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Come preparare le castagnole con la ricetta di uno dei forni storici di Roma

A Roma se dici Carnevale, dici castagnole. Esattamente come le frappe, conoscono tante varianti quante sono le regioni italiane. Ecco la ricetta e i trucchi del Forno Roscioli Esquilino

  • 09 Febbraio, 2025

Nella Capitale le castagnole sono diffusissime, sia nelle pasticcerie che nei banchi dei forni, in due declinazioni principali: quelle ripiene, con un impasto simile a un piccolo bignรจ fritto, farcite di crema, e quelle piene, palline di morbido impasto, fritte e passate nello zucchero. Soprattutto queste ultime, nella loro semplicitร , racchiudono lโ€™essenza del dolce da fornaio: pochi ingredienti, fragranti, profumate, golose, una tira lโ€™altra. Per questo abbiamo scelto di raccontare la versione di uno storico panificio capitolino, il Forno Roscioli allโ€™Esquilino, fondato da Pietro Roscioli, nel 1986, e oggi guidato dal figlio Andrea.

Le castagnole di Andrea Roscioli

Erede di una lunga tradizione di panificatori – la storia dei Roscioli, la grande famiglia marchigiana che hadato vita anche lโ€™Antico Forno Roscioli fondato da Marco, fratello di Pietro, si mescola con la storia del pane a Roma –ย  Andrea Roscioli fa un punto dโ€™orgoglio delle sue castagnole, reinterpretate in una versione molto personale rispetto alla ricetta classica, con lโ€™aggiunta della ricotta allโ€™interno dellโ€™impasto: accuratamente scolata per eliminare ogni traccia di liquido in eccesso, la ricotta รจ lโ€™elemento che rende lโ€™impasto soffice, eliminando la secchezza che spesso caratterizza questo dolce. La ricetta รจ essenziale, ma pensata nei dettagli per esaltare ogni sapore.

Ingredienti
1.2 kg di ricotta
275 g di zucchero
5 uova
scorza dโ€™arancia
675 g di farina 00
25 g di lievito per dolci

Lโ€™impasto non richiede impastatrici, ma solo mani esperte e ingredienti di qualitร . Il procedimento รจ semplice e richiama la manualitร  della tradizione. La ricotta, lo zucchero e le uova vengono mescolati fino a ottenere una base cremosa e omogenea. A questa si aggiungono gradualmente la scorza dโ€™arancia, il lievito e la farina, lavorando lโ€™impasto a mano fino a ottenere una consistenza morbida e facilmente modellabile.

A questo punto, lโ€™impasto viene steso, si formano lunghi filoncini, si tagliano in piccoli pezzi e si preparano per la frittura. Lavorarlo ricorda quasi la preparazione degli gnocchi: si stendono lunghi โ€œserpentiโ€ di pasta, si tagliano in piccoli pezzi e, una volta immersi nellโ€™olio caldo, avviene la magia. Grazie al lievito, i quadratini si gonfiano rapidamente e assumono una forma perfettamente sferica e dorata.

La frittura รจ il momento cruciale. Le castagnole vengono immerse in olio caldo a una temperatura di 170-180ยฐC, dove si gonfiano rapidamente grazie allโ€™azione del lievito, trasformandosi in sfere dorate e leggere. Ogni pezzo รจ pronto in pochi minuti, perfettamente dorato allโ€™esterno e soffice allโ€™interno. Una volta scolate su carta assorbente, possono essere spolverate con zucchero o anche servite cosรฌ, nella loro semplicitร  fragrante.

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