Puoi visitare i migliori ristoranti dโItalia del mondo. Puoi conoscere a menadito la poetica di Niko Romito e lโavanguardia di Norbert Niederkofler, dare del tu a Massimo Bottura e passeggiare per lโorto di Enrico e aver provato quindici dei primi cinquanta ristoranti del mondo. Ma tu, critico gastronomico, avrai sempre e solo una domanda che ti sentirai rivolgere da amici e colleghi, la madre di tutte le richieste: conosci un buon ristorante di pesce?
Il ristorante di pesce รจ il totem di chi vuole concedersi un momento speciale, utopia da commedia allโitaliana, santuario del nostro immaginario gastronomico figlio del boom economico e del momento in cui, in qualche momento nel nostro passato, spender soldi per mangiare fuori รจ diventato lusso accessibile nel bilancio delle nostre vite. Anche se la situazione sta cambiando inesorabilmente.
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Il ristorante di pesce รจ al secondo posto nella classifica dei piรน immarcescibili miti della ristorazione italiana. Battuto solo da unโaltra categoria: il ristorante di pesce nelle localitร di mare.
Milioni di italiani affrontano stoici la domenica file fantozziane sulle strade per le spiagge con il sogno di mangiare uno spaghetto allo scoglio, un crudo, unโostrichetta, una grigliata mista, convinti che โil pesce migliore si mangia al mare, e dove sennรฒ?โ. Altri milioni di italiani inscenano ogni agosto una diaspora della cittร per affollare localitร tirreniche, adriatiche o ioniche mettendo nella propria wish list, bene in evidenza, farsi spanzate di totanetti e trigliette (chissร perchรฉ diminutivi e vezzeggiativi albergano spesso nella lingua degli amanti della cucina di pesce. Forse perchรฉ dร un senso di confidenza con la materia) nel migliore ristorante di pesce della zona, consigliato loro da un amico del ramo oppure scovato al termine di attente esplorazioni, โperchรฉ io il locale che ha il pesce buono lo riconosco al voloโ.
Foto di Sonia Ricci
Ma รจ vero che il pesce migliore si trova al mare? Dโestate, poi? Non sarร che si tratta di un falso mito, di un abbaglio da solleone? Naturalmente il pesce si trova al mare, e molte localitร turistiche dispongono di flotte di pescherecci che di notte escono a fare incetta di quello che lo stesso mare ha da offrire, ma nella bella stagione i mari non sono necessariamente piรน pescosi, anzi gli chef di solito prediligono lavorare con i frutti del mare dโinverno (con buona pace di Enrico Ruggeri).
Dโestate ci sono solo meno giorni di mare mosso e di maltempo e quindi i pescherecci possono uscire con maggiore frequenza, ma non รจ detto che il bottino nelle reti sia poi maggiore. E in ogni caso il pescato del giorno, ammesso che vada a rifornire i ristoranti della zona โ non sempre รจ cosรฌ โ, dovrร accontentare una richiesta molto maggiore da parte della clientela. Per questo i ristoratori ultimi nella catena alimentare della zona finiranno per proporre alla clientela materia prima non fresca, surgelata o conservata in qualche modo, a volte scadente.
ยซNon รจ detto che tu in Sardegna dโestate possa mangiare il migliore calamaro che esista โ ci dice Gianfranco Pascucci, chef del Porticciolo di Fiumicino e tra i massimi esponenti della cucina di mare in Italia โ Anzi, รจ probabile che tu possa mangiare il peggiore calamaro che esistaยป.
In realtร ci sono alcuni accorgimenti che diminuiscono il rischio che il tanto agognato pranzo di mare si trasformi in una โsรฒlaโ epocale. La prima รจ conoscere che cosa il mare e la stagione possano dare in quel momento dellโanno. E poi cercare di capire che cosa i pescherecci locali abbiano portato a casa la notte appena trascorsa. Se hanno preso del pesce spada, perchรฉ pretendere di mangiare dei calamari freschi?
Conoscere il mercato, le stagioni e il territorio (la laguna รจ molto differente dal mare della Sardegna, la Sicilia non avrร mai gli stessi pesci dellโalto Tirreno, le spigole e le orate sono meglio dโinverno) e cercare di mangiare quello che il mare ha da offrire quel giorno sono idee in fondo semplici, quasi banali, ma che molti clienti rifiutano di applicare, preferendo inseguire i propri desideri invernali. Che ruotano di solito sempre attorno alle stesse specie.
ยซIl problema โ ci spiega Moreno Cedroni della Madonnina del Pescatore, del Clandestino e di Anikรฒ a Senigallia โ รจ che tutti vogliono mangiare sempre gli scampi. E visto che di scampi ce ne sono pochi e il mercato del pesce funziona come unโasta, chi piรน paga ottiene, non tutti possono avere lo scampo frescoยป.
Non si potrebbe educare o quanto meno orientare il cliente verso i pesci disponibili e freschi? ยซCerto, noi possiamo consigliare il cliente, cercare di convincerlo a mangiare un altro pesce che sia locale pescato nella notte. Ma esiste quel fenomeno che io chiamo despinalizzazione. Nessuno vuole piรน mangiare i pesci con le spine e questa รจ la cosa piรน sbagliata del mondo. Le spine dร nno fastidio, sono considerate pericolose. Io sono cresciuto mangiando pesciolini con le spine, oggi molte mamme li evitano, hanno paura che il figlio si strozziยป. E crescono generazioni di clienti abituati a sognare solo pesci o frutti di mare senza ostacoli o rischi. Come i calamari gli scampi, i gamberi.
Chef e titolare del Tino e del Bistrot 4112 a Fiumicino, Daniele Usai cerca di variare il menu a seconda del mercato e rifiuta certi ingredienti cult: ยซIo i calamari non li lavoro, preferisco i totani, che sono piรน disponibili e anche meno costosi. Al polpo verace preferisco la polpessa. Certo, poi ci sono pesci nobili che voglio comunque proporre e che compro anche se costano molto. In ogni caso lavorare cosรฌ vuol dire impegnarsi e molto nella comunicazione: io per esempio non metto quasi mai in carta la specifica della razza. Indico la ricetta e ogni sera racconto quello che ho, il dentice o lโorata. E comunque alla fine i miei clienti lo sanno: mangiano quello che dico ioยป.
Lโaltro accorgimento รจ quello di rivolgersi ai ristoranti di mare storici, quelli che non sono aperti soltanto per la stagione estiva ma dร nno continuitร al loro lavoro. Piรน probabilmente costoro avranno interesse a tutelare la loro reputazione e vanteranno rapporti di fiducia con i pescatori o con i pescivendoli riuscendo cosรฌ a rifornire la propria โcambusaโ di una materia prima migliore rispetto ai ristoratori improvvisati, che aprono due mesi solo per sbigliettare al massimo e dopo chi si รจ visto si รจ visto.
ยซLa differenza alla fine la fa il ristoratore โ ci dice Jacopo Ticchi di Lucio a Rimini, noto per la sua ricerca sulla maturazione del pesce โ Nelle localitร di mare in teoria il pesce dovrebbe essere di maggiore qualitร , se fosse davvero quello di quel mare. Poi dire che tutti i ristoratori di una certa localitร utilizzano il pesce di quel mare รจ impossibile. Chiaro che dโestate la richiesta รจ molto piรน alta e cambiano i prezzi e la qualitร . E ognuno si rifornisce come puรฒยป. Importante anche, come fa notare Usai, che ยซi ristoranti si affidino a professionisti che garantiscano ad esempio una corretta catena del freddo. Se manca questo รจ facile che in tavola arrivi del pesce con dei problemi. Comunque chi lavora bene dโestate รจ colui che lavora bene dodici mesi lโannoยป.
E poi c’รจ il cosiddetto fermo pesca, quel periodo dellโanno in cui lโattivitร dei pescherecci in certe aree e periodi dellโanno per tutelare la riproduzione e la crescita dei pesci. ยซIn Adriatico cade sempre ad agosto โ dice Cedroni – e il primo anno fu un disastro. Poi le cose sono andate meglio anche perchรฉ ora ci sono tre zone che si alternano e quindi alla fine qualcosa si trova sempre. Ma รจ chiaro che se ti propongo una triglietta fritta nel momento di fermo pesca vuol dire che arriva da unโaltra regione e che quindi non รจ stata pescata nella notteยป. Il fermo pesca รจ un tema anche per Ticchi: ยซCโรจ chi come me cambia menu, io durante il fermo pesca mi dedico alla carne, e chi invece prende il pesce chissร doveยป.
La terza regola รจ semplice: pagare. Il ristoratore che sarร riuscito ad aggiudicarsi la partita di pesce migliore probabilmente avrร sborsato una cifra consistente. E il cliente dovrร essere disposto a spendere il giusto per premiare questo investimento. ยซIl denaro comanda tutto. Non posso pretendere di pagare 400 grammi di scampi a 12 euroโฆยป, commenta amaro Pascucci.
Naturalmente la vicinanza dei mercati ittici puรฒ aiutare a reperire materia prima di alto livello. In Italia ci sono molte piazze importanti, da Chioggia a Mazara del Vallo, da Ancona a Molfetta, da Livorno a Rimini, ciascuno specializzato sulle specie della zona. Per dire, a Mazara si rivolgono quelli che vogliono il gambero rosso giustamente celebre. Ma naturalmente la logica รจ puramente commerciale, per cui spesso la materia prima migliore finisce ai ristoranti di lusso, disposti a pagare di piรน per il pesce buono.
Oppure finisce semplicemente a Milano, la capitale gastronomica italiana, che ha tante bocche gourmet da sfamare e i soldi per sgominare la concorrenza. Non รจ un caso che da sempre si dica che a Milano si trova il migliore pesce italiano malgrado sia a circa duecento chilometri dalla spiaggia piรน vicina. ยซร un luogo comune anche quello โ dice Cedroni โ ma per molti versi corrisponde a veritร ยป. In questo caso vale il principio per cui una buona logistica conta di piรน della salsedine. Il mercato ittico di Milano รจ una struttura allโingrosso ed รจ il principale hub di distribuzione del pesce fresco e congelato dellโintero Nord; riceve ogni notte la migliore materia prima da tutti i mari italiani, che arriva su gomma o per via aerea (e infatti รจ in via Lombroso, in una zona strategica della cittร , vicina alle autostrade e allโaeroporto di Milano) e consente la fornitura rapida dei migliori ristoranti della cittร , compresi molti giapponesi.
Insomma, se volete mangiare del pesce fresco, con le pinne, i fucili e gli occhiali dirigete la vostra auto verso il mare di Milano. Tร aaac!
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