Nuove tecniche

Il latte crudo potrebbe essere più sicuro di quello che pensiamo

L'azienda Tamarack Biotics ha ottenuto dalla Food and Drug Administration americana l'ok alla "pastorizzazione" con raggi ultravioletti. Una piccola rivoluzione

  • 17 Luglio, 2025

Quella approvata poco tempo fa dalla Fda è una novità destinata a rivoluzionare il settore lattiero-caseario. Sfruttando la tecnologia TruActive, un sistema brevettato che adotta raggi ultravioletti, l’azienda californiana Tamarack Biotics ha dimostrato che è possibile eliminare patogeni dannosi, mantenendo intatti nutrienti che la pastorizzazione termica convenzionale tende a distruggere. Un processo che mantiene quindi tutti i nutrienti rendendolo però sicuro per il consumo, soprattutto quando si tratta di bimbi piccoli solitamente molto più sensibili degli adulti ai patogeni potenzialmente presenti nel latte crudo.

Il latte crudo sicuro senza pastorizzazione

Il sistema TruActive utilizza luce ultravioletta direttamente sul latte eliminando i patogeni più pericolosi – come Salmonella, Listeria, E. coli – senza riscaldare il latte oltre i 50?gradi. Ciò consente di preservare enzimi, proteine immunitarie e molecole bioattive, elementi spesso degradati dalla pastorizzazione tradizionale ad alta temperatura. Inoltre, il processo richiede notevolmente meno energia rispetto ai metodi termici. «Il trattamento sicuro del latte non cambiava fondamentalmente da oltre 150 anni. Con TruActive portiamo sicurezza e qualità nel XXI secolo senza rinunciare al valore nutritivo del latte. Il nostro processo UV offre un livello di sicurezza addirittura superiore alla pastorizzazione termica», ha dichiarato il fondatore di Tamarack Biotics, Bob Comstock. Non si tratta, quindi, del solito metodo pastorizzante, ma di un trattamento leggero che preserva gusto e cremosità del latte crudo, richiesti da un numero crescente di consumatori che apprezzano cibi poco processati.

Verso lo sviluppo di nuovi prodotti

La valutazione FDA che accredita TruActive a tutti gli effetti come un metodo di pastorizzazione, apre la porta all’utilizzo del latte trattato con luce UV in polveri e ingredienti lattiero-caseari, quali concentrati di proteine del siero e del latte, così come composti immunologici come la lattoferrina. Ulteriori sviluppi sono già in corso, con test su formaggi, yogurt, kefir e colostro. Un percorso che punta a portare il latte crudo trattato con UV ai primi passi commerciali entro il 2027.

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