Studio+: il tavolo segreto (con solo otto posti) di Enrico Crippa

Otto ospiti. Né uno di più ma nemmeno uno di meno. «Il servizio lo facciamo solo quando raggiungiamo il numero magico», ci dice Enrico Crippa raccontando il suo Studio+, l’ultima novità di Piazza Duomo ad Alba. Un locale indipendente, che trova spazio oltre una porta quasi segreta del ristorante tristellato e dove fino a qualche tempo fa c’erano le stanze destinate agli ospiti del ristorante. Un luogo di libertà espressiva, dove Enrico cucinerà quello di cui avrà voglia, infrangendo le liturgiche regole del fine dining che continueranno a valere dall’altra parte del muro, nel ristorante numero 32 al mondo secondo la lista dei 50 Best recentemente svelata a Torino. «Di certo c’è – ci svela Crippa – che gli antipasti saranno tutti in condivisione, poi vedremo che cosa avrò voglia di cucinare quel giorno. Potrei anche arrivare col pentolone. Lo scopo di questo posto è anche far sentire ai clienti quei profumi della cucina che sentiamo solo noi, a tavola non arrivano, la carne, il burro, la nocciola».

Abbattere la quarta parete della cucina

Studio+, che abbatte la quarta parete della cucina, partirà ufficialmente il prossimo 1° luglio dopo un rodaggio inconsueto. «Durante la 50 Best – ci racconta Roberta Ceretto, dell’azienda vitivinicola delle Langhe titolare di Piazza Duomo – abbiamo fatto tre pranzi durati fino alle 18 con grandi chef accorsi in Piemonte per la 50 Best. Abbiamo dato loro le chiavi, e abbiamo detto loro: fate voi. E’ finita in un caso con Bruno Verjus scalzo e scatenato». Magari non tutti i clienti dello spazio si toglieranno le scarpe ma certamente il clima che si creerà da Studio+ sarà imprevedibile.

La sala per otto persone di Studio+

Due locali paralleli

I pasti di Studio+ si affiancheranno a quelli di Piazza Duomo. “Enrico si fida ormai a tal punto del suo staff da poterli fare andare avanti da soli”, confida Ceretto. Una rinuncia non da poco per uno chef che difficilmente lascia la sua cucina. Anche se conoscendo Crippa scommetteremmo sul fatto che si doterà del dono dell’ubiquità per seguire entrambi gli ambienti. «Non so come farà», dice Ceretto. «Finché ho voglia…», scherza lui. Spazio+  potrà essere prenotato da un gruppo di otto amici oppure da un numero inferiore di persone che in questo caso dovranno attendere che gli altri posti siano “venduti” per ricevere la conferma dell’appuntamento. Chi va sul sito di Piazza Duomo troverà un’apposita sezione dedicata al nuovo spazio nella quale si potranno chiedere informazioni e proporsi per partecipare a un pasto. Prezzi non dichiarati, “su richiesta”, come si dice in gergo.

Il sommelier di Piazza Duomo Jacopo Dosio nella cantina di Studio+

Due ambienti

Studio+ si articola in un due ambienti: un salottino che fa da anticamera dove viene servito l’aperitivo ed è dominato da un giradischi e da vinili originali disseminati in giro (abbiamo visto un Battisti, i Pink Floyd, poi Celentano, i Queen, forse un David Bowie), e poi attraverso una porta ecco la sala da pranzo vera e propria: un tavolo di legno stretto e lungo con quattro posti per lato e in fondo una cucina perfettamente attrezzata disposta perpendicolarmente rispetto al tavolo, dove Crippa si esibirà a stretto contatto con gli ospiti, dialogando con loro e coinvolgendoli come in una cena tra amici. Fino a che punto, staremo a vedere. Di certo la cucina sarà casalinga «e non è detto che l’impiattamento sarà tradizionale», ipotizza la Ceretto. Che poi ci tiene a precisare: «Quello che non vogliamo è che Studio+ diventi un privé, uno spazio che uno dice perché loro sì e io no? No, sarà una cosa differente, totalmente diversa.» Una caratteristica di Studio+ sarà la cantina dedicata, un piccolo locale con qualche centinaio di grandi vini dove gli ospiti gireranno liberamente scegliendo quello da bere. Il prezzo è indicato nel retroetichetta per evitare sorprese e bypassare la carta dei vini. Anche questa è (costosa) informalità.

Ancora Dosio nella cantina