Se le Crete Senesi, cosรฌ come la Val DโOrcia e tutto il Chianti Classico, fanno della provincia di Siena una delle mete paesaggistiche piรน amate al mondo, e altresรฌ vero che molto spesso ci si ferma ad una narrazione di โcucina toscanaโ in termine generico. Invece da queste parti cโรจ un vero e proprio ecosistema gastronomico da scoprire, magari raggiungendo direttamente i produttori in bici, in treno o a piedi.
Queste colline che sanno alternare il mare di verde della bella stagione allโoro dei primi caldi, traggono il loro nome dall’argilla detta โmattaioneโ (mista a salgemma e gesso, e composta da sedimenti del mare del Pliocene che copriva l’area tra 2,5 e 4,5 milioni di anni fa, che conferisce il caratteristico colore grigio-azzurro). Qui nei territori comunali di Asciano, Buonconvento, Montalcino esiste un mondo fatto di colline dolci contornate di querce e cipressi solitari, che accolgono in perfetta armonia con lโambiente circostante il passaggio umano, fatto di poderi e abbazie, come ad esempio quella di Oliveto Maggiore, fondata per iniziativa di San Bernardo Tolomei, nel XIV secolo, e a tuttโoggi tra le piรน rappresentative della zona.
Questa campagna fertile ha saputo per secoli diventare fonte di ricchezza, e quindi di sperimentazione per i piaceri della tavola. ร ad esempio qui che si cominciano ad allevare le magnifiche Chianine, animali poderosi storicamente votate al lavoro nei campi, e oggi fonte per uno dei piatti piรน iconici dellโintera regione, la bistecca. Questo bovino, presente qui da piรน di 2000 anni (il primo a parlarne fu Plinio il Vecchio) รจ parte della vita del senese non solo per il suo ruolo di animale da lavoro e da macellazione, ma รจ addirittura coinvolto in quel rito quasi sacro che รจ da queste parti il Palio di Siena, durante in quale nella Passeggiata storica (il corteo storico che precede la corsa del Palio), sono proprio quattro buoi di razza Chianina a trainare il Carroccio sul quale รจ issato il drappo che sarร dato in premio alla contrada vincitrice. Nonostante la carne di Chianina sia molto apprezzata e forse inflazionata, resta comunque legata al territorio grazie alla sua natura: questa razza โ fortunatamente – non si adatta bene ai sistemi di allevamento intensivi.
Nel cuore delle Crete, a fianco del territorio lunare che si caratterizza per il susseguirsi di biancane e calanchi conosciuto fin dal Medioevo come Deserto di Accona, sorge il borgo di Asciano. Nonostante questo comune conti poco meno di 7mila abitanti รจ da secoli un terreno di sperimentazione e di piaceri della tavola, come ci racconta la giornalista Paola Mencarelli, che proprio qui รจ nata รจ cresciuta: โInnanzi tutto questa zona andrebbe conosciuta per i prodotti che escono dai forni, specie il Forno delle Crete, come ad esempio il celebre Panpepato, oppure il โpan coi santiโ che si preparava per Ognissanti, a base di farina di frumento, strutto di maiale, olio, dolcificato con miele e aromatizzato con pepe nero, e nel cui impasto vengono infine amalgamate noci e uvetta rinvenuta nel vinsanto. Ma anche i Cavalucci dallโimpasto molto consistente aromatizzato con spezie e arricchito di noci, o i celebri Ricciarelli a base di mandorle, zucchero e albume d’uovoโ.
Foto di www.visitcretesenesi.com
Se in tutto il senese a farla da padrone sono i pici, qui si trova anche unโaltra tipologia di pasta da scoprire, ovvero la Pastasciano, protetta addirittura da un consorzio: โPastasciano e? una pasta di grani antichi selezionati โCappelliโ, coltivati in unโaerea delle Crete Senesi che comprende lโintero territorio del comune di Asciano, zona da sempre vocata per lโeccellenza della qualita? del grano duroโ, racconta Mencarelli, โLa selezione dei grani viene coltivata dai soci del Consorzio nel rispetto di un rigoroso disciplinare, per far si? che la pasta prodotta garantisca al consumatore, sicurezza del prodotto, unโalta qualita? nutrizionale e ricchezza di saporeโ.
Da queste parti inoltre nascono gli ottimi Pecorini delle Crete Senesi, come quelli del Caseificio La Fonte di Torre a Castello, e cโรจ spazio anche per la verdura, come ad esempio il tipico Carciofo di Chiusure, autoctono di queste parti fin dal โ600, anno in cui ne troviamo traccia nel racconto di un anonimo viaggiatore, e a cui ogni anno viene dedicata una sagra. Questa terra, poi, รจ conosciuta per la produzione di unโaltra eccellenza italiana, ovvero il tartufo bianco delle Crete Senesi, al quale cโรจ addirittura un museo dedicato presso il centro storico di San Giovanni d’Asso.
Nonostante siamo circondati dalle DOC piรน celebri di Toscana, ovvero il Chianti Classico e il Brunello, queste colline lunari non sono particolarmente dedicate alle vigne. Ma ovviamente ci si puรฒ sbizzarrire provando tutte le bottiglie di grandi rossi a km 0 che la provincia di Siena sa offrire. Cโรจ perรฒ una chicca che in pochi sanno, ovvero che da queste parti esiste la tradizione di un vino fortificato chiamato Vin Pepato, studiato appositamente per sposarsi con i dolci tipici, che viene prodotto come una volta dalla Farmacia de Munari, storico esercizio di Asciano.
a cura di Federico Silvio Bellanca
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