Alimentazione

Mangiare cibi freschi raddoppia la perdita di peso, dice uno studio inglese

Utilizzando cibi freschi si perde il doppio di peso che non mangiando alimenti industriali e ultraprocessati

  • 07 Agosto, 2025

Una nuova indagine scientifica, pubblicata su Nature Medicine e raccontata da Alice Callahan sul New York Times, aggiunge un tassello importante al dibattito sullโ€™impatto degli alimenti ultra-lavorati sulla salute e sul peso corporeo. La ricerca, condotta su un campione di adulti in sovrappeso o obesi, dimostra che ridurre al minimo il consumo di prodotti industriali molto trasformati โ€” anche quelli considerati โ€œsaniโ€ โ€” puรฒ raddoppiare la perdita di peso rispetto a un regime alimentare che li include.

Lo studio piรน lungo e ampio nel suo genere

Si tratta del piรน esteso e duraturo trial clinico mai realizzato su questo tema. I partecipanti, messi a confronto con due diversi tipi di dieta, hanno perso circa il doppio del peso quando i loro pasti erano composti soprattutto da alimenti freschi o poco trasformati โ€” come pasta preparata da zero, pollo, frutta e verdura โ€” rispetto a quando seguivano menu a base di alimenti industriali ma โ€œa normaโ€ dal punto di vista nutrizionale, come cereali integrali confezionati, lasagne surgelate o frullati proteici.

Negli Stati Uniti, gli alimenti ultra-lavorati costituiscono circa il 70% dellโ€™offerta alimentare. Le autoritร  sanitarie hanno piรน volte segnalato i rischi di un consumo eccessivo: il segretario alla Sanitร  Robert F. Kennedy Jr. li ha persino definiti ยซun avvelenamento di massaยป, indicando in essi uno dei principali fattori dellโ€™epidemia di obesitร  e di malattie croniche.

Un disegno sperimentale rigoroso

Il gruppo di ricerca guidato da Samuel Dicken, dellโ€™University College di Londra, ha arruolato 55 volontari, perlopiรน donne tra i 20 e i 60 anni, tutti con indice di massa corporea nella fascia di sovrappeso o obesitร . Prima dellโ€™inizio, due terzi delle loro calorie giornaliere provenivano da cibi ultra-lavorati, in linea con le abitudini prevalenti nel Regno Unito.

I ricercatori hanno progettato due diete rispettose delle linee guida britanniche: una con alimenti freschi o minimamente trasformati (come yogurt bianco, avena preparata durante la notte, sughi e piatti cucinati artigianalmente) e lโ€™altra con prodotti industriali considerati salutari (latte vegetale, yogurt aromatizzati, piatti pronti integrali). Ogni partecipante ha seguito entrambe le diete per due mesi ciascuna, con un mese di pausa alimentare โ€œliberaโ€ tra le due fasi, in un disegno crossover che permette di osservare lโ€™effetto di ogni regime sulla stessa persona.

Risultati: meno peso e piรน grasso perso

Il responso รจ stato chiaro: con la dieta โ€œfrescaโ€ la perdita media รจ stata di 4 kg in due mesi, contro i 2 kg registrati con la dieta โ€œindustrialeโ€. La riduzione del grasso corporeo รจ stata anchโ€™essa piรน che doppia. Proiettando questi dati su un anno, i ricercatori hanno stimato un calo potenziale del 9-13% del peso con la dieta minimamente trasformata, contro il 4-5% dellโ€™altra.

Perchรฉ accade?

Gli alimenti poco lavorati hanno in genere una densitร  calorica piรน bassa: a paritร  di volume o di โ€œbocconiโ€ forniscono meno calorie. Inoltre, la loro consistenza richiede piรน masticazione, rallentando il ritmo del pasto e facilitando il senso di sazietร . I partecipanti hanno riferito anche un miglior controllo delle voglie e del senso di fame, un aspetto cruciale per mantenere la perdita di peso nel tempo.

Kevin Hall, scienziato della nutrizione e coautore, sottolinea che persino la dieta ultra-lavorata usata nello studio, pur essendo piรน sana di quella abituale dei partecipanti, non ha raggiunto gli stessi benefici. Lโ€™ipotesi di Filippa Juul, epidemiologa nutrizionale alla SUNY Downstate, รจ che una dieta basata su cibi minimamente trasformati possa โ€œresettareโ€ il desiderio di cibo, riducendo il continuo stimolo a mangiare.

Limiti e prospettive

Gli studiosi avvertono che la durata di due mesi non basta per trarre conclusioni definitive sul lungo periodo: servirebbero studi di almeno un anno per valutare la stabilitร  dei risultati. Inoltre, la prevalenza di donne nel campione limita lโ€™estensione delle conclusioni a uomini e bambini.

Nonostante ciรฒ, la ricerca si aggiunge a un crescente corpo di prove che collegano il consumo frequente di cibi ultra-lavorati a maggiori difficoltร  nel mantenere un peso sano. La sfida resta nella praticitร : questi prodotti sono diffusi, convenienti ed economici. Per la dottoressa Juul, la chiave รจ preferire alimenti con ingredienti semplici e riconoscibili, mentre lโ€™industria dovrebbe puntare su opzioni fresche e minimamente lavorate che siano ugualmente accessibili e appetibili.

Come ricorda la nutrizionista Brenda Davy, non รจ necessario bandire del tutto gli alimenti industriali: cucinare a casa, puntare su frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali resta una delle strategie piรน efficaci per la salute.

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