A conquistare il primo posto nella classifica The World’s 50 Best Restaurants 2025 è stato Maido di Mitsuharu “Micha” Tsumura, a Lima. Un ristorante che incarna pienamente l’anima della cucina nikkei, incontro tra tradizione giapponese e ingredienti latinoamericani, nato da una lunga storia di migrazioni e mescolanze. Il suo successo non è soltanto un trionfo personale, ma il segno di una tendenza più profonda: il riconoscimento internazionale di un Perù gastronomico che ha fatto della contaminazione un principio fondante. In un mondo che fatica ancora ad accettare l’ibridazione come risorsa, il Perù si offre come esempio luminoso di armonia tra culture. Non solo nei suoi paesaggi e nelle sue lingue, ma anche – e forse soprattutto – nella sua cucina.
Qui la mescolanza non è mai stata una concessione, ma un destino: la storia ha stratificato identità e saperi, il territorio ha moltiplicato gli ingredienti, la creatività delle persone ha fatto il resto. Così, ogni piatto diventa racconto, incontro, resistenza. Con questo nuovo e significativo posizionamento sulla scena gastronomica mondiale, il Perù testimonia che dove c’è intreccio – se valorizzato – c’è bellezza.
Dotato di una biodiversità tra le più straordinarie al mondo, il Perù può contare su una varietà di materie prime che spaziano dai frutti esotici della selva amazzonica, alla ricchezza del Pacifico – uno dei mari più pescosi del pianeta grazie alla corrente di Humboldt – fino all’incredibile abbondanza di prodotti nativi della Sierra andina: mais, papas, quinoa, amaranto… Una tavolozza di sapori e consistenze che alimenta le cucine regionali della Costa, della Sierra e della Selva, rendendole uniche e irripetibili.
Il patrimonio gastronomico peruviano è anche il risultato di una storia millenaria: dalle civiltà Moche, Nazca, Huari fino al Tahuantinsuyo, l’impero Inca che dominava gran parte del Sud America. Cusco, capitale e centro simbolico del mondo, era il cuore di una cultura che ha lasciato in eredità pratiche agricole, tecniche di conservazione e rituali legati al cibo ancora oggi fondamentali.
Con l’arrivo dei conquistadores spagnoli nel 1532 si avvia quel lungo processo di mestizaje che ha trasformato il Perù in uno dei Paesi con il maggior numero di contaminazioni culturali. Alla base indigena si sono sovrapposte influenze europee (spagnole, italiane), africane (con l’arrivo degli schiavi e la nascita di una cultura afro-peruviana) e asiatiche: dai cinesi con la cucina Chifa, ai giapponesi con la raffinata scuola Nikkei. La cocina peruana, per come la conosciamo oggi, è il frutto di tutte queste stratificazioni.
Consapevole del valore di questo immenso patrimonio, il governo peruviano – primo in America Latina – ha intrapreso un ambizioso progetto di valorizzazione gastronomica. Ispirandosi al modello spagnolo, ha legato cibo e turismo, puntando sulla formazione degli chef, sugli scambi internazionali e su una comunicazione capace di parlare al mondo. Il progetto Perù Mucho Gusto è oggi uno dei motori principali del successo globale della cucina peruviana, presente nei grandi congressi di settore e sulle tavole di ristoranti d’eccellenza.
Il 2 luglio Torino ospiterà una giornata interamente dedicata alla cucina peruviana. Il Consolato Generale del Perù presenta la Settimana Rosso Bianca della Gastronomia Peruviana, che prenderà il via nella sala delle Colonne di Palazzo Civico. Un’occasione per celebrare i sapori del Paese andino – dalla frutta tropicale al cacao, dal caffè al vino – e per incontrare chi, in Italia, porta avanti con orgoglio questa cultura: chef, ristoratori, scrittori, cuochi di casa.
Tra gli ospiti, la scrittrice italo-peruviana Gloria Carpinelli e i rappresentanti di alcuni tra i più interessanti ristoranti peruviani attivi in Italia: Uchu & Cachi, El Mochica, La Rustica e Lounge Bar Lamac Road. Il programma si concluderà con un brindisi simbolico a base di Pisco d’onore, emblema della convivialità e dell’identità nazionale peruviana.
Niente da mostrare
ResetNo results available
ResetNo results available
Reset© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati