L’abitudine di berlo a fine pasto, come digestivo o piacevole conclusione di una cena tra amici, accomuna numerose tavole italiane. Ma precisamente cos’รจ l’amaro? โUn liquore verde antico, figlio degli elisir, cioรจ di quelle miscele toniche con effetto medicamentoso prodotte sin dal Medioevo nei monasteri, con erbe officinali e diverse botaniche. Con l’aggiunta di zucchero, in epoca moderna, l’amaro esce dalle farmacie per arrivare in tavola, piรน gradevole e delicato nel gustoโ. A introdurci al mondo degli amari รจ Fabrizio Tacchi, barman riminese di lunga esperienza, che all’inizio del 2020 รจ diventato Brand Ambassador per il Gruppo Caffo 1915, portando nell’azienda calabrese una ventata di novitร : โPer la prima volta, un’azienda storica come Gruppo Caffo 1915 investe sul ruolo di Spirits&Amaro Ambassador, con l’obiettivo di curare il posizionamento di Vecchio Amaro del Capo nel mondo della miscelazioneโ.
Siamo in provincia di Vibo Valentia, dove la famiglia Caffo รจ approdata molti decenni fa dopo gli inizi siciliani di Giuseppe Caffo, mastro distillatore classe 1865. La prima distilleria, rilevata nel 1915, si trovava infatti sull’isola, in localitร Santa Venerina (saranno i figli del fondatore, Sebastiano, Santo e Giuseppe, a spostare il fulcro dell’azienda a Limbadi, in Calabria). E giร allora uno dei principali obiettivi dell’attivitร fu quello di recuperare antiche ricette del territorio per la produzione di liquori alle erbe aromatiche e officinali, infuse in alcol di qualitร . Sรฌ, perchรฉ ricordiamolo, l’amaro, a differenza di un distillato, si produce per infusione.
E proprio cosรฌ, il gruppo arrivato alla quarta generazione, realizza il suo prodotto piรน celebre, il Vecchio Amaro del Capo, diventato negli anni un liquore simbolo della Calabria, che non a caso valorizza le materie prime del territorio: โSono 29 gli ingredienti naturali che contribuiscono a definire il profilo aromatico di Vecchio Amaro del Capo. Si lavora per infusione in alcol finissimo, prima della miscelazione. E sebbene la ricetta sia segretissima, alcune botaniche riescono a spiccare in modo nitido: le arance amare e dolci, il mandarino, la liquirizia, la camomilla, il ginepro…โ. Nella storia di questo amaro tanto conosciuto nel mondo, colpisce una curiositร : โLa Distilleria F.lli Caffo, giร negli anni Settanta, รจ stata la prima realtร a proporre una temperatura di servizio ghiacciata (-20ยฐ C) per un amaro. Questo innanzitutto per ovviare alla stagionalitร limitata di consumo, in una regione calda come la Calabria; ma la bassa temperatura non sfavorisce il gusto, e anzi fa emergere alcune note, come la freschezza della menta piperita, il gusto pungente del ginepro, e quello delle aranceโ. Di fatto, l’intuizione si รจ rivelata vincente, e ha contribuito al successo del Vecchio Amaro del Capo nel mondo. Insieme, perรฒ, a campagne di comunicazione molto efficaci. E infatti il prodotto ha conquistato col tempo molti mercati esteri: โOggi รจ esportato in 55 Paesi del mondo, ma รจ stata una crescita graduale. Prima si รจ trattato di risalire l’Italia, dalla Calabria verso il Nord. Poi l’azienda ha guardato all’Europa. E oggi il nostro amaro piace particolarmente in America Latinaโ.
A proposito della piรน generale diffusione dell’amaro nel mondo, c’รจ un’altra curiositร da rilevare: โL’amaro รจ un prodotto made in Italy, eppure negli ultimi anni l’Italia aveva perso l’abitudine di consumarlo. Chi ha favorito la riscoperta? Proprio gli americani, che da qualche tempo hanno iniziato a valorizzarlo, anche in miscelazione. Regalandogli, di fatto, una nuova vita. E anche da noi, ora, diverse aziende stanno investendo sul rilancio del prodotto, che รจ molto versatileโ. Infatti, la strategia di Caffo per far appassionare nuovi target al Vecchio Amaro del Capo passa proprio dalla miscelazione: โIl mio ruolo รจ quello di formare i venditori, ma anche i bartender, con masterclass mirate a diversificare le occasioni di consumo dell’amaro, che puรฒ funzionare anche in un cocktailโ. Per questo, il gruppo ha giร ideato diversi twist dei classici della miscelazione, โcome il Capotonic, che sostituisce al gin il Vecchio Amaro del Capo, miscelato con una tonica al bergamotto e succo di lime, servito in calice da vino con molto ghiaccioโ.
Ma la storica realtร calabrese custodisce anche un’altra tradizione. Sapete qual รจ il liquore alle erbe piรน antico dell’Italia del Sud? L’elisir Borsci San Marzano, nato in viaggio tra l’Albania e l’Italia, che nel 2020 festeggia i 180 anni dalla prima apparizione sul mercato, nel 1840. La storia รจ peculiare: โSi tratta di un liquore alle erbe arricchito con molte spezie orientali, cannella, chiodi di garofano, zafferano. E infatti รจ la famiglia Borsci, originaria del Caucaso, ad aver portato con sรฉ la ricetta antica di un elisir ereditata dagli aviโ. Solo nel 1840, dopo un passaggio in Albania e la relativa fuga in Puglia (a San Marzano di San Giuseppe), il liquorista Giuseppe Borsci inizia a produrre l’elisir, con la dicitura in etichetta โspecialitร orientaleโ. Il prodotto avrร grandissimo successo (come digestivo o correttivo del caffรจ, ma pure in pasticceria, sul gelato alle creme o nel tiramisรน), fino alla chiusura dello stabilimento di Taranto, rilevato nel 2013 da Caffo, che ha riavviato la produzione.
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