Assaggiare e abbinare gli oli sardi alle ricette รจ sempre unโesperienza affascinante in grado di stimolare la curiositร sia del pubblico meno esperto che degli assaggiatori piรน appassionati. I motivi sono vari a cominciare dal ricco ventaglio di varietร presenti nellโisola in grado di regalare sensazioni e profumi assai diversi. La regina resta sempre la Bosana, cultivar diffusa in tutta la regione, ma a questa se ne aggiungono altre come la Nera di Villacidro, la Semidana, la Tonda di Cagliari, la Nera di Gonnos, la Nera di Oliena, la Sassarese e la Pitz’e Carroga. Ormai da anni lโattenzione dei produttori รจ tutta rivolta alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio varietale con risultati che anno dopo anno riescono a sorprendere i panel e i consumatori di tutta Italia e non solo.
Quello che si riscontra in Sardegna รจ un importante segno positivo (163,4%) che porta la produzione dalle 1.661 tonnellate della scorsa campagna olearia alle oltre 4.000 dellโattuale. Nella parte meridionale dellโisola, la straordinaria piovositร primaverile ha consentito un forte rigoglio vegetativo delle piante, mentre nel Sassarese le piogge persistenti durante il periodo di fioritura con ritorni di freddo e venti forti hanno condizionato in maniera negativa lโallegagione. Lโestate calda e asciutta ha causato perรฒ qualche perdita senza perรฒ deludere le aspettative che infatti hanno confermato un totale recupero produttivo. L’aspetto sicuramente piรน interessante riguarda perรฒ la crescita costante qualitativa per quanto riguarda i prodotti presentati. Questa รจ infatti la tendenza dell’isola da qualche anno a questa parte: si punta tutto sulla valorizzazione delle varietร autoctone attraverso una produzione sempre piรน attenta alla qualitร .
Nei pressi di Villacidro, ai piedi del monte Margiani si trova Masoni Becciu l’azienda di Valentina Deidda e Nicola Solinas. Si tratta di una solida realtร olivicola, vero e proprio riferimento di questo territorio, caratterizzata da un oliveto di 7.000 piante disposte su 32 ettari di proprietร , tutti in regime biologico certificato. Con profonda dedizione ed esperienza qui vengono tutelate e valorizzate le varietร autoctone di questa zona come la Bosana, la Nera di Gonnos, la Semidana e la Nera di Villacidro. Ed รจ stato proprio lโolio ottenuto da questโultima, il Monocultivar Nera di Villacidro Bio, ad aver ottenuto uno dei punteggi piรน alti tra gli oli degustati questโanno, ottenendo cosรฌ il riconoscimento come โmiglior biologicoโ. Parliamo di un potente ed elegante fruttato intenso dalle verdi e persistenti note di foglia di pomodoro, erbe aromatiche, pepe e un finale lungo e balsamico.
Sul fatto che la sensibilitร dei produttori verso il giusto approccio qualitativo stia crescendo ci sono ben pochi dubbi e se ciรฒ sta avvenendo รจ anche grazie ad aziende come quelle che questโanno hanno raggiunto il massimo del punteggio. Le Tre Foglie di questa campagna olearia infatti ci offrono una panoramica fedele e impeccabile di cosa significhi โfare olioโ in Sardegna. Un percorso che passa attraverso la valorizzazione delle cultivar regionali, il rispetto del terreno dove gli olivi nascono e crescono, lโammodernamento dei frantoi, la valorizzazione della denominazione di origine, lโattenzione verso il mercato nazionale e internazionale senza mai perdere il contatto con quello che รจ il consumo interno (ancora assai rilevante). Se la Sardegna olivicola sta crescendo in questi termini lo deve anche (e soprattutto) a queste realtร :
a cura di Indra Galbo
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