Una dimora cinquecentesca dall’eleganza monastica è la nuova sfida di Norbert Niederkofler, uno dei più personali e intelligenti chef italiani, lui che italiano, lo ammette lui stesso, ha dovuto imparare a essere e a sentirsi con gli anni. È l’Ansitz Heufler, il nuovo progetto della Mo-Food, la società dello chef di Lutago, che parte dall’ospitalità e approda inevitabilmente alla tavola. Si tratta di un edificio bianco rinascimentale (ma dimenticatevi l’opulenza del Bramante e di Michelangelo), accuratamente restaurato in quel di Rasun di Anterselva, terra di sci di fondo, e trasformato in un piccolo hotel di charme: volte a botte, soffitti affrescati, una bellissima stube rivestita in legno intagliato, dieci camere pensate ciascuna come un perfetto rifugio dell’anima, comodità ridotte al minimo ma il lusso più grande di tutti, il tempo e il silenzio. Niederkofler vorrebbe fare di questo posto il campo base delle escursioni nelle Dolomiti. Escursioni, si intende, anche gastronomiche: il suo Atelier Moessmer è a un quarto d’ora d’auto e l’AlpiNN di Plan de Corones, con la sua vista vertiginosa, è là in cima.
Ma anche l’Ansitz Heufler ha la sua osteria, e vi diciamo subito che si tratta di un indirizzo che entrerà presto nei navigatori dei gourmet. Niederkofler ne ha fatto “una naturale estensione della filosofia Cook the Mountain. Un luogo dove l’ospitalità diventa veicolo per promuovere cultura, identità e relazioni autentiche con il territorio. È uno spazio vivo, che parla di storia ma anche di futuro, e che riflette il nostro modo di intendere il rispetto per l’ambiente e per le comunità locali”. Sono di fatto i principi di Cook the Mountain (cucina la montagna), la filosofia/manifesto elaborata da Niederkofler nel 2008 all’insegna della sostenibilità, del rispetto per la natura, della valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, che lui applica in tutti i suoi locali, Ansitz Heufler compreso.
L’esterno dell’Ansitz Heufler
L’osteria di fatto ha come centro la storica “Rauchkuchl”, la cucina con il focolare aperto, oggi reinterpretata come spazio conviviale e lounge bar. Si presenta come un piccolo locale di montagna, caldo e accogliente come un abbraccio. La cucina è molto lontana dai minuetti del fine dining e propone esattamente quello che ci aspetta in un locale semplice e confortevole ma al massimo livello immaginabile, grazie a una accurata ricerca della filiera dei fornitori sul territorio. Gli antipasti includono un Tagliere di salumi e formaggi locali con rafano e cetriolini oppure una Tartare di manzo della stube con pane al burro. Tra i primi abbiamo assaggiato degli eccellenti Canederli al graukäse (un tipico formaggio di recupero) con cavolo cappuccio e burro nocciola, un piatto di cui, malgrado la porzione generosa, non ti stanchi facilmente.
Norbert Niederkofler
La carta propone anche le Mezzelune di ricotta e spinaci serviti con semi di papavero oppure con spinaci, e le Pappardelle ai funghi. Tra i secondi Niederkofler prende la più classica Cotoletta di vitello alla milanese e la riveste nell’abito tipico sudtirolese con l’uso dei mirtilli rossi. Poi due classiconi locali: Polenta con formaggio e funghi e uno Stinco di maiale al forno con senape del contadino ed erbe aromatiche. Da segnalare i contorni, con un’ottima Insalata di patate all’altoatesina con una tendenza acida che fa da contraltare alla pastosità del tubero, un’Insalata di cavolo cappuccio e delle Patate pusteresi arrosto. Tra i dolci il Kaiserschmarren con uvetta, rum e mirtilli rossi oppure Riso e latte con papavero, burro nocciola e albicocche o del gelato. Qualche fuori menu, come un francamente irresistibile Strudel di pasta madre.
I Canederli
Prezzi piuttosto accessibili considerata la firma; antipasti tra i 14 e i 24 euro, primi a 16 euro, secondi tra 18 e 25, contorni a 5 euro (o 5,50), dolci tra 7,50 e 10,50. Insomma con un antipasto un primo o un secondo e un dolce si spende sui 40. Nessun menu degustazione, non è il posto adatto (e per fortuna). Carta dei vini piccola ma significativa, con molto territorio e ricarichi onesti. La proposta al calice è adeguata. Servizio familiare. In cucina ci sono Matteo, Maya e Maria e in sala André, Federica e Davide.
Niente da mostrare
Reset© Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
Made with love by
Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd