โIl tonno per noi รจ tutto. ร economia, tradizione, storia. E siamo felici che la nostra Isola, la nostra gente, sia fortemente collegata alla sua pesca, al suo consumo, da secoli.โ Sono queste le parole di Stefano Rombi, sindaco di Carloforte, allโapertura del Girotonno 2023. Lโiniziativa รจ giunta alla 19esima edizione e sin dal 2003 si รจ posta lโobiettivo di comunicare e promuovere il tonno rosso di Carloforte e lโintera Isola. Nasce per unโintuizione dello chef Luigi Pomata che piรน di ventโanni fa fu invitato a partecipare al Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo. Pomata pensรฒ che una manifestazione del genere la si poteva organizzare anche nella sua Isola, a Carloforte, con il tonno come tema centrale. Il sindaco di allora, lungimirante, ci credette e cosรฌ il Girotonno รจ diventata una delle piรน belle manifestazioni gastronomiche regionali.
Tutto si snoda attraverso diverse iniziative che riempiono ben quattro giornate dโinizio giugno. La piรน importante รจ la Tuna Competion, gara internazionale di cucina che vede partecipare sei nazioni diverse. Questโanno era la volta del Giappone che ha schierato lo chef Roberto Okabe, del Messico, Argentina e Portogallo che hanno partecipato con Diana Beltran Casarrubias, Lola Macaroff e Marilia Oliveira. Cโรจ stato poi il Marocco con M. Bark Belmissi e Jawad Sarih e ovviamente lโItalia, che ha messo in campo la coppia dei giovanissimi Simona Bร lia e Federico Durzu. Lโha spuntata lโItalia grazie a un voto altissimo dato dalla giuria popolare e da quella tecnica presieduta da Chiara Maci.
Il patriottismo, vi assicuriamo, stavolta non cโentra. Simona e Federico (lei di SantโAntioco e in procinto di iniziare al ristorante da Achille, lui di Cagliari con alle spalle una bella esperienza da Niko Romito) hanno presentato un piatto non solo buonissimo, ma frutto di un pensiero riguarda la sostenibilitร , lโetica, la tradizione piรน antica (quella dei tonnarotti), senza tralasciare le tecniche di cucina moderne. Testa in cassetta di tonno, questo il nome del piatto. Niente filetti, niente ventresca, ma solo le parti della testa, saporitissime (di solito non considerate, se non dai grandi esperti di pesca) unite in una terrina con frutta secca a dare croccantezza. A completare il piatto un succo di cipolla, una fetta di pane di grano saraceno (la scarpetta era dโobbligo) e delle erbe spontanee raccolte dai giovani nei dintorni della tonnara.
Le giornate sono state intervallate da alcuni grandi cuochi che hanno presentato al pubblico le loro ricette a base di tonno rosso. Ha aperto le danze lo chef carlofortino Secondo Borghero del ristorante โAl tonno di corsaโ con le Conchiglie di grano senatore cappelli al quinto quarto di tonno. Poi alcuni ospiti dโeccezione. Max Mariola, volto noto di Gambero Rosso Channel con il Tonno alla puttanesca, Nicola Rossi, executive chef del Four Seasons di Marrakech, con la Tartare di tonno e hummus, e poi Pietro Parisi e Luca Puddu Buinea in scena con la ricetta Da Tacca Rossa allโIsola Piana. Infine, Stefano De Gregorio, chef resident del Saporie Lab Milano che ha proposto la pasta col tonno e chiusura in grande stile col padrone di casa, Luigi Pomata, e la sua ricetta Porco tonno.
Ma il Girotonno non รจ solo questo. Oltre a concerti, comici sul palco, intrattenimento per bambini e il Tuna Village (uno spazio lungo il porto dove poter assaggiare le prelibatezze locali a base di tonno), la manifestazione offre lโoccasione per parlare della pesca del tonno, della Tonnara di Carloforte (una delle piรน antiche del mediterraneo), di etica e sostenibilitร . โLa storia della Tonnara di Carloforte parte da molto lontanoโ dice Giuliano Greco, imprenditore e titolare della PIAM, tonnara carlofortina, realtร che si occupa del tonno a 360 gradi. โDa sempre, la lavorazione del tonno qui rappresenta un valore inestimabile ed รจ un unicum in tutto il Mediterraneo, perchรฉ la filiera รจ completa. Si parte dalla pesca e si arriva alla vendita del fresco e alle conserve. Pensate che i processi conservieri si attuano sin dal 1600, mentre dal 1900 si รจ passati ai sottoliโ.ย
Negli anni le difficoltร non sono mancate per le tonnare della zona โspecie allโinizio degli anni 2000 quando la taglia dei tonni era scesa drasticamente di peso. Lโazione della comunitร europea e dellโIccat (lโorganismo internazionale per la conservazione della specie) attraverso una regolamentazione della pesca ha dato i suoi frutti, e ora i pesci hanno nuovamente delle pezzature che superano il quintale e possono arrivare anche oltre i 400 chiliโ. Tutto bene, allora? โLe note meno positive arrivano dalle decisioni del Governo sulle quote di pesca. Nel 2011 i limiti imposti arrivano a 120 tonnellate per tutte le tonnare italiane fisse, un numero molto basso se si pensa che nel 2010 la sola tonnara di Carloforte ha pescato tonni per oltre 100 tonnellateโ. Bisogna considerare che una tonnara fissa ha costi di gestione molto alti, โlavora per soli sette mesi lโannoโ. Negli ultimi anni la tonnara di Greco ha dovuto ridurre il personale, โe ha convertito il suo business con la vendita allโestero del tonno fresco, per riuscire a rimanere in vita.โ
Insomma, quella di Carloforte puรฒ essere considerata una pesca sostenibile, che rispetta la vita dei tonni, la riproduzione della specie e il trattamento degli animali; in piรน, il sistema non rischia di abbattere altre specie. Senza dimenticare che si tratta di una risorsa per lโintera comunitร , non solo per i lavoratori della tonnara, oltre a essere un tassello fondamentale per lโeconomia dellโisola. Come dimostra ogni anno Girotonno.
Foto:ย Gianluca Muscas
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