Notizie / Attualitร  / Enoturismo: al via il decreto. Ecco quali sono le linee guida

Enoturismo

Enoturismo: al via il decreto. Ecco quali sono le linee guida

Dopo oltre un anno di gestazione, arriva la firma sul decreto che regolarizza l'accoglienza in cantina. Dalla presentazione della Scia alla possibilitร  di fatturare le attivitร  e ospitare eventi ricreativi, ecco che cosa cambia per le aziende con la legge sull'enotursmo.

  • 15 Marzo, 2019

Dopo oltre un anno di gestazione, arriva la firma sul decreto che regolarizza l’accoglienza in cantina. Dalla presentazione della Scia alla possibilitร  di fatturare le attivitร  e ospitare eventi ricreativi, ecco che cosa cambia per le aziende. E nel 2021 l’Italia ospiterร  la Global Conference sul turismo del vino delle Nazioni Unite.

Enoturismo: รจ legge

โ€œSono considerate enoturistiche tutte le attivitร  formative e informative rivolte alle produzioni vitivinicole del territorio e la conoscenza del vinoโ€. Recita, cosรฌ, il primo articolo del decreto โ€œLinee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualitร  per lโ€™esercizio dellโ€™attivitร  enoturisticaโ€, approvato in Conferenza Stato-Regioni la settimana scorsa e appena firmato dal ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio. โ€œUn passo avanti importante, atteso, necessario per regolamentare il settore e promuovere il rapporto tra territorio, prodotti agroalimentari e turismoโ€ ha subito commentato il titolare di via XX settembre โ€œAttraverso questo decreto, le aziende vitivinicole regolamenteranno le loro attivitร  di accoglienza, di divulgazione e degustazione, proponendo particolari percorsi esperienziali e turistici incentivando il mercato dei viaggi, delle vacanze e del turismo. Oggi si apre una nuova stagione, nuove opportunitร  per il comparto anche in termini di valorizzazione del territorio e occasioni di crescita per tutta la filiera, ma anche occasioni di conoscenza per chi sarร  fruitore dell’enoturismoโ€.

L’iter fino al decreto sull’enoturismo

A onor di cronaca, il testo รจ stato approvato dopo oltre un anno di gestazione. Era dicembre del 2017 quando, su proposta del senatore Dario Stefร no e con firma dell’allora ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, i commi del decreto sull’enoturismo venivano inseriti nel Bilancio di previsione dello Stato 2018 (tutt’ora sono legati a quella legge di Bilancio del 27 dicembre 2017), in attesa del passaggio in Conferenza Stato Regioni.

La campagna politica successiva e il cambio di Governo ne hanno, poi, rallentato l’iter, ma il progetto non รจ mai stato accantonato e, in questi ultimi mesi, le associazioni – Unione Italiana Vini, Cia, Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative, Federvini, Federdoc, Assoenologi, Movimento Turismo del Vino, Cittร  del Vino โ€“ hanno lavorato fianco a fianco per trovare la quadratura del cerchio.

D’altronde, il ministro Gian Marco Centinaio ha subito fiutato l’importanza del dossier, facendone uno dei suoi cavalli di battaglia: il completamento perfetto di quell’operazione iniziata con l’accorpamento del ministero delle Politiche Agricole e il ministero del Turismo e proseguita con l’annuncio che sarร  proprio l’Italia ad ospitare, nel 2021, la Wine Global Conference del World Tourism Organisation, lโ€™agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile. Obiettivo raggiunto, dunque. Ma adesso cosa cambia per le cantine che si occupano di accoglienza in cantina?

Le linee guida del decreto sull’enoturismo

Prima di tutto, il decreto equipara il turismo in cantina all’attivitร  agrituristica, anche da un punto di vista fiscale, dando, quindi, la possibilitร  alle aziende agricole di mettere a bilancio e fatturare anche i relativi incassi. Ricordiamo che precedentemente non era possibile fatturare la visita, le attivitร  in vigna e – per assurdo โ€“ neppure la degustazione (stando letteralmente a quanto previsto dal Decreto del Fare, si poteva vendere la bottiglia, ma non somministrarla, a meno che non si avesse una licenza da winebar). Prima di iniziare l’attivitร , inoltre, bisognerร  presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio di un’attivitร ) presso il Comune di appartenenza.

Ci sono, poi, delle linee guida e standard minimi che garantiranno la qualitร  del servizio. In particolare, l’apertura settimanale o stagionale per almeno 3 giorni; l’uso di strumenti di prenotazione; la presenza di cartelli da affiggere con le informative relative all’accoglienza; la presenza di una pagina web aziendale; l’uso di calici di vetro per le degustazioni; la preparazione del personale addetto all’accoglienza (che puรฒ essere costituito dal titolare dell’azienda o dai familiari, dai dipendenti dell’azienda o da collaboratori esterni).

Per quanto riguarda le attivitร  comprese nel termine enoturismo, rientrano:

visite guidate nei vigneti

visite nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, della storia e della pratica vitivinicola ed enologica

iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo svolto nell’ambito delle cantine e dei vigneti, ivi compresa la vendemmia didattica

attivitร  di degustazione delle produzioni vitivinicole aziendali, anche in abbinamento ad alimenti, da intendersi quali prodotti agroalimentari freddi, anche manipolati e trasformati dall’azienda stessa e pronti per il consumo

Un punto controverso, quest’ultimo. Se in origine, infatti, il decreto prevedeva solo โ€œalimenti giร  pronti al consumoโ€, su suggerimento delle associazioni di categoria la dicitura รจ stata cambiata in โ€œprodotti agroalimentari, anche manipolati o trasformati dall’azienda stessa e pronti per il consumoโ€. Con la clausola che siano comunque prodotti freddi, ed escludendo cosรฌ โ€œle attivitร  che prefigurano un servizio di ristorazioneโ€.

Legge Enoturismo: i commenti

Soddisfatte le associazioni. โ€œAccogliamo con grande soddisfazione lโ€™intesa trovata tra il Governo e le Regioniโ€ รจ il commento del presidente di Unione Italiana Vini Ernesto Abbona โ€œSiamo certi che, attraverso questa nuova opportunitร , lโ€™intero comparto trarrร  grandi benefici soprattutto in termini di valorizzazione dei territoriโ€.

โ€œCon questo provvedimentoโ€ aggiunge Nicola Dโ€™Auria, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino โ€œvengono completate alcune semplificazioni fiscali per le aziende agricole e vengono definiti anche degli standard minimi di qualitร  dei servizi offerti. Inoltre, il settore viene dotato di un quadro normativo completo e armonizzato a livello nazionale. Questโ€™ultimo fattore, in particolare, potrร  certamente incoraggiare le imprese e le associazioni di categoria a trovare e implementare una strategia organica comune delle attivitร  enoturistiche, con la possibilitร  di promuovere in futuro anche un logo unico a livello italianoโ€.

โ€œDopo questo risultatoโ€ commenta il presidente di Cittร  del Vino Floriano Zambon โ€œci attendiamo nei prossimi mesi un ulteriore passo avanti per mettere mano anche alla legge sulle Strade del Vino, armonizzandola alle indicazioni della legge sullโ€™enoturismo e dando maggiore coerenza anche a livello regionale per offrire agli enoturisti un riferimento certo ovunque si trovino. Le Strade del Vinoโ€ ribadisce Zambon โ€œsono la cerniera ideale tra pubblico e privato per mettere assieme lโ€™offerta ricettiva e di accoglienza di un territorio nel suo insieme. Sarebbe opportuno trovare finanziamenti ad hoc per migliorare il loro funzionamento e la promozione, soprattutto allโ€™esteroโ€.

Guarda avanti anche Carlo Pietrasanta, presidente Lombardia del Movimento Turismo Vino e fautore (nel triennio da presidente Mtv nazionale) del decreto sull’enoturismo: โ€œQuello che abbiamo portato a casa รจ un risultato importante. Abbiamo lottato per ottenere un testo lineare, facile, senza troppi appesantimenti burocratici, pensato proprio per le cantine: non obblighi, ma possibilitร  che la legge fino ad ora non contemplava. Ma questo รจ solo l’inizio. Come Mtv Lombardia, nei prossimi dieci giorni daremo alle cantine gli strumenti necessari per mettersi in regola. Intanto, perรฒ, serve che le Regioni adeguino il modello Scia, inserendo anche la casella di attivitร  enoturisticaโ€. Ma non finisce qui. โ€œIn futuroโ€ continua Pietrasanta โ€œsarร  importante continuare a lavorare sul testo, in particolare sulla formazione, sulla nascita dell’Osservatorio dell’enoturismo, sul logo unico. Tutti piccoli accorgimenti che potranno essere introdotti con decreti attuativi o con una bozza di legge specifica sull’enoturismo. Ma , intanto, la strada รจ quella giustaโ€.

La Global Conference on Wine Tourism delle Nazioni Unite

Intanto, l’Italia ha ricevuto l’investitura ufficiale ad ospitare per il 2021 la Wine Tourism Global Conference della World Tourism Organisation, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della promozione del turismo sostenibile e responsabile. Toccherร  al ministro Centinaio indicare il luogo migliore per ospitare l’evento: Verona si รจ giร  candidata al ruolo, ma la concorrenza resta altissima.

Intanto, perรฒ, vediamo come si svolgerร  l’evento. Lo abbiamo chiesto a Alessandra Priante, il capo ufficio relazioni internazionali e team transizione turismo del ministero delle Politiche agricole e Turismo, che ha partecipato agli eventi precedenti, compreso l’ultimo che si รจ svolto lo scorso settembre in Moldavia e dove l’Italia ha presentato la sua candidatura. โ€œSarร  una bella vetrinaโ€ dice โ€œun’occasione importante per promuovere il turismo enogastronomico italiano. Il format internazionale prevede incontri, workshop e degustazioni che aiutano a conoscere il territorio e i suoi vini, coinvolgendo consorzi, associazioni, agenzie del turismo. Sarร  importante, per il nostro Paese, anche il ruolo giocato, in questo ambito, dallo sviluppo digitale. E non mancherร , poi, il confronto con gli altri Paesi. รˆ importante capire che, per promuovere l’enoturismo, non bisogna essere in competizione, anzi le alleanze internazionali sono fondamentaliโ€. Va in questa direzione anche l’accordo firmato, in occasione del Fitur-Fiera Internacional de Turismo di Madrid, tra il Movimento Turismo del Vino italiano, presieduto da Nicola D’Auria e la corrispondente associazione spagnola, l’Aee, guidata da Josรจ Antonio Vidal.

 

a cura di Loredana Sottile

Articolo uscitoย  sul numero diย Tre Bicchieri uscito il 14 marzo

Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. รˆ gratis, basta cliccare qui

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE...

Corsi per Appassionati

Corsi per Professionisti

University

Master

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

Made with love by Programmatic Advertising Ltd

ยฉ Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati