Recensioni

Ecco come si mangia nella nuova osteria dolomitica del grande chef Niederkofler

Abbiamo visitato l'Ansitz Heufler, l'albergo di charme di recente acquisito e restaurato dalla Mo-Food dello chef di Lutago

  • 08 Agosto, 2025

Una dimora cinquecentesca dall’eleganza monastica รจ la nuova sfida di Norbert Niederkofler, uno dei piรน personali e intelligenti chef italiani, lui che italiano, lo ammette lui stesso, ha dovuto imparare a essere e a sentirsi con gli anni. รˆ l’Ansitz Heufler, il nuovo progetto della Mo-Food, la societร  dello chef di Lutago, che parte dall’ospitalitร  e approda inevitabilmente alla tavola. Si tratta di un edificio bianco rinascimentale (ma dimenticatevi l’opulenza del Bramante e di Michelangelo), accuratamente restaurato in quel di Rasun di Anterselva, terra di sci di fondo, e trasformato in un piccolo hotel di charme: volte a botte, soffitti affrescati, una bellissima stube rivestita in legno intagliato, dieci camere pensate ciascuna come un perfetto rifugio dell’anima, comoditร  ridotte al minimo ma il lusso piรน grande di tutti, il tempo e il silenzio. Niederkofler vorrebbe fare di questo posto il campo base delle escursioni nelle Dolomiti. Escursioni, si intende, anche gastronomiche: il suo Atelier Moessmer รจ a un quarto d’ora d’auto e l’AlpiNN di Plan de Corones, con la sua vista vertiginosa, รจ lร  in cima.

Osteria da ricordare

Ma anche l’Ansitz Heufler ha la sua osteria, e vi diciamo subito che si tratta di un indirizzo che entrerร  presto nei navigatori dei gourmet. Niederkofler ne ha fatto โ€œuna naturale estensione della filosofia Cook the Mountain. Un luogo dove lโ€™ospitalitร  diventa veicolo per promuovere cultura, identitร  e relazioni autentiche con il territorio. รˆ uno spazio vivo, che parla di storia ma anche di futuro, e che riflette il nostro modo di intendere il rispetto per lโ€™ambiente e per le comunitร  localiโ€. Sono di fatto i principi di Cook the Mountain (cucina la montagna), la filosofia/manifesto elaborata da Niederkofler nel 2008 allโ€™insegna della sostenibilitร , del rispetto per la natura, della valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, che lui applica in tutti i suoi locali, Ansitz Heufler compreso.

L’esterno dell’Ansitz Heufler

Che cosa si mangia

L’osteria di fatto ha come centro la storica โ€œRauchkuchlโ€, la cucina con il focolare aperto, oggi reinterpretata come spazio conviviale e lounge bar. Si presenta come ย un piccolo locale di montagna, caldo e accogliente come un abbraccio. La cucina รจ molto lontana dai minuetti del fine dining e propone esattamente quello che ci aspetta in un locale semplice e confortevole ma al massimo livello immaginabile, grazie a una accurata ricerca della filiera dei fornitori sul territorio. Gli antipasti includono un Tagliere di salumi e formaggi locali con rafano e cetriolini oppure una Tartare di manzo della stube con pane al burro. Tra i primi abbiamo assaggiato degli eccellenti Canederli al graukรคse (un tipico formaggio di recupero) con cavolo cappuccio e burro nocciola, un piatto di cui, malgrado la porzione generosa, non ti stanchi facilmente.

Norbert Niederkofler

Dolci irresistibili

La carta propone anche le Mezzelune di ricotta e spinaci serviti con semi di papavero oppure con spinaci, e le Pappardelle ai funghi. Tra i secondi Niederkofler prende la piรน classica Cotoletta di vitello alla milanese e la riveste nell’abito tipico sudtirolese con l’uso dei mirtilli rossi. Poi due classiconi locali: Polenta con formaggio e funghi e uno Stinco di maiale al forno con senape del contadino ed erbe aromatiche. Da segnalare i contorni, con unโ€™ottima Insalata di patate allโ€™altoatesina con una tendenza acida che fa da contraltare alla pastositร  del tubero, unโ€™Insalata di cavolo cappuccio e delle Patate pusteresi arrosto. Tra i dolci il Kaiserschmarren con uvetta, rum e mirtilli rossi oppure Riso e latte con papavero, burro nocciola e albicocche o del gelato. Qualche fuori menu, come un francamente irresistibile Strudel di pasta madre.

I Canederli

Quanto si spende

Prezzi piuttosto accessibili considerata la firma; antipasti tra i 14 e i 24 euro, primi a 16 euro, secondi tra 18 e 25, contorni a 5 euro (o 5,50), dolci tra 7,50 e 10,50. Insomma con un antipasto un primo o un secondo e un dolce si spende sui 40. Nessun menu degustazione, non รจ il posto adatto (e per fortuna). Carta dei vini piccola ma significativa, con molto territorio e ricarichi onesti. La proposta al calice รจ adeguata. Servizio familiare. In cucina ci sono Matteo, Maya e Maria e in sala Andrรฉ, Federica e Davide.

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