Vinitaly

Coronavirus contagia Vinitaly: fiera rinviata a giugno

La mega manifestazione di Verona costretta al rinvio. Col paese nel panico, la reputazione italiana a pezzi in tutto il mondo e le compagnie aeree che tagliano i voli alzare bandiera bianca รจ stato inevitabile.

  • 03 Marzo, 2020

Dopo ProWein, anche Vinitaly deve arrendersi e rimandare. A Differenza della fiera tedesca, che ancora non sa quando posticiperร  l’edizione 2020, Vinitaly ha deciso di spostare le date della fiera: 14-17 giugno, le nuove date appena fissate, con Opera Wine che aprirร  l’evento il 13 giugno. Ovviamente verrano “riposizionate” (cosรฌ recita il comunicato ufficiale di Veronafiere) anche le manifestazioni Enolitech e Sol&Agrifood. Due mesi piรน in lร  rispetto alle precedenti date di aprile (19-22), sperando che l’emergenza Coronavirus rientri pienamente, ma soprattutto che l’Italia non sia piรน considerato un paese off limits come accade oggi.

Vinitaly rimandata. Decisione difficile

Una decisione non semplice che, a quanto ci dicono da Veronafiere, รจ stata presa โ€œin concerto con le istituzioni e ascoltando la filiera e le associazioni tra cui Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicoloโ€, preoccupata di un evento a mezzo servizio. Sarebbe stata una beffa e uno spreco infatti una manifestazione privata dei buyer internazionali e con la reputazione del paese momentaneamente a pezzi.

Niente Vinitaly senza americani

Nella lunga riunione che martedรฌ 3 marzo ha riunito i vertici, al quinto piano dell’ente Fiera, si รจ parlato infatti delle conseguenze che avrebbe avuto la decisione Usa di bloccare i voli aerei verso Malpensa. A cui si aggiunge la mancata presenza, per ovvi motivi, di larga parte dei buyer orientali. Salvaguardare il business รจ stata, quindi, la principale motivazione della decisione. Svolgere l’edizione a aprile sarebbe stato un flop sicuro, posticiparla รจ un bel rischio ma almeno ancora ce la si puรฒ giocare.

Tutte le fiere rimandate. Parla Giovanni Mantovani

Bisogna menzionare anche il fatto che Vinitaly non รจ l’unico grande salone internazionale ad essere rimandato, in Italia e all’estero. Basti pensare al Salone dell’Auto di Ginevra, al Cosmoprof di Bologna, al Mido di Milano e ad un evento di portata globale come il Salone del Mobile. Una situazione totalmente inedita e mai vista per l’economia intercontinentale delle fiere. In questo l’impatto dell’epidemia che sta preoccupando il mondo รจ paragonabile ad un conflitto mondiale. “Molte di queste grandi eccellenze fieristiche” spiega il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovanisi terranno a giugno e avranno il compito di rilanciareย con forza lโ€™attenzione dei mercati internazionali e lโ€™immagine dellโ€™Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrandoโ€.

Le dichiarazioni delle associazioni di categoria sul rinvio di Vinitaly

Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini: โ€œCondividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paeseโ€.

Sandro Boscaini, presidente Federvini: โ€œOccorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dellโ€™immagine positiva che merita il made in Italyโ€.

Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi: โ€œLa decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si puรฒ immaginare un Vinitaly fiore allโ€™occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonchรฉ evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato piรน o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare lโ€™operativitร  dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere lโ€™immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondoโ€.

Matilde Poggi, presidente Federazione italiana vignaioli indipendenti: โ€œSiamo dโ€™accordo con Veronafiere sulla necessitร  di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno รจ lโ€™ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese รจ dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vignaโ€.

Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc: โ€œLa nostra posizione รจ di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni รจ stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarร  molto da fareโ€.

Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative: โ€œCondividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinchรฉ il mondo del vino possa dare un messaggio positivo allโ€™economia nazionaleโ€.

Coronavirus. L’evolversi dell’epidemia

In Cina, del resto, le notizie sui contagi sono confortanti e il virus dopo oltre un mese di attacco sembra perdere forza. Non resta che sperare che le misure anche qui in Europa siano efficaci e che lโ€™emergenza, con tutti gli strascichi del caso, rientri quanto prima permettendo se non una edizione normale, per lo meno una uscita dignitosa a fine primavera. Appuntamento dunque al quartiere fieristico di Verona per metร  giugno e, viste le temperature attese per quella settimana nella pianura veneta, qualcuno giร  la chiama la prima “Vinitaly in infradito”. Ultima nota: sulle nuove date Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso massima disponibilitร  per favorire lo spostamento delle prenotazioni. Non dimentichiamo infatti che molte persone prenotano per Vinitaly di anno in anno, un caos nelle prenotazioni alberghiere sarebbe stato un ulteriore piccolo antipatico disagio nel grande disagio di un rinvio.

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