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New York

Massara chiude per un incendio: lo chef Secchi riparte con un pop up

A un anno dall’apertura, un incendio costringe alla chiusura il secondo ristorante di Stefano Secchi. Ma il progetto non si ferma: prende forma un pop up temporaneo con nuovi piatti e uno sguardo all’estate

  • 24 Giugno, 2025

C’è stato uno spaventoso incendio al 913 di Broadway, all’angolo con la East 20th Street, nello stabile che ospita Massara, il ristorante dello chef Stefano Secchi e il suo socio David Switzer, aperto appena un anno fa e oggi chiuso per i danni provocati delle fiamme. Inaugurato a giugno 2024 a pochi metri dalla trattoria emiliana Redzôra, il primo locale della coppia che Massara bissava per quell’atmosfera rustico chic ma non per dimensioni (aveva quasi il doppio dei posti) e stile di cucina, declinando stavolta i sapori campani e più in generale del sud Italia, ispirati ai ricordi delle estati dello chef, e infatti l’insegna fa riferimento a un termine campano che potrebbe tradursi con matriarca. Griglia per bruschette, Wagyu, rombo o polpo alla griglia, forno per pizze pensate per un percorso di degustazione, primi piatti dai nomi evocativi (come Bottura insegna), come lo spaghetto freddo con gamberi rossi crudi e mandorle “If Pasta Fredda was Eaten in Amalfi”. Tutto questo è andato in fumo per cause ancora da stabilire, come ancora sono incerti i tempi necessari per ristrutturare i locali e rimettere in moto la macchina, ma si presume che passeranno diversi mesi.

Il pop up Massara on Park

Niente paura, però, perché Massara ha già trovato un nuovo spazio temporaneo, nei locali di Time and Tide, primo progetto solista del vincitore di Top Chef Danny Garcia e il primo ristorante aperto dal Kent Hospitality Group dopo l’improvvisa e prematura scomparsa del suo fondatore omonimo, lo scorso anno. Un’apertura molto attesa, avvenuta nell’autunno del 2024 che però non è mai decollata come avrebbe dovuto, tant’è che all’ispirazione marina – legata ai ricordi estivi di Kent nella casa di sua nonna a Sag Harbor e alle estati di Garcia a Fire Island – si sono presto aggiunti piatti più internazionali. Ora l’annuncio della chiusura per rimodulare il progetto e ripartire in futuro con un nuovo format, nel frattempo nei locali al 48 E. 26th Street, a Park Avenue South, si è trasferito Massara, con un pop up chiamato Massara on Park (già operativo e prenotatile via Resy), che unisce ai classici dell’insegna anche altre proposte, con un’attenzione particolare al crudo per l’estate.

Chi è Stefano Secchi

Secchi, nato e cresciuto a Dallas ma di origini sarde, si è convertito al culto della pasta fresca a Modena, tra l’Hosteria Giusti e la Francescana, non prima di un passaggio alla corte della regina della cucina italiana negli Usa, Lidia Bastianich, la cui storia è raccontata da un bellissimo libro autobiografico. Attraverso queste esperienze ha recuperato le sue radici italiane, poi elaborate nell’osteria emiliana Redzôra, che si inserisce nel filone dei pasta bar di qualità. In poco tempo ha convinto pubblico e critica, conquistando i favori del temuto (ex) critico del New York Times, Pete Wells (che gli assegnava tre stelle piene) sin dai primi mesi di attività, nel 2019, poco prima dell’inizio della pandemia. Alla quale ha reagito rimboccandosi le maniche, ripensando menu e approccio tra delivery e dehors anche sottozero, per poi conquistare anche la sua prima stella Michelin. Secchi è dunque uno che ha già dimostrato la sua resilienza nel periodo più difficile della ristorazione, e oggi conferma la sua capacità di non lasciarsi abbattere.

 

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