Non il solito bar: in una via nascosta di Ostia c'è una caffetteria da scoprire

Non si giudica un locale dall’insegna. Dovrebbe diventare un nuovo proverbio popolare, un mantra da tenere a mente ogni volta che si passa di fronte a un locale; altrimenti, si perderebbero tanti tesori nascosti in periferia. Come L’Angolo del Caffè di Ostia, zona del litorale romano, un bar apparentemente come tanti ma che in realtà è un’oasi felice per tutti i cultori del caffè.

L’Angolo del Caffè, il caffè specialty a Ostia

Gettonata d’estate per il suo lungomare, Ostia è un gigantesco quartiere che vive di un animo tutto suo, pur essendo ufficialmente parte della Capitale. Una periferia dove concetti come quello di caffetteria contemporanea sono ancora ben lontani dall’attecchire. Ma i fratelli Emanuele e Sabrina Merella ci hanno puntato comunque, e così quel bar di famiglia aperto nel 1998 ha trasformato gradualmente la sua offerta. «Avevamo una miscela Portioli, la migliore della gamma, eravamo già curiosi» racconta Emanuele «poi l’incontro con la torrefazione Piùespresso ha cambiato le cose, i corsi di formazione hanno fatto il resto ed eccoci qui».

Come cambia il bar tradizionale

«Qui», per i Merella, è semplicemente casa. Quando ha alzato per la prima volta la saracinesca, il 7 febbraio di 26 anni fa, quell’insegna in una traversa un po’ defilata, lontano dai riflettori della via dello shopping o del lungomare, era perlopiù un bar «per uomini». Lattine di birra e partite a carte si sprecavano, «poi le cose sono cambiate», ma ci voleva una passione forte come quella di Emanuele e Sabrina per un cambio di marcia.

Nel 2018 il primo caffè diverso – «un monorigine dell’Etiopia» – affiancava ancora una proposta classica, che nel 2020 è scomparsa definitivamente. La torrefazione T’68 di Civitavecchia ha convinto i titolari a proporre una miscela esclusiva, poi sono arrivati i caffè del Bugan Coffee Lab di Bergamo, quelli di Aliena Coffee Roasters di Roma e tante altre realtà italiane e straniere.

Nuova offerta e nuovo look. A rimanere invariato (per fortuna) è quello spirito tipico dei bar di quartiere, l’accoglienza calorosa e quel savoir-faire innato di chi è cresciuto osservando i genitori dietro il bancone. Seppur in pensione, papà Gilberto dietro le quinte c’è ancora, «è il migliore a preparare i tramezzini» e ora è lui a guardare con orgoglio i figli impegnarsi per diffondere un concetto diverso di caffè. Non è facile proporre gli specialty in un luogo così tradizionalista come Ostia ma con un po’ di pazienza tutto è possibile: «All’inizio servivamo 3 o 4 monorigine al giorno, adesso finiamo tre sacchetti e molte persone che solitamente bevono ginseng o orzo si stanno convertendo».

Il prezzo dell’espresso

Il prezzo è ancora molto popolare, ingiusto per un prodotto di livello come questo: €1.20 per la miscela base, «purtroppo non possiamo andare oltre» ma per una singola origine si può arrivare fino a €2, €4 per un espresso doppio. Presente anche il caffè filtro, «ne facciamo circa 2 o 3 al giorno», una media niente male per quella che attualmente è l’unica caffetteria specialty in zona. «Si fatica, ma esiste una comunità di appassionati, e per tanti che non conoscono gli specialty siamo comunque “quelli col caffè buono”».

Insieme ai caffè, proposte di gastronomia fredda, «riso e pesce crudo con verdure in stile pokè, ma con meno salse», e tanto pesce fresco marinato, che arriva dalla Pescheria Di Nitto 2.0, la carne è della macelleria Arnesano, i cornetti li fa appositamente per loro un laboratorio di Acilia, mentre agli altri dolci pensa Tripsi’s Flavour, impresa alimentare domestica della zona. Un’offerta che cerca di valorizzare il buono di un territorio «che può ancora crescere tanto». Ma per farlo, ha bisogno di insegne disposte a crederci fino in fondo, «a Roma sarebbe più facile, ma Ostia è casa nostra». Il sogno? «Aprire un bar sul mare».

L’Angolo del Caffè – Roma – via Isole Figi/ang. via delle Baleari – facebook.com/profile.php?id=100026539634789

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