Alimentazione

Matteo Renzi: “A Palazzo Chigi mangiavo quattro etti di pasta burro e parmigiano. Ma sbagliavo”

Nei mille giorni di governo, la vita alimentare di Matteo Renzi non è stata poi così controllata...

  • 02 Ottobre, 2025

È senza filtri Matteo Renzi, nell’intervista per il videopodcast One More Time di Luca Casadei, a partire dalle sue «follie alimentari», come lui stesso le definisce. Racconta di pizze in cartone e abbuffate di pasta in solitaria nei suoi mille giorni di governo.

Renzi da premier, una vita alimentare sregolata

Dormire quattro ore a notte, studiare e mangiare in modo sregolato: sono gli scheletri nell’armadio che Matteo Renzi rivela nell’intervista. Quando devi studiare carte tutto il giorno le alzatacce non sono sporadiche e le prime telefonate si ricevono già all’alba: «Ti svegli, doccia e sei a studiare», ricorda, «avevo una giornata piena di roba da studiare, se oggi tornassi indietro dico che avrei dovuto dedicare più tempo all’attività fisica perché ti libera energia mentale straordinaria».

E se mente e corpo sono collegati e si influenzano l’un l’altro, allora anche il regime alimentare non era poi così controllato: «Mi capitava, finite le riunioni, o di portare i cartonati delle pizze e mangi le pizze, o se ero solo andavo su dal primo piano al terzo piano mettevo su l’acqua, scaldavo un po’ il burro, Parmigiano Reggiano e tre, quattro etti e mezzo, mezzo chilo di pasta da solo leggendo le carte. Poi andavo a letto. Un’idiozia totale». Infine, ammette: «È una vita sregolata, sbagliata, vivi una dimensione che non è la dimensione umana normale».

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