New York

La Trafila. Il pastificio italiano a New York nato durante il lockdown

Da Torre del Greco a Brooklyn, passando per Amsterdam. La storia di Luigi Speranza che ha aperto un pastificio durante il lockdown. Ora rifornisce alcuni tra i migliori ristoranti italiani di New York.

  • 18 Luglio, 2021

A due passi da Red Hook e dal canale di Gowanus, nel cuore industriale di Brooklyn si erge una palazzina di vetro che da un paio di mesi ospita La Trafila, il pastificio di Luigi Speranza e la moglie Jiselle Basile. Il vulcanico ventinovenne di Torre del Greco facendo di necessitร  virtรน ha trasformato il periodo di lockdown e quello seguente di restrizioni cittadine in una fase di gestazione e realizzazione di un suo business, un pastificio che adesso rifornisce alcuni tra i migliori ristoranti italiani della cittร . โ€œIl nostro prodotto รจ unico e artigianale, e per questo produciamo solo su ordinazione. Guardate il frigorifero: queste mensole domattina saranno vuote!โ€.

La Trafila a NY

Luigi Speranza

Nel lavoro di Speranza – che ha ideato il concetto assieme alla moglie, specializzata in Business, Media & Communication e con una doppia certificazione in Culinary Arts e Culinary Management – non cโ€™รจ nulla di improvvisato. โ€œLa mia passione per la cucina e gli ingredienti viene da mia madre, e giovanissimo sono andato alla scuola alberghiera di Roccaraso in Abruzzo. Durante le estati lavoravo in giro per lโ€™Italia, e una volta diplomato ho deciso di imparare lโ€™inglese e ho lavorato per anni ad Amsterdam al ristorante Incanto. Dallโ€™Olanda ho preso il volo quattro anni fa e a New York ho lavorato anni come consulente, arrivando a essere Executive Chef del Sola Hospitality Group. A un certo punto volevo prendermi un periodo di riflessione ed รจ arrivata la pandemiaโ€.

La Trafila a NY

Il pastificio nato durante il lockdown

Il pastificio La Trafila ha aperto nello stabile di vetro due mesi fa, perรฒ la genesi risale al lockdown. โ€œLโ€™anno scorso avevamo uno spazio molto piรน piccolo a pochi isolati da quiโ€, racconta lo chef. โ€œEravamo in due e la mattina io facevo le consegne, mia moglie prendeva gli ordini, e dalle tre in poi producevamo senza fermarci maiโ€, complici anche le restrizioni: โ€œNel momento in cui tutti i ristoranti hanno chiuso, cominciando a lavorare solo da asporto, io ho cominciato a piazzare il mio prodotto pure lรฌ ed era cosรฌ unico (e in quel momento necessario!) che i ristoratori che hanno iniziato a lavorare con me se ne sono innamoratiโ€. Questo per il wholesale, per il retail invece ha cominciato a lavorare nei mercati di quartiere, da quello di Park Slope a quello di Larchmont.

La Trafila a NY

La Trafila a New York

โ€œMano a mano che le restrizioni hanno cominciato ad allentarsi e i ristoranti a riaprire, noi ci siamo espansiโ€. Come hai scelto i prodotti da offrire al pubblico newyorkese? โ€œSe uno chef o un cliente mi fa una richiesta particolare io gli vado incontro e ideiamo insieme un sapore per una particolare pastaโ€, altrimenti in vendita ci sono spaghetti, taglierini, tagliatelle, tonnarelli, pappardelle, bucatini, rigatoni, cavatelli, fusilli, casarecce, lasagne… โ€œIl menu cambia spesso ma ci sono dei classici che tengo tutto lโ€™anno, come gli gnocchi ripieni cacio e pepeโ€, sempre in tema gnocchi ripieni, gli special seguono la stagione: โ€œIn questo momento sto facendo degli gnocchi al limone e ricotta che nella forma e nel colore ricordano proprio dei piccoli limoni. Volete vederne lโ€™interno?โ€. Lโ€™attenzione per i colori e le forme e un certo entusiasmo che ricorda il divertimento di un bambino ci pare un tratto distintivo vincente e qui a New York abbastanza unico.

Brooklyn (NY) – 135 13th Street – +1 917 596 4453 – www.latrafilapasta.com

testo e foto di Francesca Magnani

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