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Il cibo è politica

La Procura di Napoli archivia le accuse di antisemitismo per la ristoratrice accusata da due turisti israeliani

Non c'èera nessun intento antisemita né razzista nelle parole della ristoratrice napoletana accusata da due turisti israeliani di essere "amica dei terroristi di Hamas". Lo ha deciso la Procura

  • 09 Maggio, 2025

Si è risolta in tempo record la vicenda dell’accusa di antisemitismo per Nives Monda, la titolare della Taverna Santa Chiara di Napoli denunciata da una coppia di turisti israeliani dopo una discussione sulle vicende relative alla guerra di Israele contro Gaza. La Procura della Repubblica ha archiviato. La notizia, uscita sul Corriere del Mezzogiorno e sul Mattino e rilanciata su alcuni social, ha suscitato commenti positivi da parte di chi aveva seguito online la querelle. In realtà fin da subito le prese di posizione sino state in maggioranza favorevoli alla ristoratrice. Ora c’è anche la pronuncia della magistratura. resta da vedere come andrà invece a finire la “controquerela” presentata a sua volta di Nives Monda contro la turista: anche perché la vicenda le ha creato non pochi problemi.

Taverna Santa Chiara a Napoli. In apertura la titolare Nives Monda. Qui sotto i due turisti che l’hanno accusata

L’archiviazione della Procura

“Nelle pagine dell’esposto denuncia presentato da Gilli e Raul Moses ai carabinieri non ci sarebbero, secondo il pm Parascandalo che l’ha esaminata, estremi di reato”. scrive il quotidiano partenopeo. Ma nel video girato da Gilli e Raul Moses – i due turisti – ed analizzato sia dai Carabinieri che dalla pm Enrica Parascandolo, ci sono forti accude e offese: quelle lanciate dalla donna israeliana contro la ristoratrice definita “amica dei terroristi”. Anche su questo la parola rimane ai giudici.

Un atto di provocazione mirato?

Del resto, era stata già segnalata l’attività della coppia di turisti anche in altre piazze d’Italia, come a Bari durante la manifestazione delle “Donne in nero” in solidarietà della Palestina martoriata. “È passata anche da Bari e durante il nostro #donneinnerobari il 26 aprile si è fermata davanti a noi e iniziato a provocare apostrofandoci con offese e parolacce. Ci ha chiamate terroriste e amiche di Hamas”, hanno denunciato le attiviste pugliesi sulla loro pagina Facebook. “Noi – si legge su quel post – abbiamo mantenuto il silenzio ma non è servito a fermarla. Lo schema è lo stesso: lei provoca e il marito riprende col telefono”. Anche questo potrà essere valutato dalla Procura di Napoli per capire se non ci sia stato un reato, invece, da parte della coppia di turisti nei confronti di Nives Monda.

 

 

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