La generazione alpha ama creare fattorie digitali

Un mondo virtuale in cui coltivare piante può trasformarsi in un piccolo impero. Negli ultimi mesi, è questa la nuova tendenza che ha cominciato a modellare le preferenze videoludiche dei più giovani, portando con sé un cambio di passo non solo nel modo in cui si gioca, ma anche nel modo in cui si spende. Grow a Garden, gioco che simula l’attività agricola, si distingue per la sua impostazione minimale e la sua interfaccia intuitiva.

Il fenomeno Roblox

Roblox è una piattaforma online di gioco e creazione di videogiochi, lanciata nel 2006, che consente agli utenti di progettare, pubblicare e giocare a milioni di esperienze interattive create da altri. A metà strada tra un social network e un motore creativo, si basa su un linguaggio di programmazione accessibile anche ai più giovani e ha costruito un vasto ecosistema in cui chiunque può creare mondi virtuali, monetizzare i propri contenuti e interagire con una comunità globale. Con oltre 70 milioni di utenti attivi ogni giorno, rappresenta uno dei fenomeni più influenti nel panorama videoludico contemporaneo, soprattutto tra bambini e adolescenti.

Grow a Garden: la terra piace (di nuovo)

Ideato da uno sviluppatore quindicenne con lo pseudonimo BMWLux, il gioco Grow a Garden è diventato un fenomeno globale: in poco tempo ha accumulato oltre 7,3 miliardi di visite e registra una base di giocatori per un terzo composta da utenti di età inferiore ai 13 anni (generazione Alpha). Il gameplay è semplice: dopo l’iscrizione, si ottengono un lotto di terra e gli Sheckles (monete virtuali del gioco) per cominciare a seminare carote, frutti esotici o fiori; il raccolto viene venduto, la valuta aumenta e si sbloccano mercati più ambiziosi. I paesaggi sono popolati da creature bizzarre, come rane che brillano al buio e scimmie con abilità magiche. L’obiettivo è costruire una fattoria digitale sempre più ricca e fantasiosa.

Il tutto si svolge in una modalità idle: la crescita prosegue anche offline, mentre eventi periodici alimentano l’interesse. Questa economia tranquilla infrange lo stereotipo dei giochi aggressivi e punta tutto sul coinvolgimento continuo senza stress, una scelta che ha colpito in pieno le nuove generazioni.

Dalla passione al profitto

Dietro il successo c’è anche una strategia organizzata: dopo il lancio, lo sviluppo è stato affiancato da gruppi come Do Big Studios e Splitting Point Studios, che hanno garantito maggiore stabilità, aggiornamenti regolari e una crescita sostenibile. Secondo un report pubblicato da GameFile e ripreso da Bloomberg, il gioco genera oggi un incasso netto mensile di circa 5 milioni di dollari, al netto delle trattenute applicate da Roblox (che possono superare il 30%). Ciò dimostra quanto sia efficace un modello di monetizzazione completamente integrato nel gameplay, capace di sfruttare il tempo dedicato dai giovani giocatori e la loro tendenza a effettuare acquisti all’interno del gioco.

Il valore economico del gioco si riflette anche in mercati paralleli, dove oggetti rari vengono scambiati su piattaforme terze come eBay o Discord. Alcuni elementi, come gli alberi Candy Blossom, sono stati venduti anche a oltre 100 dollari l’uno, testimoniando la nascita di una micro-economia digitale sostenuta dalla passione dei giocatori.

Da Minecraft a Grow a Garden: un ritorno alle origini

Se si parla di coltivare, costruire e creare mondi partendo da zero, non si può ignorare l’influenza determinante di Minecraft, il colosso creato da Markus Persson nel 2009 e oggi parte dell’universo Microsoft. Ha segnato un’epoca, offrendo a milioni di giocatori la possibilità di plasmare la propria realtà attraverso cubi virtuali. All’interno del gioco l’attività agricola è una componente centrale: piantare grano e ortaggi, allevare animai e irrigare campi sono parte integrante di un ecosistema in equilibrio, da gestire in autonomia.

minecraft

Il successo di Grow a Garden ricorda decine di altri giochi. Tra i più amati spicca il fenomeno Hay Day, sviluppato da Supercell: gratuito, intuitivo e con microtransazioni opzionali, è divenuto uno standard del genere grazie alla sua atmosfera rilassante e al commercio interplayer.

Hay Day

Accanto a questo, FarmVille ha scritto la storia delle simulazioni agricole su Facebook, evolvendo in FarmVille 2, Tropic Escape e FarmVille 3: ogni capitolo ha introdotto novità come missioni, animali, oggetti decorativi e interazioni sociali.

FarmVille