Agricoltura

"Fioritura a Castelluccio? Perso il 30% del turismo, ma per le lenticchie c'è ancora speranza". Parlano i produttori

La siccità di giugno ha bloccato la fioritura delle lenticchie a Castelluccio, ma dopo le recenti piogge i coltivatori e i turisti sperano ancora nello spettacolo che contraddistingue la zona

  • 08 Luglio, 2025

Castelluccio di Norcia, piccolo borgo sull’altopiano dei Monti Sibillini, duramente colpito dal terremoto del 2016, è celebre per la spettacolare fioritura delle lenticchie. Ogni estate Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, si tingono di giallo, rosso e viola quando le coltivazioni di lenticchia e le specie spontanee sbocciano, attirando migliaia di visitatori. Per ora l’evento quest’anno non si è ancora verificato.

La colpa è del caldo

«Abbiamo perso il 30 per cento del turismo legato alla fioritura, purtroppo. I fiori sono spuntati, come ogni anno, ma assai più radi e per il caldo estremo ogni varietà è durata pochissimo. La notizia buona però è che le lenticchie sono salve», afferma Gianni Coccia, assessore ai Lavori Pubblici del comune di Norcia, in un’intervista su Repubblica. A causa dell’assenza prolungata di precipitazioni, unita a ondate di caldo record e senza l’acqua necessaria, le specie spontanee, come papaveri e fiordalisi, e i fiori della lenticchia non sono fioriti, cancellando il consueto mosaico cromatico che trasforma l’altopiano.

La speranza per la terza semina

I coltivatori e la Cooperativa Lenticchia IGP di Castelluccio di Norcia confermano la difficoltà della stagione in corso. Sempre su Repubblica, il presidente della Cooperativa, Diego Pignatelli, afferma che le lenticchie hanno resistito al caldo estremo e che l’umido della notte e la rugiada del mattino dovrebbero proteggerle. Lorenzo Caponecchi, della Società Agricola Valor, ci ha spiegato: «Durante il mese di giugno non ha piovuto e c’è stata troppa siccità, cosa insolita visto che siamo vicini ai Monti Sibillini. Il troppo caldo non ha permesso alle prime due semine di fiorire come sempre. Ora però aspettiamo la terza e ultima semina della lenticchia: dovrebbe fiorire, visto che ha piovuto per tre giorni. Per quanto riguarda il turismo, la gente è venuta comunque, anche se c’è stato un calo rispetto all’anno scorso».

Il suo intervento mette in luce sia le difficoltà agronomiche affrontate sia la resilienza del territorio: dopo due semine andate a vuoto, si punta su una terza opportunità, stimolata dalle prime piogge di luglio. Se le condizioni resteranno favorevoli, sarà possibile vedere i colorati altopiani nelle prossime settimane.

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