Tra le pagine del numero che inaugura il nuovo anno, ci interroghiamo sul tormentone che coinvolgerร gli addetti ai lavori nei prossimi mesi (anni). Nel salutare il passaggio agli anni Venti, infatti, la domanda sorge spontanea: cosa succederร nel mondo del cibo e del vino? L’abbiamo chiesto a 60 esperti del settore enogastronomico, nella storia di copertina a cura di Annalisa Zordan, con i disegni di Agostino Iacurci, artista e illustratore di grande talento che esordisce cosรฌ sul Gambero Rosso. Un esercizio di sintesi per ciascuno degli interpellati, chiamato a rispondere in poche parole, tracciando una o piรน linee di quel che sarร nel prossimo decennio della ristorazione e della produzione (e consumo) alimentare tout court. Tra pratiche sostenibili e tecnologie avanzate, cucina vegetale, commistione di culture e crescente necessitร di combinare talento e capacitร imprenditoriale. Tutto il resto โ e i temi sono moltissimi โ scopritelo tra le pagine di un numero da collezionare. Non fosse altro che per rileggerlo tra qualche anno, per scoprire se le previsioni si sono avverate.
I disegni onirici di Marcello Crescenzi ci introducono al mondo delle muffe, esplorato da Pina Sozio a proposito delle potenzialitร di un universo a lungo temuto, e oggi riscoperto dalla cucina d’autore. Insomma, la muffa รจ la nuova pietra filosofale della cucina? Un giro tra le cucine piรน all’avanguardia d’Italia e del mondo – da Terry Giacomello ad Andoni Luis Aduriz – puรฒ indicare la via. Con il glossarietto dei termini tecnici, la mappa dei cuochi che hanno scelto di trasformare la muffa in alleato e banco di prova, i libri per capirne di piรน.
Il capitolo dedicato al vino, a gennaio, porta la firma di Lorenzo Ruggeri, che ci conduce alla scoperta dell’Oltrepรฒ pavese (con le foto di Alessandro Anglisani). Un territorio storico del vino italiano, che stenta perรฒ a trovare un’identitร , mentre emerge con forza la personalitร del pinot nero, su cui molti viticoltori locali hanno iniziato a puntare. Con la loro storia, le migliori etichette dell’Oltrepรฒ secondo Vini d’Italia 2020, le dieci specialitร gastronomiche da non perdere, gli indirizzi per mangiare, comprare e dormire.
Viaggiando nel mondo, con le parole di Emilia Antonio De Vivo e Vittorio Castellani (autore anche delle foto che corredano il testo), finiamo in Repubblica Dominicana, alla scoperta di una tradizione gastronomica pressochรฉ sconosciuta, che รจ frutto di fusioni coloniali e suggestioni diverse, tra aborigeni, spagnoli e africani. Oggi il Paese sta vivendo un boom gastronomico ancora poco raccontato. Noi ci proviamo. Con il consueto glossarietto, le infografiche di Alessandro Naldi, gli indirizzi utili, i protagonisti in cucina e lo street food in dieci classici.
Il ricettario รจ come sempre composito e vario: con i piatti di Enrico Mazzaroni, dal Tiglio (tornato) a Montemonaco, la cucina in tre piatti secondo Antonino Cannavacciuolo, la ricetta di tradizione di Michele Valotti, de la Madia. La ricetta illustrata da Valentina Scannapieco, invece, ci porta in Giappone (restando a Milano), con il sushi di Poporoya. E ancora, la classifica delle migliori 8 ventricine del Basso Abruzzo, a cura di Mara Nocilla, i consigli su pastifici a km 0, la miniguida di Perugia, a cura di Valentina Marino.
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