Cioccolato Creativo a Ravenna, l’atelier in cui le tavolette diventano opere d’arte

15 Ott 2020, 16:28 | a cura di
A Ravenna l’arte si fa dolce: in pieno centro storico ha aperto l’atelier Cioccolato Creativo, gestito da due professioniste della lavorazione del cioccolato. Ecco la loro storia fra mosaici, quadri tridimensionali e sculture dedicate a Botero.

Da Frida Khalo alle riproduzioni dei mosaici ravennati, l’atelier Cioccolato Creativo è un trionfo di opere ad alta percentuale di cacao. Inutile negarlo: fa un certo effetto ammirare la ricca collezione delle due artiste del cioccolato Nicoletta Rustici e Grazia Simoncelli, che hanno inaugurato a inizio 2020 il loro primo laboratorio-boutique nel centro storico di Ravenna. Uno spazio creativo articolato su due livelli, con l’esposizione visitabile al piano inferiore e la sala di lavorazione del cioccolato a quello superiore, dove si può anche partecipare a corsi per imparare a trasformare la dolce materia prima in quadri e sculture.

Cioccolato creativo Nicoletta Rustici e Grazia Simoncelli

Prima di Cioccolato Creativo: la storia di Nicoletta e Grazia

L’arte del cioccolato non s’improvvisa: richiede tempo, pazienza e dedizione, oltre a un’ottima conoscenza dell’ingrediente di base. Non sorprende, quindi, che le proprietarie dell’atelier abbiano maturato una lunga esperienza nel settore della produzione dolciaria. Nicoletta, tecnico dimostratore del cioccolato di Arezzo, aveva già aperto una gelateria in cui realizzava quadri sotto forma di semifreddi; Grazia, invece, viene da Alfonsine e ha alle spalle trent’anni di lavoro nella pasticceria di famiglia. Due percorsi diversi, che si intrecciano nel momento in cui le donne iniziano entrambe a collaborare con un’azienda alimentare emiliana: da qui l’incontro e la scoperta della passione comune per il cioccolato. Così decidono di lavorare fianco a fianco, in sinergia, trasformando tavolette in dipinti e sculture. Finché a notarle è un grande artista di fama internazionale.

Cioccolato Creativo Le proprietarie con Botero e la scultura della ballerina

L’incontro con Botero

“Si, abbiamo conosciuto Ferdinando Botero. Ed è stata una delle tappe più importanti della nostra esperienza artistica”, raccontano. Dopo aver realizzato i primi lavori insieme, infatti, Grazia e Nicoletta sono riuscite ad affinare la tecnica per modellare il cioccolato a tutto tondo e rappresentare soggetti noti attraverso la scultura “Nel 2016 abbiamo plasmato delle figure femminili in cioccolato bianco ispirate alle creazioni di Botero, che sono state esposte a Parma in occasione della personale dedicata all’artista”, spiega Nicoletta. “Le opere sono piaciute ai visitatori e ci è stata commissionata anche una riproduzione della celebre balerina, che abbiamo scolpito assemblando 60 kg di cioccolato. Dopo la presentazione della scultura al Teatro Verdi di Busseto, Botero ci ha fatto moltissimi complimenti. Grazie al suo incoraggiamento, abbiamo capito che valeva la pena investire in questo progetto”.

L'atelier di Nicoletta e Grazia, Cioccolato Creativo

L’atelier del cioccolato a Ravenna

Sono 10 anni, ormai, che le due artiste del cioccolato realizzano le loro opere: dai quadri con soggetti tridimensionali ai murales, fino ai mosaici che riproducono fedelmente i capolavori della scuola ravennate. E se fino a ora queste creazioni sono state esposte -sia Italia che all’estero- all’interno di gallerie, musei e abitazioni private, da qualche mese è possibile ammirarle nella mostra permanente di Cioccolato Creativo. “Alcune risalgono addirittura al 2014”, racconta Nicoletta. Ma come fanno a conservarsi? “Di solito scegliamo cornici molto grandi per riprodurre i quadri e, allo stesso modo, partiamo da blocchi di spessore notevole per modellare le sculture; in più, il cioccolato non è mai esposto a fonti di calore dirette, quindi il rischio che si sciolga è pari a zero. Parlando dei colori, nel tempo un quadro dipinto con questo metodo è soggetto a piccoli cambiamenti di tonalità, mentre sulla superficie possono formarsi delle crepe, ma secondo noi tutto ciò evidenzia la particolarità del manufatto. In fondo il cioccolato è materia viva in movimento. Spieghiamo ai clienti che oggi il concetto di arte è più flessibile e che le opere possono avere un inizio e una fine”. Fra gli obiettivi futuri, comunque, c’è anche quello di sperimentare soluzioni nuove sul fronte della conservabilità.

Cioccolato Creativo Volti di cioccolato su tela

Dalla tavoletta all’opera d’arte

Se non fossero così belli, i quadri e le sculture dell’atelier si potrebbero anche mangiare. Questo perché Grazia e Nicoletta si avvalgono di colori e colle alimentari, oltre ad acquistare il cioccolato da alcuni produttori selezionati (fra cui Bercolade e Domori); la scelta del gusto, invece, varia a seconda dalle caratteristiche dell’opera, ma quello più utilizzato rimane il fondente.

“Di solito impieghiamo prodotti che hanno come minimo il 50-60% di cacao. Per riempire i piccoli spazi dei quadri più dettagliati, però, occorre un cioccolato fluido, con alte percentuali di burro di cacao, quindi in quel caso bisogna procurarsi a monte gli ingredienti giusti”. E la lavorazione? “Si parte dal cioccolato temperato, applicandolo di volta in volta con vari metodi: sac à poche, spatola, pennelli o utensili alternativi come le posate. Quando l’insieme prende forma decidiamo se aggiungere o meno degli inserti, che servono a dare ulteriore solidità alla struttura”. Oggi l’esperienza acquisita permette loro di esprimersi in maniera completamente diversa dagli inizi, quando creavano opere “piatte” su sopporti acetati: “Abbiamo capito che ci piace giocare con la tridimensionalità e il rilievo”.

Cioccolato Creativo Mosaico di cioccolato ravennate

Le iniziative di Cioccolato Creativo

Quante volte vi è capitato di buttar via il cioccolato stantio? Le proprietarie dell’atelier di Ravenna, invece, hanno deciso di utilizzarlo a scopo artistico. In questo caso, ovviamente, le opere non sono commestibili, ma il valore aggiunto è dato dalla possibilità di recuperare un prodotto ormai inadeguato al consumo alimentare. “Quando è stato fatto sciogliere e solidificare molte volte, il burro di cacao arriva a un punto in cui non fonde più, e può essere riciclato con delle operazioni di spatolatura. Se qualcuno dei nostri clienti ha a disposizione del cioccolato scaduto, siamo felici di restituirgli nuova vita attraverso i nostri quadri”. Insomma, il laboratorio di Grazia e Nicoletta offre anche una valida alternativa allo spreco alimentare.

Ma in futuro, quali opere potremo ammirare da Cioccolato Creativo? “Stiamo ragionando sugli oggetti di design per superare il concetto di arte statica.” Chissà cosa hanno in serbo. Nell’attesa, la mostra in atelier è una meraviglia da mangiare con gli occhi.

Cioccolato Creativo di Nicoletta Rustici e Grazia Simoncelli – Ravenna (RA) -Via Tombesi dell’Ova 47 – www.nicolettarustici.itPagina Facebook 

a cura di Lucia Facchini

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