Il 45% dei turisti enogastronomici italiani (ma anche il 36% dei “generalisti”: ed ĆØ un dato di assoluta importanza) punta a vivere esperienze di food & wine abbinate alle vacanze, che siano nellāentroterra, sulla costa o proprio in mare. Inoltre, le previsioni per i prossimi viaggi estivi evidenziano una forte propensione da parte del turista enogastronomico a vivere lāenogastronomia entrando in sintonia con l’ambiente, con le comunitĆ locali e con l’identitĆ stessa dei territori in cui si reca durante le proprie ferie. Sono i risultati del rapporto estivo sul turismo gastronomico a cura di Roberta Garibaldi e realizzato sotto l’egida dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico e con il supporto di Unicredit, Visit Emilia, Valdichiana Living e Smartbox.
Nei viaggi in una localitĆ balneare dellāestate 2023 il turista enogastronomico vorrĆ sƬ degustare prodotti tipici in un ristorante locale ā scelta che prevale nelle preferenze generali ā ma amerĆ molto il ristorante o il bar storico, dove si respira l’heritage della localitĆ visitata: a dichiararlo ĆØ il 36% degli intervistati (+5% rispetto al turista generalisti). Ed ĆØ in incremento anche la propensione verso l’esperienza di fine dining, desiderata dal 22% (+6%).
Il programma di viaggio del turista del gusto prevede le visite a diverse aziende della zona scelta per le proprie vacanze. Caseifici e cantine si equivalgono, con il 18% dei consensi, ma arrivano in classifica dopo le aziende agricole, che primeggiano con il 19% delle risposte affermative. E in forte ascesa, tra i turisti enogastronomici, sono anche le visite ai pastifici e ai birrifici (indicate dal 15%), ma in generale tutte le aziende legate al food e al beverage sono oggetto di interesse per i prossimi viaggi al mare.
Ancor più interessanti appaiono le esperienze attive, che ormai vengono indicate come il vero obiettivo del 2023 dal 61% degli intervistati. Quali sono le più āgettonateā? In vetta troviamo, a pari merito, tre tipi di esperienze: i trattamenti benessere a tema vino, birra e olio; i percorsi a piedi accompagnati da esperti di gastronomia; infine, partecipare ad attivitĆ sportive all’aria aperta come trekking del gusto, tour in bicicletta o mountain bike tra i luoghi di produzione del cibo. Forte ĆØ anche il desiderio di vivere i percorsi del gusto in autonomia, che siano a tema cibo (20%) o vino (14%). Prende quota la mobilitĆ alternativa, e questo non vale soltanto per la bicicletta o per il trekking: il 7% del campione valuta, infatti, la soluzione del viaggio a bordo di un treno storico laddove disponibile. Tra le altre esperienze al mare per lāestate 2023 la più indicata continua a essere la visita ai mercati dove si possono acquistare i prodotti del territorio, ma questa soluzione appartiene perlopiù al turista generalista, poichĆ© lāenogastronomico cerca qualcosa di diverso e distintivo: questa sua propensione alla scoperta lo spingerĆ pertanto verso le piccole botteghe artigianali (indicate dal 35%) o, in alternativa, verso il museo dei prodotti tipici (17%).
āLāenogastronomia ĆØ oggi un must da scoprire e vivere nelle localitĆ balneari, a cui la maggior parte dei turisti non vuole rinunciare” – afferma Roberta Garibaldi – “Non ĆØ una tendenza prettamente italiana: le proposte enogastronomiche saranno le più ricercate dagli europei nel corso dei viaggi al mare dellāanno 2023. Per le destinazioni balneari ĆØ unāoccasione unica per arricchire ed ampliare la propria offerta, incentivando e dando visibilitĆ alle esperienze culinarie, proposte attive, visite ai luoghi di produzione, mercati e botteghe artigiane del gusto presenti nei loro territori o nellāentroterra, incentivando la creazione di esperienze innovative, in cui trova spazio anche il co-marketingā.
Tra i più giovani, prevarrĆ non soltanto la ricerca di esperienze attive ed orientate alla ricerca del benessere (yoga nei vigneti e negli oliveti, attivitĆ sportive), ma anche di esperienze culinarie uniche nei locali storici, considerati soprattutto dalle turiste under 25 come un must delle loro prossime vacanze al mare. Le donne, inoltre, dichiarano di apprezzare particolarmente lo street food: l’acquisto di cibo da un food truck viene indicato dal 24% del campione di sesso femminile contro il 16% del campione di sesso maschile. Ed ĆØ ormai basso, sempre tra gli under 45 e a prescindere dal genere, lāinteresse nel visitare il āvecchioā mercatino dei prodotti tipici, che invece continuerĆ a essere preso d’assalto dalle generazioni più avanti con gli anni.
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