saputo mettere in campo e che contribuirร  agli sforzi in favore della sostenibilitร  avviati ormai da tempo. Il nostro obiettivo e la nostra missione รจ quella di offrire prodotti agricoli di alta qualitร  riducendo, passo dopo passo, la loro impronta ecologica. Non solo: considerando che, in generale, lโ€™ortofrutta รจ un prodotto con basse marginalitร , questi interventi di razionalizzazione logistica potranno avere un impatto positivo sulla sostenibilitร  economica della filieraโ€.

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