Da quando รจ nata, nel 2007, Casa Artusi di Forlimpopoli si รจ posta come punto di riferimento per la valorizzazione della cucina domestica e dell’opera di Pellegrino Artusi che per primo, oltre 100 anni fa, ha raccolto e ordinato le tradizioni culinarie italiane nel volume La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene. Nella sua lunga vita, Artusi ha avuto il merito di raccogliere, provare, mettere a punto, catalogare, le ricette segnando un punto di svolta nella cultura gastronomica italiana. L’Unitร d’Italia, insomma, si รจ fatta anche a tavola.
Biblioteca di Casa Artusi, Foto Gianluca Camporesi
โCasa Artusi ricrea i luoghi di Artusiโ spiega la presidente Laila Tentoni โquelli in cui ha trascorso gli ultimi 20 anni della sua vita: la cucina e la bibliotecaโ. Perchรฉ il valore di Artusi non รจ solo da ricercare nell’opera di archiviazione e codifica della cucina italiana che mai prima di allora era stata stata affrontata, ma anche nel profondo lavoro sulla lingua che ne รจ derivato. In 15 edizioni curate dallo stesso Artusi (la prima รจ del 1891) il libro ha subรฌto un intenso lavoro di correzione, dal punto di vista linguistico oltre che gastronomico. Nel corso del tempo si รจ, inoltre, arricchito di ricette di tutta Italia, grazie a un vivace carteggio tra l’Artusi e i tanti (principalmente donne) che scrivevano da tutta Italia chiedendo chiarimenti e consigli sui piatti o mandando loro stessi delle ricette, ognuno con il dialetto e il vocabolario diversi, โtanto che Massimo Montanari dice che piรน che un libro scritto per gli italiani, รจ un libro scritto dagli italianiโ.
E quell’opera โ enorme โ di raccolta di testimonianze e ricette รจ un documento fondamentale per individuare differenze e punti in comune da una parte all’altra della Penisola. Oggi questo patrimonio รจ conservato a Casa Artusi, lasciato in ereditร alla sua cittร natale dallo stesso Pellegrino perchรฉ fosse โfondamento e principio alla formazione di una pubblica biblioteca da istituirsi a Forlimpopoliโ.
Nel centro di cultura gastronomica di Forlimpopoli, si celebra la cucina di casa italiana, quella amatoriale, che Pellegrino ha contribuito a valorizzare e tutelare, codificandone le ricette, indicando con precisione gli ingredienti, ma senza inutili dogmatismi: โin piรน di un punto l’Artusi scrive che quella che dร lui รจ una ricetta che poi ognuno puรฒ cambiare a suo gustoโ, con buona pace dei tanti che oggi gridano all’eresia di fronte a qualsiasi deroga alla tradizione. E di questa cucina domestica, liberale e democratica, Casa Artusi si fa garante e divulgatore a Forlimpopoli e in tutto il mondo, attraverso eventi, cene e corsi โ primi su tutti quelli sulla pasta stesa a mano con il matterello e la piadina (siamo pur sempre in Emilia!).
Appuntamenti che in questi mesi sono stati trasferiti online โabbiamo dato una forte accelerata al digitale e al lavoro da remotoโ ci spiega ancora Laila, che aggiunge โper l’estate perรฒ abbiamo deciso di promuovere i nostri corsi di cucina anche in presenza, naturalmente riducendo i posti per rispettare le norme di sicurezza. Per noi รจ una novitร e un po’ una scommessa: siamo a Forlimpopoli, qui la gente appena puรฒ va in spiaggia. Ma crediamo ci sia bisogno di incontrarsi e tornare a quello scambio di prima, per quanto possibileโ.
La pandemia ha cambiato i programmi per l’anno 2020, quando si preparavano le grandi celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Pellegrino. โAvevamo scelto di festeggiare il bicentenario con un programma poderoso a partire dal primo aprileโ racconta โche รจ una data simbolica per Forlimpopoli perchรฉ รจ in quel giorno, nel 1911, che si scoprรฌ l’enorme lascito che l’Artusi aveva fatto alla sua cittร d’origine, con cui non aveva piรน mantenuto legami dopo il trasferimento a Firenze. Tanto che in molti credettero a una burlaโ. Proprio per le celebrazioni di quest’anno รจ stato costituito un comitato nazionale che mette insieme tante realtร diverse: le cittร di Forlimpopoli e Firenze, l’Accademia della Crusca e quella della Cucina Italiana, l’Associazione Nazionale Case della Memoria, Slow Food, la Societร Dante Alighieri, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione e molti altri. โAvevamo una serie di iniziative in Italia e non solo, poi il Covid ci ha costretto a ripensare tuttoโ continua Laila โin questo periodo abbiamo cercato di mantenere i collegamenti e le relazioni con tutto il mondo, i centri culturali, le tv, le realtร con cui di solito collaboriamo e ovviamente i singoli che ci cercano e intantoโ aggiunge โabbiamo cambiato tutti i programmiโ. Saltata anche la Festa Artusiana di giugno che โ dal 1997 – anima per quasi 10 giorni le strade della cittร con menรน a tema, spettacoli, itinerari gastronomici, convegni e incontri.
โIl comune ha avuto coraggio di organizzare la Festa Artusiana, riprogrammandola dall’1 al 9 agosto, includendo cosรฌ nelle celebrazioni anche il 4, giorno in cui idealmente si spengono le 200 candelineโ. Durante la festa ci saranno tantissimi eventi, spettacoli, appuntamenti gastronomici e culturali. โCasa Artusi darร il lร , il primo agosto, con il convegno con Alberto Capatti, Massimo Montanari, Andrea Segrรจโ e poi continuerร tutte le sere alle 19 con gli aperitivi โ โper cui dovremo studiare una nuova formulaโ – con approfondimenti e presentazioni di libri su Pellegrino, tra cui quello di Marco Malvandi. Poi mostre – โA tavola con Fellini, curata da Antonio Maraldiโ – concorsi di cucina e molti altri eventi. Il 4 agosto dopo l’avvio ufficiale dei festeggiamenti, con collegamenti da tutto il mondo, oltre all’appuntamento letterario, l’iniziativa Tramonto di vino della regione Emilia Romagna รจ l’occasione per conoscere i prodotti locali.
Nel programma delle celebrazioni per i 200 anni, che si protrarranno nei mesi a seguire, anche una tappa della Milanesiana a Forlimpopoli, il convegno La Ricetta Liberata (il 9 e 10 ottobre a Firenze), e poi un altro convegno, questa volta all’Accademia della Crusca, e l’appuntamento con la settimana della Cucina Italiana nel Mondo di novembre.
a cura di Antonella De santis
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