storie

Gustamundo: il progetto di ristorazione e integrazione a Roma

Gustamundo รจ una realtร  di Roma che promuove il cibo come mezzo di integrazione e indipendenza economica attraverso un ristorante multietnico con cuochi migranti e un laboratorio per donne provenienti da contesti difficili.

  • 20 Marzo, 2023


LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI THE BEST IN ROME & LAZIO

Gustamundo, il cibo come mezzo di integrazione

โ€œLavoro a questo progetto da sei anni diciotto ore su ventiquattroโ€. รˆ cosรฌ che Pasquale Compagnone inizia a raccontare la storia di Gustamundo, una realtร  di Roma che promuove il cibo come mezzo di integrazione e indipendenza attraverso un ristorante e unโ€™associazione che si occupa delle esigenze dei ragazzi coinvolti. Parliamo soprattutto di cuochi migranti, le anime alla base del progetto โ€œOgni cena una storiaโ€, che nel tempo si รจ trasformato in un ristorante dalle tante sfaccettature e negli ultimi anni ha visto nascere progetti di reinserimento lavorativo di donne vittime di violenza o detenute agli arresti domiciliari.

Come nasce Gustamundo

โ€œLa mia attivitร  nasce nel 1993 con il ristorante messicano El Puebloโ€ โ€“ racconta Pasquale, parlando del suo primo locale in zona Valle Aurelia a Roma โ€“ โ€œSono andato avanti cosรฌ fino al 2017, quando si รจ liberato il locale a fianco dove abbiamo deciso di fare delle cene di cucina etnica, contattando i centri di accoglienza per sapere se ci fossero dei cuochi disponibili a lavorare. Abbiamo iniziato con serate una tantum e poi, lentamente, conoscendo le esigenze dei ragazzi come per esempio le richieste del permesso di soggiornoโ€ โ€“ dopo due anni in Italia gli stranieri devono ottenere il permesso di soggiorno per rimanere in modo legale, altrimenti diventano clandestini โ€“ โ€œabbiamo iniziato a pensare come strutturare un ristorante multietnico, selezionando cuochi che garantissero una qualitร  medio alta: bisogna anche affrontare la realtร , siamo a Roma e cโ€™รจ molta concorrenza, se non tieni standard alti in sei mesi sei costretto a chiudereโ€. Questo รจ un aspetto molto caro a Pasquale, che spiega che รจ fondamentale ricordarsi che quella portata avanti รจ unโ€™attivitร  commerciale in un settore complesso come quello della ristorazione.

Costruire una cucina multietnica

โ€œOltre al lavoro sulla qualitร , abbiamo fatto una selezione di cuochi di paesi diversi che potessero collaborare insieme, persone con un carattere mite e non litigiosoโ€ โ€“ spiega Pasquale, ricordando alcuni dei problemi riscontrati nella formazione della brigata in cucina โ€“ โ€œIl gruppo funziona se ognuno รจ disposto ad accettare dei compromessi per andare incontro allโ€™altro. Questo รจ stato lโ€™inizio, lentamente abbiamo contrattualizzato le persone che piรน corrispondessero a queste caratteristiche. Fino al lockdown il locale era autonomo, si mangiava tutti insieme intorno alla tavolata, i ragazzi cucinavano e poi venivano fuori per raccontare la propria storiaโ€. Il format iniziale, infatti, si chiamava โ€œOgni cena, una storiaโ€ e prevedeva la partecipazione dei cuochi in sala con i loro racconti alla fine delle cene.

โ€œIl lockdown, ovviamente, ha cambiato le cose, soprattutto a causa del distanziamento. A quel punto abbiamo deciso di unire i due menu: quello del ristorante messicano, che ha finanziato tutto il progetto, e quello di Gustamundo, da cui i clienti possono scegliere indifferentemente nella nostra prima sede a Valle Aureliaโ€. I piatti del menu disegnano un vero e proprio viaggio: si va dal babaganoush siriano alle polpette irachene kubba, dai sambusa somali allo zighini eritreo, dal gombo grille guineano al chicken karahi pakistano, dal govurma azerbaigiano al dopiaza afghano.

Il progetto si allarga: il laboratorio di dolci e la nuova apertura

โ€œLโ€™estate scorsa abbiamo presentato un progetto a UNHCR e INTERSOSโ€ โ€“ che insieme organizzano il bando PartecipAzione, un programma di empowerment e capacity-building per organizzazioni di rifugiati in Italia, giunto alla sua sesta edizione โ€“ โ€œper avviare un laboratorio con dodici donne musulmane di etnie diverse, perchรฉ volevamo coinvolgere anche loro cercando di offrire delle opportunitร  di costruirsi una dimensione lavorativa attraverso la pasticceriaโ€.

Dopo tanti anni di formazione di diverse persone, Pasquale ha iniziato a riflettere sulla possibilitร  di lanciare nella gestione di una nuova attivitร  i cuochi: โ€œAbbiamo capito che era il momento di avviarli verso lโ€™autonomia imprenditorialeโ€ racconta โ€œe abbiamo cercato un locale piccolo, di facile gestione, per tentare nel giro di un paio di anni di lasciare lโ€™azienda a qualcuno di loro che la prendesse direttamente in gestione, riappropriandosi in pieno delle proprie capacitร  gestionali, come accadeva nel loro paeseโ€. Cosรฌ รจ nato il nuovo locale che si trova nella zona della Caffarella: โ€œLโ€™investimento รจ sempre fatto sotto forma personale perchรฉ รจ la mia azienda che finanzia il progetto. Per me lโ€™inclusione avviene attraverso il lavoro e non attraverso lโ€™assistenzialismo e lโ€™obiettivo e le motivazioni per tutti quanti devono essere quelle del lavoroโ€. A differenza del primo locale, che รจ aperto solo a cena, il nuovo indirizzo rimarrร  aperto con orario continuato fin dalla mattina: โ€œPer qualche mese proveremo con questo format per conoscere la zona e farci conoscere, poi a settembre decideremo se lasciare aperto tutta la giornata o limitare al weekend lโ€™apertura diurna. Lโ€™approccio iniziale รจ stato molto positivoโ€. In occasione dellโ€™inaugurazione lo scorso 8 marzo Gustamundo ha anche ricevuto una sorpresa inaspettata, quando il Sindaco Roberto Gualtieri ha varcato le soglie del locale.

Lโ€™associazione che si occupa di assistere i ragazzi

Parallelamente ai progetti di ristorazione, รจ stata aperta lโ€™associazione In Cammino con Gustamundo APS, che si occupa delle esigenze quotidiane dei ragazzi. Questo รจ uno degli aspetti piรน nobili e concreti di questo progetto, capace negli anni di trasformare la vita di tante persone, che mentre diventavano parte di una realtร  lavorativa simile a una famiglia con le sue dinamiche complesse, hanno potuto riabbracciare la loro vera famiglia: โ€œLโ€™associazione รจ lo strumento attraverso cui li assistiamo nei loro bisogni. Un anno fa abbiamo fatto arrivare da Kabul i fratelli della nostra cuoca afghana Parwana. Ci siamo anche occupati del ricongiungimento familiare del cuoco Ilyas, che dopo nove anni puรฒ nuovamente vivere con due figli e abbiamo inoltrato la richiesta per fare arrivare altri due dei suoi cinque figliโ€. Quella di Ilyas รจ una storia travagliata: gestiva un ristorante nel villaggio di Kotli, in Pakistan nella regione del Kashmir, che a causa dellโ€™escalation militare nella zona รจ stato bombardato e distrutto nel 2009; dopo aver perso la moglie si รจ imbarcato nel lungo viaggio verso lโ€™Italia e grazie al lavoro dellโ€™associazione si sta pian piano ricongiungendo con la sua famiglia.

โ€œGrazie allโ€™associazione abbiamo iniziato a costruire una rete di rapporti con altre realtร  del terzo settore come UNHCR, Santโ€™Egidio e Pangea, e abbiamo iniziato inserire in un contesto lavorativo persone con delle sensibilitร  diverse, donne vittime di violenza o detenute agli arresti domiciliari, provenienti da contesti difficili ma non prettamente migrantiโ€. Una novitร  che ha riservato delle sorprese positive a Pasquale: โ€œI mariti delle donne musulmane hanno accettato che le loro mogli avessero unโ€™attivitร  occupazionale indipendente e questo รจ un grande risultato. A settembre due di loro verranno con me a Portoโ€ โ€“ dove si terrร  un incontro allโ€™interno di un progetto Erasmus europeo che coinvolge realtร  simili a Gustamundo โ€“ โ€œe rimarranno a dormire fuori casa per cinque giorni, che non รจ cosa da poco per una famiglia musulmanaโ€.

Gustamundo – Roma – via Macedonia, 57/59 – 366 8976779 – ย www.gustamundo.it

a cura di Maurizio Gaddi

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd