La truffa della monetina arriva al ristorante: ecco come funziona

Dai parcheggi dei supermercati ai tavoli dei ristoranti: il metodo della monentina colpisce ancora. Nell’ultimo caso di cronaca i ladri hanno ampliato il loro raggio d’azione attivandosi anche tra i tavoli di un’osteria romana. Una tranquilla pausa pranzo in un ristorante del Rione Monti, in via dei Serpenti, si è trasformata in una disavventura per una famiglia di turisti lo scorso 17 luglio. Responsabili del furto una coppia di borseggiatori che, approfittando della distrazione dei clienti, hanno simulato la caduta di una monetina, per poi sfilare con abilità portafogli e altri effetti personali.

I ladri hanno continuato imperterriti fino a quando è intervenuta la Polizia di Stato che li stava inseguendo insospettiti dal loro comportamento. Gli agenti hanno recuperato la refurtiva e l’hanno restituita ai legittimi proprietari, che solo in quel momento hanno compreso di essere stati derubati. I due borseggiatori, entrambi 37enni di origine sudamericana, sono stati arrestati in flagranza.

Zone turistiche a rischio

Un episodio che evidenzia come Rione Monti, così come le zone del centro storico e quelle più frequentate dai turisti, resti un obiettivo privilegiato per i professionisti del borseggio. La tecnica della moneta, spesso utilizzata nei locali affollati, conferma la necessità di tenere alta la guardia anche in situazioni apparentemente innocue. Altri casi simili sono stati segnalati nel week end in diverse chiese romane.

La tecnica della moneta

Si sente parlare di questo modus operandi truffaldino dallo scorso anno, quando sono arrivate nei commissariati le prime denunce da parte di persone sole o anziani vittime di questo metodo tanto semplice quanto ben collaudato. Quando viene attuato nei parcheggi, i ladri agiscono appena la vittima sale in auto: uno dei complici attira l’attenzione segnalando la presenza di alcune monete cadute vicino allo sportello, con la scusa che potrebbero essere state perse proprio da chi si è appena messo alla guida. Nel momento in cui l’automobilista scende per raccogliere il denaro, entra in azione il complice: apre la portiera dal lato passeggero e sottrae la borsa, lasciata incustodita sul sedile. Il tutto avviene in pochi attimi, prima che la vittima si accorga del furto. In molti casi, i malviventi non si accontentano del bottino: utilizzano le carte di credito o bancomat contenute nella borsa per effettuare acquisti o prelievi, approfittando del tempo necessario al proprietario per accorgersi del furto e bloccare i conti.