Progetti

Battirame 11 a Bologna. Max Poggi e il progetto solidale con Eta Beta

Lo chef bolognese anche quest'anno โ€“ ma solo per lโ€™estate - il suo ristorante nel giardino di via del Battirame, dove da qualche anno ha trovato casa la cooperativa Eta Beta di Joan Crus. รˆ lโ€™inizio di un progetto di rigenerazione delle periferie agricole che mette insieme no profit e impresa privata.

  • 18 Maggio, 2022

Coltivare, cucinare, recuperare, tutte azioni che possono essere comprese in un’unica parola: curare. Farlo insieme รจ poi l’elemento โ€œinsaporitoreโ€, che perรฒ รจ essenziale. รˆ questa la sostanza del progetto Battirame 11 che vede impegnati lo chef bolognese Massimiliano Poggi e l’artista catalano ma felsineo d’adozione Joan Crous nelle vesti di presidente della coop sociale Eta Beta, oltre all’interior design Rebecca Cavallari, progetto che rivive anche questa primavera a partire dal 18 maggio.

Max Poggi - Rebecca Cavallari - Joan Crous

Max Poggi – Rebecca Cavallari – Joan Crous

Battirame 11 a Bologna

Da questa data tutte le sere d’estate, dal martedรฌ al sabato, riapre infatti alla cittร  lo spazio che porta il nome della via periferica bolognese, strada strappata al degrado grazie a un progetto sociale che basa la sua attivitร  sul recupero delle persone e dei materiali, e che nel periodo estivo prende una connotazione anche gastronomica. Il debutto del progetto risale a un anno fa, fu allora che profit e no-profit si unirono, attraverso le diverse professionalitร  degli attori coinvolti, nel nome del cibo, e sotto la comune insegna della ristorazione e dellโ€™accoglienza sostenibile e di qualitร . E anche il commensale, il consumatore, in questo progetto fa la sua parte, con la conquista di una consapevolezza: la scelta di consumo genera economie precise, e puรฒ incidere su un territorio o sul tessuto sociale di una cittร . Gli ospiti di Battirame 11, un’estate fa, furono ben 7200.

Gli orti urbani Eta Beta e gli altri fornitori di Battirame 11

Per realizzare i piatti di questa particolare cucina si attinge agli orti urbani coltivati dalla stessa coop sociale Eta Beta. โ€œSono 4 ettari di terreno comunale, intorno al Battirame stessoโ€ spiega Max Poggi. โ€œLa loro produzione viene venduta al Mercato della terra Slow Food di Bologna e direttamente, soddisfacendo cosรฌ il fabbisogno annuale di circa 400/500 famiglie, in piรน rifornisce la cucina estiva del Battirame 11. Inoltreโ€ continua โ€œEta Beta oggi ha un proprio spazio al Cab di Bologna, il mercato ortofrutticolo all’ingrosso, dove oltre a portare la propria produzione recupera quella in esubero del fine settimana e che non potrebbe essere rivenduta il lunedรฌ. Anche a quella diamo nuova vita nella nostra cucinaโ€.

Per il resto, sono poi coinvolti una ventina i piccoli produttori agroalimentari di qualitร , preferibilmente del territorio, selezionati in base al loro grado โ€œdi etica del lavoro e rispetto della terra e delle persone. C’รจ la macelleria Zivieri di Monzuno ad esempio, che segue anche la filiera della cacciagione in selezioneโ€ spiega lo chef Massimiliano Poggi โ€œil pesce รจ solo dell’Adriatico, collaboriamo con coop di pescatori della riviera e con il Consorzio della cozza romagnola quando sarร  la stagione. Ma puntiamo anche sul pesce di acqua dolce: il futuro della sostenibilitร  ittica passerร  da lรฌ. Per il Parmigiano Reggiano ci riforniamo dal caseificio Rosola di Zocca, per gli ortaggi o la frutta particolari che non vengono prodotti qui, ad esempio il topinanbur, dal giovane agricoltore faentino Andrea Savoraniโ€.

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Cosa si mangia da Battirame 11 a Bologna

Il menu รจ fisso e cambia settimanalmente, a curarlo da oggi ci sarร  chef Matteo Poggi, figlio 28enne di Massimiliano, che coordina il progetto. Per partire, questa settimana prevede cipolla arrosto con burro leggero e insalata selvatica, risotto alla parmigiana di melanzane mantecato all’olio extra vergine di oliva e basilico, collo di maiale alla brace, gelato alla crema con fragole nostrane. In collaborazione con il Consorzio Colli Bolognesi รจ stata inoltre redatta una carta dei vini con 9 piccoli produttori selezionati. Nel prezzo del menu di quattro portate รจ compresa una bottiglia scelta dallo staff di Battirame 11, ma si puรฒ variare. Il tutto prende di nuovo posto sulle tavole artistiche realizzate attraverso il lavoro dei laboratori sociali della cooperativa che quotidianamente ricicla vetro, ferro e legno per donargli una nuova vita, comprese alcune suppellettili da cucina che in molti casi hanno fatto il giro d’Europa in alcune sale di ristoranti blasonati.

Insomma, un nuovo modo di fare comunitร  intorno al cibo. Da un lato il no-profit della Cooperativa Sociale Eta Beta, dove si spazia dalla cura delle persone e dei campi a una serie di attivitร  che hanno come primario obiettivo la cura dellโ€™ambiente, attraverso il recupero e la trasformazione di materiali, in particolare il vetro nel cui utilizzo รจ maestro Joan Crous, e che in questo progetto mette a disposizione lo spazio e le persone impegnate in sala. Dallโ€™altro lato l’impresa legata al mondo della ristorazione, quella di Massimiliano Poggi, sempre piรน attento al lato sociale del cibo, supportato nellโ€™accoglienza da Rebecca Cavallari.

Al Battirame 11 puรฒ arrivare allโ€™ora dell’aperitivo e proseguire fino al dopo cena, accolti da tutti i ragazzi a rischio dispersione sociale. Lo chef bolognese รจ convinto che โ€œil cuoco moderno possa, e debba, contribuire ad una crescita condivisa del proprio territorioโ€, questo progetto รจ la carta giocata sul tavolo di questa scommessa.

Battirame 11 โ€“ Bologna – via del Battirame, 11 – 3486566806 –ย  www.ingredienteitalia.it/battirame-11 – prenotazioni: [email protected]ย 

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