โSe cambi la prospettiva, se sali piรน in alto, scopri sempre cose nuove. Accade in un grattacielo, in un campanile, in una giostra al parco. Cammina lungo i sentieri che attraversano le colline che da Assisi vanno a Spoleto, custodi di una fascia olivata unica al mondo e da lรฌ scopri lโUmbria vista dallโalto. Quello รจ il posto giustoโ. Inizia cosรฌ il CULT โ Per una nuova civiltร dellโolio, il travel book, vero e proprio manifesto culturale (Cult come cultivar, ma anche come cultura), spin-off editoriale del progetto di promozione turistica, I Sentieri nella Fascia Olivata, che raggruppa i giornalisti Maurizio Pescari, Andrea Luccioli e Roberto Rossi. Non si tratta solo di un vademecum di indicazioni turistiche, ma fa parte di un progetto piรน ampio, che intende recepire le risorse di un territorio come il punto dโarrivo di un lavoro a monte, complesso e arcaico, che ruota attorno allโuomo, alla terra e al lavoro agricolo.
In questa regione, ricca di borghi medievali e avamposti etruschi, di siti religiosi e scorci paesaggistici mozzafiato, e di unโenogastronomia caratteristica, contraddistinta dai sapori ferrosi della cacciagione, dal sottobosco di funghi e tartufi, dai sentori erbacei di olio dโoliva e legumi, si puรฒ infatti scoprire lโunicitร di una striscia di terra coltivata a ulivi, denominata appunto Fascia Olivata Assisi-Spoleto che copre i territori di sei comuni della provincia di Perugia: Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Campello sul Clitunno, Spoleto.
Abbazia di Sassovivo
Si tratta di circa 9 mila ettari di terra che su cui crescono 1 milione e 500 mila piante cresciute nel corso dei millenni attraverso lโintervento dellโuomo che, per la propria evoluzione sociale, economica e urbana, ne ha condizionato la loro disposizione e lo sviluppo su pendii e muretti, sfruttando tutte le zone marginalizzate da particolari caratteristiche geografiche e trasformandole in una delle principali aree olivicole dellโintera regione. Questa fascia, detta anche valle spoletana, รจ inserita nel Registro dei paesaggi rurali storici del Mipaaf, ed รจ entrata a far parte del Programma GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems) della FAO. Nel 2016, inoltre, a fronte di un progetto di valorizzazione, รจ stato istituito un comitato promotore, rappresentato dai sei comuni della provincia di Perugia, che ha sottoscritto un protocollo dโintesa per lโimplementazione di linee strategiche atte a valorizzare la fascia, ora รจ in corsa per la Tentative List per diventare Patrimonio dellโUnesco.
Bosco di San Francesco (Assisi)
โIl futuro di questa terra, infatti, si scrive oggi e parte da unโidea di ‘comunitร ’ che lavora insieme e che va ancora costruita e delineataโ scrive Andrea Luccioli nel volume, โper fare tutto questo, perรฒ, serve anche un lavoro lontano dallโolio, un lavoro culturale con degli spazi pubblici di dibattitoโ. Ma fare comunitร significa anche attribuire valore a ciรฒ che รจ strettamente legato alla terra e ai suoi frutti, significa fare rete, promuovere la filiera e intraprendere piccole iniziative che operano da volano per avere impatto diretto sui settori sociali, economici, turistici e, perchรฉ no, culturali.
Trevi
La cultura dellโolio rappresenta una nuova frontiera del turismo, come sancito anche da una normativa nazionale che lo equipara a quello del vino, nella quale iscrivere esperienze sensoriali, formative che si fanno custodi di un bene tanto antico, quanto prezioso e spesso tenuto in secondo piano nella comunicazione e nel marketing, al contrario di quanto si possa riscontrare nel mondo del vino. Vivere concretamente lโesperienza dellโolio, vuol dire ritrovarsi nei frantoi, camminare fra gli ulivi, degustare con tutti i sensi, scorgere monumenti e godere di paesaggi mozzafiato. Ma vuol dire anche dare voce allโolio e alla sua forza simbolica, storica e antropologica. Quella che, nel corso dei secoli, ha creato un paesaggio caratteristico, come nel caso della Fascia Olivata, che ha disegnato un profilo unico nel rispetto del territorio e delle piante. Ecco perchรฉ qui gli ulivi si chiamano piantoni, a indicare un passaggio della mano dellโuomo che pianta, rispetta e plasma la natura a suo vantaggio, contemporaneamente proteggendola. Il paesaggio che ne รจ derivato rappresenta uno scenario caratteristico, dinamico e in continua evoluzione. Lโoliveto diventa la โchiusa dei piantoniโ, dove i โterrazzamentiโ realizzati con muri a secco, conferiscono al paesaggio unโatmosfera incredibilmente suggestiva. Che vale la pena valorizzare, anche attraverso progetti come I Sentieri nella Fascia Olivata, 5 percorsi che attraversano i sei comuni della fascia: โVogliamo accompagnarvi lungo la fascia di olivi che da Assisi giunge a Spoletoโ scrive Maurizio Pescari nel volume โfarvi vivere una suggestione paesaggistica unica, andare alla scoperta di profumi e non di odori, della cultura del sapore e non del saporito, ma soprattutto alla conoscenza delle persone, donne e uomini, eroi di questo mondo agricolo, che vi racconteranno i valori della loro attivitร , mangiando una fetta di pane e olioโ. Una curiositร ? Uno dei piรน antichi alberi di ulivo di tutta Italia, si trova proprio in questa fascia geografica, a Bovara di Trevi, una piccola frazione del comune di Trevi. Si tratta dellโulivo di SantโEmiliano, un albero ultra-millenario (1830) con una circonferenza di 9 mt e unโaltezza di circa 5 mt.
Castello di Poreta
Ma facciamo un passo indietro, lโolio extra-vergine dโoliva umbro rappresenta, con una media annua di 600 tonnellate per il DOP Umbria, il 7% sull’intera produzione nazionale di oli DOP (dati Regione Umbria). La caratteristica e il posizionamento dei โpiantoniโ in questa area geografica, rende difficile massimizzare la produzione, non essendo possibili processi di meccanizzazione per la raccolta delle olive. La concimazione รจ annuale, la potatura o annuale o biennale, lโirrigazione a goccia. La fase piรน ostica รจ caratterizzata dalla raccolta che, in alcuni casi, si effettua ancora manualmente, in altri con attrezzature che agevolano il processo, negli oliveti intensivi viene invece utilizzata una meccanizzazione integrale con scuotitori da tronco. Va da sรฉ che un olio che non fa leva sulla massimizzazione della quantitร prodotta, deve essere supportato complessivamente da una grande qualitร . Per parlare di numeri, sono 4.225 le aziende olivicole che producono lโolio della fascia, in cui la cultivar piรน diffusa รจ il Moraiolo (60% Leccino e 30% di Frantoio), che conferisce allโolio un sapore intenso, dal carattere olfattivo erbaceo e dalle spiccate note amare e piccanti.
a cura di Chiara Sicola
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