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La chef che a 22 anni rompe gli schemi della cucina tradizionale con un ristorante di soli sei tavoli

Agnese Loss รจ una cuoca emergente, innamorata delle frattaglie, che insieme a Davide Saglietti all'Osteria Contemporanea di Gattinara sta proponendo una bella cucina sperimentale. E racconta: "Abbiamo dovuto combattere contro i pregiudizi su donne e giovani"

Dove fino agli anni Settanta cโ€™era un macello e prima ancora una stalla, oggi cโ€™รจ un mini ristorante nascosto in una via di Gattinara, il paese del vino omonimo Docg piemontese, con soli sei tavoli. Alla guida di Osteria Contemporanea ci sono Agnese Loss e Davide Saglietti, giovanissimi: lei chef di ventidue anni, lui maรฎtre di ventotto, lanciatisi in una esperienza bella e rischiosa da un anno e mezzo.

Chi รจ Agnese Loss, chef di Osteria Contemporanea

La storia di Agnese Loss รจ particolare. Viene da un paese di ottantacinque abitanti, Cicona, in provincia di Trento, e ha vissuto a mille metri dโ€™altezza, sul cucuzzolo di una montagna isolata da tutto. Dopo la scuola alberghiera a Tione di Trento, a quindici anni inizia giร  a lavorare: ยซI miei mi hanno detto: โ€œo lavori con noi o ti trovi qualcosa da fareโ€. Piuttosto che andare a fare fiori, i miei hanno unโ€™attivitร  di fiori e frutta, mi sono lanciata in cucinaยป. La prima esperienza, mentre studia, รจ nella pasticceria Lucian di Mezzano (locale giร  noto al Gambero Rosso): ยซFurono due mesi e mezzo in cui imparai tantissimo, ma furono anche duri: lรฌ ho capito giร  da piccola di come si lavora in questo mondo, ci vuole tanto rigoreยป. La passione per la cucina e la pasticceria รจ travolgente, ha fretta di mettersi in gioco, e lascia la scuola alberghiera al quarto anno senza diplomarsi. Dopo Lucian, continua il suo percorso al ristorante Dina di Gussago in Franciacorta, e a Il Nazionale di Vernante dove conosce Davide, ora suo compagno e maรฎtre; poi una parentesi da Il Gallo Cedrone a Madonna di Campiglio e ancora il ritorno al mondo della pasticceria grazie allโ€™esperienza da Il Piccolo Principe di Viareggio.

Possono sembrare decenni, invece Loss a ventidue anni รจ riuscita a concentrarsi e assorbire come una spugna tutto quello che cโ€™era da assimilare, per poi spremerlo nei progetti personali. Tantโ€™รจ che con Davide Saglietti, prima della pandemia, si trasferisce a Romagnano Sesia, in provincia di Novara, e prende in mano le redini della pizzeria di famiglia di Davide. I due rinnovano tutto, dallo styling, alla cucina, si impegnano, ma lockdown, zone rosse, li buttano giรน: nessuna prenotazione e un progetto che prometteva, muore sul nascere. Chiudono tutto e riaprono, a distanza di tempo, quello che ora รจ la loro casa, Osteria Contemporanea a Gattinara.

La cucina di Agnese Loss a Osteria Contemporanea

ยซAbbiamo dovuto combattere contro i pregiudiziยป, dice chef Loss, ยซio, donna e pure giovane: in molti sono stati restii a venire perchรฉ credono che non so cucinare, e che con Davide siamo troppo giovani per portare avanti un progetto cosรฌ. Perรฒ piano piano il paese ci sta credendoยป. Eppure, questa sicurezza che gli altri non vedono, sia lei che Davide, ce lโ€™hanno tutta nella testa e nelle mani: la pulizia del servizio, lโ€™espozione dei piatti, la composizione delle portate, sono tutte dentro schemi che chef e maรฎtre si sono dati: anche se non parlano fra di loro, si capiscono, basta guardarsi e il servizio fila. E nonostante la giovane etร , la cucina di Agnese Loss ha unโ€™identitร : sโ€™impone con il lavoro e lโ€™attenzione sulla materia prima che rispetta e non bistratta. Non ha paura di proporre un menu totalmente dedicato alle frattaglie: lingua, animelle di cuore, granelle di toro, finanziera, midollo spinale, che maneggia con maestria: cosรฌ come si spinge a proporre un cuore crudo in tartare come antipasto, con risolutezza รจ in grado di servire una lingua cotta in brodo molte ore e alleggerita da arancia e una semplice foglia di shiso.

Tartare di cuore

Osteria Contemporanea รจ la casa di Agnese Loss e il senso di famiglia lo porta in due piatti, un primo e un dolce, che rappresentano la tradizione a dimostrazione che il passato educa, ma ti fa evolvere. Parliamo degli agnolotti del plin ai tre arrosti, proposti nella versione piemontese tradizionale seguendo una ricetta โ€œrubataโ€ da uno dei ricettari della nonna di Davide, maรฎtre del ristorante; e il soufflรฉ al limone con gelato al miele che, al momento del servizio, effonde profumi come se fosse un pan di spagna della nonna, per lโ€™appunto. Agnolotti e soufflรจ sono due must dei menu di Osteria Contemporanea, piatti a cui chef Loss รจ affezionata e non toglie dalle sue carte. Sรฌ, perchรฉ oltre alla scelta libera, i percorsi del ristorante di Gattinara sono tre: Frattaglie, Agnese e Davide. Dove il primo รจ abbastanza chiaro da comprendere, gli altri due sono una composizione di pancia di piatti che i due di Gattinara adorano: si passa dalle cosce di rane e salmerino di fonte della chef, al piccione e lโ€™anguilla del maรฎtre.

Soufflรฉ al limone con gelato al miele

La tavola sperimentale

La tavola sperimentale รจ un format che viene proposto all’interno di Osteria Contemporanea. Ci si siede al bancone, ma l’esperienza non si riduce alla consueta formula dello chefโ€™s table, un piatto dietro l’altro servito dallo cuoco che te lo prepara al momento, l’idea in questo caso รจ piรน profonda. Va in scena una specie di piccolo spettacolo teatrale in cui il pubblico diventa protagonista: Loss prepara il piatto al bancone e, quando il commensale ha terminato di assaggiarlo, ci parla per capire cosa ne pensa. Ne viene fuori una lunga chiacchierata, piatto dopo piatto, in cui ci si ascolta e ci si scambiano opinioni.

รˆ una dinamica che permette alla chef di decidere se inserire o no un piatto in menu, se tenerne uno giร  presente o toglierlo: tutto รจ al servizio del cliente che si affaccia a una tavola del tutto nuova. Attenzione: la degustazione al buio, il menu proposto per la tavola sperimentale รจ del tutto alla cieca, la carta sul bancone presenta solo un elenco di ingredienti principali che si ritroveranno allโ€™interno di ogni piatto: cuore, lingua, manzo, arancia. Quando il piatto arriva al commensale si puรฒ constatare davvero che salse, creme, fondi, sono tutti elementi a corredo che non invadono lโ€™ingrediente protagonista, ma lo vanno a completare: come le carote arrosto del manzo uruguaiano condito con salsa ad anice stellato, o ancora la salsa di mandorle e tuorlo dโ€™uovo marinato che non sovrastano gli asparagi, protagonisti del piatto vegetale.

Vegetale – Asparagi e mandorle

Se si accetta di sedersi al tavolo sperimentale, dopo cuore e lingua e una serie di piatti che possono dare lโ€™impressione che la cena abbia un filo conduttore preciso, puรฒ capitare di vedersi servita una โ€œfintaโ€ carbonara con crema dโ€™uovo, pasta tirata spessa e del pesce siluro, molto diffuso in zona. Anche questo significa rompere gli schemi, come lo รจ la proposta dei vini di Davide Saglietti: la scelta รจ davvero di pancia, che non vuol dire inesperienza: ยซIn carta ho tutti i vini che ho assaggiato e che mi piaccionoยป. Affermazione che conferma una regola: il piacere รจ il primo metro di giudizio per fare delle scelte.

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