Il pane di Fatti con la Farina in Basilicata e i coltelli fatti a mano di Giagu in Sardegna. Due belle storie da ascoltare in un podcast

3 Ago 2023, 12:39 | a cura di
Nella settimana puntata del podcast “Io? Resto Al Sud!” le storie di due realtà imprenditoriali in Basilicata e Sardegna che si sono affermate grazie all'incentivo di Invitalia. Scopritele qui

Basilicata. La storia di Vincenzo e Federico Sabia del forno Fatti con la Farina

Innamorati del cibo e in particolare della panificazione, Vincenzo e Federico Sabia, due giovanissimi fratelli potentini, più o meno consapevolmente, hanno sempre desiderato che la loro vita fosse scandita da impasti e lievitazioni. Hanno cominciato a studiare con attenzione tempi, tecniche e consistenze per poi dare spazio alla pratica andando “a scuola” volutamente lontano da Potenza. Una scelta dettata dalla voglia di apprendere quello che non avrebbero potuto imparare a casa, per poi tornare e portare queste esperienze nella loro città natale. E da lì sviluppare il loro progetto. Nasce così Fatti con la Farina, un forno dove passato e presente si fondono, dove le antiche tradizioni si mescolano a nuove competenze e tecniche moderne.

 

Vincenzo e Federico Sabia del forno Fatti con la Farina di Potenza | foto di Lido Vannucchi

 

Con questo approccio i fratelli Sabia vogliono valorizzare al massimo il pane e gli altri prodotti da forno della tradizione lucana. Ogni giorno i due preparano impasti con farine selezionate, lasciano che le lievitazioni partano naturalmente grazie all’utilizzo del lievito madre e cuociono le loro creazioni nel tradizionale forno a legna. Elementi che imprimono al lavoro un carattere profondamente artigianale e nello stesso tempo profondamente contemporaneo. Sul loro banco non solo il classico pane casareccio: spazio alla pizza a lunga lievitazione, ad alcune proposte di cucina elaborate seguendo le ricette della tradizione (panzerotti, bombette di melanzane, panini caldi alla piastra) e anche a biscotti, torte e crostate.

Fatti con la farina | Potenza | via Messina, 2

 

Sardegna. La storia della famiglia Giagu di Coltelli Giagu

Non tutti sanno che i preziosi coltelli sardi, prodotti a Pattada, hanno la forma della lama ispirata alla foglia di mirto, simbolo secolare di un’antica terra agropastorale. Il piccolo paese nel nord della Sardegna ha nella produzione coltellinaia una delle sue più longeve tradizioni artigianali, tanto che, in tutto il mondo, il Pattada (o Pattadesa) è il coltello sardo per antonomasia. Si inserisce perfettamente in questa storia antica un’avventura incentrata sull’artigianalità. Un’avventura avviata nel 1985, anno nel quale Salvatore Giagu e Maria Rosaria Deroma, la prima donna a specializzarsi nella lavorazione artigianale dei coltelli, aprono il laboratorio Giagu. Un patrimonio di pratiche familiari che produce artigianalmente pezzi unici, sia nella forgiatura del metallo, sia nella ricerca di materiali resistenti e rari con cui scolpire i manici.

Adriano Giagu dell’azienda Coltelli Giagu a Pattada (SS) | foto di Lido Vannucchi

Alle forme tradizionali - la corrina a lama fissa o a serramanico e la resolza - si aggiunge oggi la ricerca della funzionalità avviata dai fratelli Adriano e Letizia Giagu, ultima generazione, che decidono di non far estinguere l’eredità familiare creando la Coltelli Giagu. Una nuova azienda e un nuovo marchio che, assorbendo tutta l’esperienza dell’attività precedente, costruiscono una storia nuova, innestando visione e innovazione nella sapienza tradizionale. Adriano consolida la linea produttiva e, oltre ai coltelli dalle forme classiche, introduce la fattura di un’intera gamma dedicata alla cucina. Proprio quest’ultima, per qualità di produzione e per la caratteristica di essere interamente personalizzabile, si afferma in poco tempo nella maggior parte delle cucine professionali dell’isola. Un’intuizione che porta la coltelleria sarda nel presente e rende Coltelli Giagu un’azienda simbolo della capacità di valorizzare la tradizione andando oltre i percorsi tracciati.

Coltelli Giagu | Pattada (SS) | Via Vittorio Emanuele II, 64

Ascolta "07 BASILICATA E SARDEGNA | TRADIZIONE DALLA FARINA AI COLTELLI" su Spreaker.

“Io? Resto al Sud!”: il podcast

Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, ha vagliato migliaia di progetti avviati grazie ai finanziamenti dell’incentivo “Resto al Sud”, fino ad arrivare a una rosa di 62 realtà che, oltre a essere etiche, sono virtuose anche dal nostro punto di vista, quello enogastronomico. Il risultato di questo lavoro corale è una pubblicazione che va oltre la narrazione stereotipata di un Sud dove è impossibile creare valore, perché di fatto “il Sud dà la possibilità di investire”: bastano un’idea ben precisa, un buon piano d’impresa e il sostegno di un incentivo dedicato ed efficace. Duecento pagine con le storie di chi ha deciso di restare, di tornare o di trasferirsi al Sud per concretizzare un sogno.

Per ascoltare anche dalla viva voce dei protagonisti le loro storie, Gambero Rosso, in collaborazione con Invitalia, ha prodotto il podcast “Io? Resto al Sud”. Un podcast in 10 puntate che narra, con un’intervista doppia, due realtà, ogni volta diverse, provenienti da due regioni del Sud.

Il podcast “Io? Resto al Sud!” è un progetto audio composto da dieci puntate prodotte da t- Rek Produzioni Audio (t-rek.it). In ogni episodio viene presentata una doppia intervista che riflette due storie, lontane tra loro eppure più simili di quanto neanche i diretti protagonisti possano immaginare. Le doppie voci infatti portano due regioni al centro di sogni da realizzare, con aspirazioni e percorsi che da ovunque partano, tornano o rimangono in quel Sud che cercano di raccontare. Nelle loro parole ci sono imprese orgogliose, storie d’amore e di famiglia, territori connessi visti da occhi e prospettive diverse che diventano attività produttive capaci di affermarsi grazie alla “possibilità” di poterlo fare.

A cadenza mensile, rilanciati anche sul mensile Gambero Rosso che ne presenta il contenuto, si potranno ascoltare 10 puntate: della prima è protagonista Invitalia, in cui si approfondisce il coinvolgimento umano di un processo selettivo chiamato a legare merito e opportunità, le altre 9 sono dedicate alla selezione di 18 progetti di regioni diverse. Toni e linguaggi sono di quell’ironica leggerezza indispensabile per affrontare storie e visioni diverse, con l’intento di disegnare la possibilità concessa e colta dalla misura Resto al Sud.
Invitiamo, pertanto, i nostri lettori a seguire noi di Gambero Rosso e Invitalia in un viaggio nell’Italia del Sud per conoscere attività e persone che ci hanno creduto: creduto in sé stessi sicuramente, ma anche (e soprattutto) nel supporto concreto e fattivo che lo Stato mette a disposizione dei loro progetti. Le voci che ascolterete sono alcune delle 15mila che ce l’hanno fatta, vincendo tutti gli stereotipi che in troppi casi sono ancora troppo forti. “Io? Resto al Sud!” è fatto di belle storie che noi di Gambero Rosso raccontiamo attraverso Invitalia, ringraziando chi ha accettato di condividere la propria avventura mettendo a disposizione la propria testimonianza.

Resto al Sud. L'incentivo di Invitalia

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), oltre alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro- Nord. È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni e i fondi stanziati ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. A oggi sono stati finanziati più di 14mila progetti, dei quali un 25% sono nell’ambito della ristorazione, ma il numero è destinato a salire. A cinque anni dal suo avvio ha intercettato 41mila progetti d’impresa e approvato circa 14.500 iniziative, per 790mil/€ di agevolazioni con oltre 52.000 nuovi posti di lavoro.

Resto al Sud. La sezione web

I podcast sono disponibili nella sezione web dedicata alle imprese selezionate da Gambero Rosso e Invitalia, tra quelle che hanno usufruito dell'incentivo Resto al Sud ideato per sostenere la nascita e lo sviluppo di attività imprenditoriali nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori. Nella sezione web  è possibile sfogliare o scaricare la versione pdf della pubblicazione, ascoltare la serie podcast “Io? Resto al Sud”, navigare tra le schede delle diverse realtà selezionate e disegnare un itinerario per andare a scoprire e degustare l’offerta.

Scopri di più nella sezione web

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