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Solidarietร 

Caserta: le arance della Reggia diventano marmellate contro la violenza femminile

Un bel progetto di inclusione sociale, che coniuga la tutela dei diritti femminili e dellโ€™ambiente con la valorizzazione delle eccellenze locali: grazie alle donne impegnate nel progetto antiviolenza Casa Lorena, da oggi in poi le arance della Reggia di Caserta non andranno piรน sprecate.

  • 01 Marzo, 2021

Salvare gli agrumi dallo spreco per trasformarli in confetture deliziose. Salvarsi da un futuro che fa paura riscoprendo la voglia di mettersi in gioco. Sono questi, i primi passi verso l’indipendenza delle donne coinvolte nel progetto Le Ghiottonerie di Casa Lorena, sfuggite alla violenza domestica e accolte dall’omonima struttura con sede a Casal di Principe, nel casertano. Lรฌ dove regnava il degrado piรน assoluto, ora ci sono loro: hanno riqualificato gli spazi di un edificio confiscato alla criminalitร  organizzata per farne un laboratorio di cucina e di idee in cui realizzare dolci, creme spalmabili e composte; cosรฌ, barattolo dopo barattolo, รจ nata la loro prima linea di prodotti a base di ingredienti stagionali e certificati, in vendita sul sito web dell’iniziativa. Ma le sorprese non finiscono qui, perchรฉ le donne di Casa Lorena si sono poste un obiettivo molto ambizioso: recuperare le arance inutilizzate della Reggia di Caserta per impiegarle nel confezionamento della Marmellata delle Regine, una golositร  che racchiude tutto il senso del loro lavoro.

Marmellate Casa Lorena

Reggia di Caserta: le arance diventano marmellate per una buona causa

Era il 2012 quando la cooperativa sociale E.V.A., una Onlus impegnata nella tutela di mamme e bambini in condizioni di difficoltร , decideva di avviare un progetto di reintegrazione professionale per le donne vittime di violenza. Da allora la comunitร  di Casa Lorena รจ cresciuta giorno dopo giorno, e oggi sta (letteralmente) raccogliendo i frutti del proprio lavoro: grazie a un accordo con la Reggia di Caserta, infatti, a breve lancerร  sul mercato una nuova tipologia di marmellata, prodotta con gli agrumi della Flora, del Parco Reale e del Giardino Inglese, solitamente destinati al macero naturale o allo smaltimento oneroso. “Finora le donne sono riuscite a recuperare oltre 600 chili di arance, effettuando la raccolta presso 300 alberi con l’aiuto di due giardinieri professionisti“, racconta Lella Palladino, sociologa e co-fondatrice dell’organizzazione no-profit. “Abbiamo iniziato il 13 gennaio e stiamo ultimando il processo di trasformazione, insieme alla grafica del packagingโ€.

La marmellata di arance e gli altri prodotti di Casa Lorena

Ripensare la produzione di cibo in ottica solidale ed ecologica non รจ unโ€™impresa impossibile, anzi: i risultati ottenuti da Casa Lorena dimostrano che spesso questi due obiettivi vanno di pari passo con la qualitร : โ€œLa nostra รจ prima di tutto una marmellata sana, in cui la percentuale di zuccheri non supera mai quella della fruttaโ€, spiega Lella. โ€œInoltre, per stabilizzarla aggiungiamo soltanto il succo di limone e una piccola quantitร  di pectinaโ€. La stessa cura nella scelta degli ingredienti caratterizza anche le altre preparazioni culinarie ideate dalle โ€œpasticcere in erbaโ€, come i taralli e le creme spalmabili (fra cui spicca Cioccobรน, con pasta di nocciole e latte di bufala concentrato, frutto della collaborazione con gli chef della Pizzeria Rossopomodoro Antonio Sorrentino ed Enzo De Angelis). Ma torniamo alla Marmellata delle Regine: una volta pronta, verrร  etichettata con il doppio marchio della Onlus e della Reggia e distribuita in edizione limitata da 250 grammi, dato che le piante fruttificano solo durante questo periodo dell’anno. โ€œPer quanto riguarda le modalitร  di acquisto, abbiamo predisposto un sistema di ordinazioni online sul nostro e-commerce, attivo a livello nazionale. Ma le pasticcerie e le aziende dolciarie del territorio sono molto interessate, quindi punteremo anche sulla vendita diretta. Per ora il bilancio รจ decisamente positivo: siamo riuscite a confezionare quasi 500 barattoli in un mese!”.

I progetti di Casa Lorena

Ad oggi, il laboratorio di Casal di Principe ospita 6 donne, regolarmente assunte con un contratto di lavoro dipendente e supportate dalla Onlus sia dal punto di vista economico, che psicologico. โ€œAccogliamo persone che stentano a trovare un impiego lavorativo fisso per via di forti traumi pregressi, oppure sono incapaci di rendersi autonome a causa della scarsa scolarizzazioneโ€, racconta Lella. โ€œDi solito le affianchiamo nei tirocini formativi e offriamo loro alcune borse lavoro, prima di procedere con lโ€™assunzione. Un anno fa abbiamo anche messo a disposizione dei privati un servizio di catering interamente gestito dal gruppo, perchรฉ con un minimo di esperienza queste ragazze imparano a cucinare qualsiasi cosa: sono tutte bravissimeโ€. Purtroppo, lโ€™emergenza sanitaria ha ridotto sensibilmente il numero di attivitร  praticabili in totale sicurezza. Ma non รจ riuscita a scalfire nemmeno di un millimetro lโ€™entusiasmo delle pasticcere: โ€œLavorare in squadra, per loro, significa condividere una passione e aiutarsi a vicenda. Cosรฌ il futuro fa meno paura, e il presente dร  conforto. Proprio come la marmellata fatta in casaโ€.

Le Ghiottonerie di Casa Lorena- www.leghiottoneriedicasalorena.com

a cura di Lucia Facchini

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