Come tradizione vuole, in occasione del Thanksgiving, la festa del Ringraziamento americana, alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti “grazia” un tacchino fortunato, liberandolo in mezzo al prato. Un gesto simbolico in cui si risparmia il volatile simbolo del menù previsto per il giorno della festa americana. Sono in molti coloro che vorrebbero rendere la celebrazione cruelty free. E per fortuna il menù della ricorrenza, che ogni anno cade il terzo giovedì di novembre, prevede un grande numero di piatti stagionali che permettono anche ai vegetariani di onorare la tradizione.
La festa del Thanksgiving, che celebra il ringraziamento dei coloni nel Nuovo Mondo dopo il primo raccolto, è l’unica festività, autenticamente americana, incentrata sul pasto. Una festa che nasce proprio per ricreare quel primo antico convivio. Il particolare menù a base di tante portate è un riassunto edibile di quello che cresceva nei campi e che la tribù dei nativi Wampanoag insegnò a coltivare, e poi raccogliere, ai nuovi arrivati. Non stupisce pertanto che, tacchino a parte, la maggior parte delle pietanze sia a base dei frutti della terra. Abbiamo raccolto 15 idee che permettono di onorare la tavola del Thanksgiving anche a chi ha scelto di seguire un’alimentazione vegetariana.
Non ci sono regole per quanto riguarda i contorni per il Ringraziamento. Piuttosto, si cerca di includere sempre una varietà di consistenze, sapori e colori per la festa. Un menù che quindi includa qualcosa di cremoso, qualcosa di croccante, qualcosa di arancione, e qualcosa di sapido, da fare da contraltare alla salsa di mirtilli rossi, che è un must del Thanksgiving.
Arrostire la zucca aiuta a concentrare il sapore e la naturale dolcezza dell’ortaggio; una spruzzata di aceto di riso dona la nota di agro che bilancia il tutto. Non devono mancare noce moscata, salvia e cannella, nonché aglio e zenzero per dare profumo, e semi di zucca per guarnire.
Patate dolci lessate, ridotte in purea, condite con burro, e poi ricoperte da uno strato uniforme di marshmallow, che nella veloce cottura sotto il grill fondono un in delizioso strato caramellato.
Benché il gravy sia un fondo di carne, fondamento della festa del Ringraziamento, lo si può fare benissimo in maniera vegana. Anziché le frattaglie e il fondo di cottura dell’arrosto, si possono usare funghi caramellizzati con zucchero di canna e una spruzzata di salsa di soia per dare profondità al gusto. La salsa va cotta a lungo a fuoco basso, aggiungendo, ma mano che si asciuga, brodo vegetale di buona qualità, preferibilmente fatto in casa. Per addensare la salsa gravy vegetariana, basta una cucchiaiata di amido di mais o fecola di patate verso la fine.
foto David Malosh
Come nobilitare il tanto bistrattato cavoletto? Basterà tagliarli a metà, oppure ancora meglio, affettarli con una mandolina, poi irrorarli con olio d’oliva, aceto balsamico e sciroppo d’acero (o miele). Mescolare bene prima di mettere nella friggitrice ad aria (o una placca nel forno ventilato) e cuocere fino a caramellatura. Sale e pepe in uscita, e via.
Ognuno ha la propria ricetta per i piselli stufati. Per questa versione meatless, basterà omettere la pancetta e dare invece spazio alle erbe. Alla base, cipollotto e porri appassiti con olio o burro, brodo vegetale e granella di nocciole in uscita.
foto Modern Proper
Questa è una ricetta che richiede solo tre ingredienti, più sale e pepe, e che si prepara in un quarto d’ora. Basta tagliare a metà per il lungo le carole, e saltarle in una padella in ghisa con burro, sale e pepe. Quando saranno tenere, spolverare con 3 cucchiai di zucchero di canna e finire la cottura per ottenere una glassa densa e uniforme.
foto Joseph De Leo
Questo piatto è un classico del Thanksgiving a base di una manciata di ingredienti: fagiolini appena sbollentati, zuppa di crema di funghi in scatola, e latte. Il tutto assemblato in una teglia, gratinato con scalogno fritto, e una spolverata di pangrattato o panko.
foto Savory Experiments
Procuratevi delle cipolline borettane, noce moscata, farina, burro e latte. Mentre sbollentate le cipolline, preparate una beschamel: in un tegame fate tostare 100 g di farina con 100 g di burro, poi aggiungete 1 litro di latte tiepido e, mescolando con una frusta, fate addensare la bechamel. Insaporite con noce moscata, sale e pepe. Al momento di servire tuffate le cipolline scolate nella bescamel, mescolando bene per distribuire uniformemente.
Il tipico pane fatto con la farina di mais è il tradizonale compagno della tavola del Ringraziamento. È leggero, gustoso e anche adatto a chi non tollera il glutine. Trovate la ricetta in coda a questo articolo che indica dove trovare tutti gli ingredienti per il Thanksgiving.
Queste alternative ai classici secondi del Ringraziamento faranno un’ottima figura serviti su gradi vassoi guarniti con frutta, bacche e foglie di carta dai colori autunnali.
Buone notizie: il goloso ripieno del tacchino si può preparare benissimo anche senza tacchino. Sarebbe un vero peccato ometterlo dal menù del Thanksgiving vegetariano, perché si tratta di una delle più gustose ricette di tutta la festa. Ed è anche facile da fare, togliendo di mezzo le 6 ore di cottura del volatile. Come? Bisogna tagliare a cubetti e tostare del pane in cassetta, a parte soffriggere in un tegame con burro e salvia tritata, della cipolla bionda, porri, e sedano finemente tritati, e bagnando con brodo vegetale e un pizzico di sale aromatico al sedano. Versate la crema così ottenuta, che deve risultare abbastanza liquida, nella teglia con il pane (che la assorbirà) e mettete tutto in forno per qualche minuto per formare una golosa crosticina. Attenzione, crea dipendenza.
Le torte rustiche risolvono sempre. Questa autunnale è una galette di pasta brisée che si può farcire con cime di rapa bollite e sminuzzate, cipolle precedentemente caramellate (con zucchero e aceto balsamico), una dadolata di brie, noci pecan (che riprendono il tema del Ringraziamento), e un paio di uova sbattute insieme a un vasetto di yogurt bianco. Aggiustate di sale e pepe, spennellate il bordo con tuorlo d’uovo e cuocete in forno per 15-20 minuti.
Le ‘bistecche di cavolfiore’ stanno vivendo un momento di grande popolarità. Alla base della ricetta, un’intero cavolfiore da cui ricavare fette alte un dito da scottare sulla piastra. Nel frattempo frullare una scatola di ceci con la loro acqua, olio d’oliva, sale, limone, uno spicchio d’aglio e un cucchiaio abbondante di tahini (cream di semi di sesamo) fino ad ottenere una spuma liscia e chiara. Disporre l’hummus alla base del piatto, appoggiarvi le “bistecche” e condire con un filo d’olio, del miele caldo, sale e pepe e un pizzico di paprika. Guarnire con pinoli tostati e chicchi di melograno.
La purea di patate impreziosita con porri e cavolo è il piatto delle feste in Irlanda. Per la versione con cavolo riccio o cavolo nero bisogna stufare le foglie private della spina centrale più coriacea. Le foglie appassite vanno poi aggiunte alle patate bollite e ridotte in purea insieme a formaggio spalmabile, panna acida (oppure latte o panna), la parte verde di un cipollotto e tanto, tanto burro.
foto Joseph De Leo
Per questo goloso piatto si mettono in una teglia le cimette di broccoli lessati, della pastina cotta, e si completa il tutto con una bechamel arricchita con moltissimo Cheddar, e cracker Ritz sbriciolati: si crea così una stratificazione insolita, e una crosticina meravigliosa.
A chiusura del banchetto del Ringraziamento vegetariano, in tavola fanno bella figura la torta di noci pecan e la pumpkin pie. E così anche i tacchini potranno dire grazie.
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