Lutti

Addio ad Anna Giustetto. La Signora degli agnolotti di Torino

Dietro al banco dello storico Pastificio Giustetto ha servito clienti per 73 anni, sempre accanto al fratello Luigi, scomparso anche lui pochi mesi fa. In bottega Anna ha portato avanti una tradizione molto cara a Torino e ai torinesi.

  • 07 Gennaio, 2021

Anna Giustetto. Una vita al pastificio

Se ne รจ andata a 89 anni, con quella discrezione lieve con cui aveva vissuto, proprio alla fine dellโ€™anno, funerali il 31 dicembre nella chiesa di San Tommaso a pochi passi dal suo pastificio. Anna Giustetto, la signora torinese degli agnolotti, aveva cominciato a dare una mano nel negozio del padre insieme al fratello maggiore Luigi quando ancora andava a scuola e poi a 15 anni era finita dietro al banco: ci sarebbe rimasta per 73 anni, lei a servire i clienti, due chiacchiere con tutti, e Luigi per lo piรน in laboratorio, a impastare e farcire gli agnolotti. Sempre insieme: in bottega e a casa, non si sono mai sposati e hanno vissuto in simbiosi fino a questโ€™anno. Luigi รจ mancato a ottobre, a 94 anni, lei lo ha seguito due mesi dopo. Entrambi fieri di quel negozio dโ€™antan, un perfetto flash back negli anni โ€™60, intatto e inossidabile alle mode delle boutique del gusto di oggi.

Il Pastificio Giustetto

La storia del Pastificio Giustetto

Anna ci รจ rimasta fino allโ€™anno scorso, quando il pastificio รจ diventato una dรฉpรฉndance dellโ€™enoteca-ristorante del nipote Franco Rabezzana, proprio girato lโ€™angolo, che non ha cambiato nulla e continua la stessa tradizione. E la signora Anna si era ritirata solo ufficialmente, ma continuava a passarci, a controllare che tutto andasse come sempre, cose buone e qualitร .

Anna Giustetto dietro al banco del pastificio

Ricordi ne aveva tanti, aveva attraversato gran parte della storia di Torino nel โ€˜900, il padre fornitore di Palazzo Reale, i clienti eccellenti di cui conservava foto con dedica, da Nunzio Filogamo ad Aldo Fabrizi quando era in tournรฉe alย  vicino Teatro Alfieri, la moglie di Macario, gli Agnelli che mandavano lโ€™autista a ritirare gli agnolotti, i turisti che scrivevano cartoline, lโ€™articolo in russo della delegazione di Casa Russia ai tempi delle Olimpiadi di Torino 2006 che avevano segnato la svolta della cittร . I suoi agnolotti erano famosi anche a Mosca.

La vetrina del pastificio Giustetto

Gli agnolotti di Giustetto

Cโ€™erano un poโ€™ tutte le specialitร  della tradizione, al Pastificio Giustetto, ma il must da sempre erano loro, gli agnolotti, quintessenza di piemontesitร , anche 10 kg al giorno. Nessun segreto, diceva lei: solo ingredienti di qualitร  e artigianalitร , tutto fatto a mano. La ricetta originale del padre non prevedeva neppure le verdure, aggiunte solo successivamente: risultato, i classici piemontesi, venduti rigorosamente a dozzine, 1 e mezza/2 a testa.

Adesso sarร  difficile non immaginarla ancora lรฌ, con il suo grembiule bianco, a distribuire agnolotti e sorrisi. Esile e sempre piรน minuta con il passare degli anni, ma dalla volontร  di ferro. Una piccola grande donna, per tutti i torinesi la Signora degli agnolotti. E per fortuna quelli rimangono, impeccabili come sempre, proprio come voleva lei.

 

a cura di Rosalba Graglia

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