Panettone tutto l’anno. Se ne parla da diversi anni, almeno dieci se non di più. La dolce macchina produttiva (di quello industriale) e della comunicazione comincia già in estate, quando si sta al mare sotto l’ombrellone sorseggiando una bevanda fresca o gustando un ghiacciolo. Iginio Massari, il Maestro internazionale della pasticceria, uno dei più talentuosi interpreti del panettone artigianale contemporaneo (il suo panettone è sempre al top, sul podio nelle classifiche di settore), è fautore della destagionalizzazione del più famoso dolce italiano.
«Può essere mangiato tutto l’anno purché sia buono e fatto bene» spiega il pasticciere bresciano che nel 1993 ha fondato l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e circa 50 anni fa, insieme ad Achille Zoia, ha rivoluzionato il panettone mettendo a punto la ricetta: forma di alto cilindro cupolato, impasto superlievitato, profusione di ingredienti con doppio burro e doppio zucchero.
Un superdolce buono per tutto l’anno e per ogni occasione, che dal 2018 Iginio Massari insegna in masterclass, grazie a una partnership con il Molino Dallagiovanna, il progetto Meet Massari R-evolution per promuovere il panettone e altre specialità dolciarie italiane nel mondo: a Barcellona, Tokyo, Milano, Parigi, Londra, tanto per citare alcune tappe del tour. Le prossime: Las Vegas (il 16 settembre), poi Napoli (il 27 ottobre). Massari insegna a produrlo – gestione del lievito madre, tempi di lievitazione, uso del forno al meglio, ovvero temperatura e durata di cottura – ma anche ad assaggiarlo. A fine corso una pallina di lievito madre prodotta dal Maestro per ciascun partecipante.
C’è chi invece il panettone preferisce mangiarlo nella sua stagione, tra la Vigilia di Natale l’Epifania. Un rito da rispettare, una laica religione della tradizione, dei sensi e della memoria. Un momento sentimentale, di viscere che richiedono questo dolce meraviglioso in quel magico periodo dell’anno. Lo dice Gabriele Bonci, il famoso pizzaiolo romano titolare del mitico Pizzarium e di un panificio che porta il proprio nome a Trionfale, volto di programmi televisivi (uno su tutti: Pizza Hero), autore di libri sulla pizza e produttore di grandi lievitati fuoriclasse.
«Fuori dall’Italia possono fare quello che vogliono, in Italia il panettone va fatto a Natale, punto e basta – è il commento di Gabriele, prossimo a entrare nella gdo con il progetto La Mia Teglia – . Aspetto tutto l’anno per mangiarlo, e lo mangio con il cuore: è una preghiera. Averlo disponibile tutti e dodici i mesi è come fare l’albero di Natale a Ferragosto. Ed è un pericolo: significa perdere la bellissima sensazione di questa festa. Il panettone lo devi aspettare, e quando arriva lo celebri». Un’opinione che ci sentiamo di condividere.
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