Le donazioni delle aziende gastronomiche: i grandi marchi in soccorso degli ospedali italiani

19 Mar 2020, 14:58 | a cura di
Torrefazioni, pastifici e supermercati insieme per far fronte all’emergenza Covid-19. Ecco la solidarietà del mondo del cibo.

Le donazioni agli ospedali: Rana, Barilla, De Cecco, La Molisana, Ferrarelle

Si attiva il settore della pasta, a cominciare dal Pastificio Rana, che dona 400mila euro all’acquisto di macchinari per la ventilazione assistita per l’ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda e l’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. C’è poi De Cecco, con i suoi 250mila euro destinati alla Regione Abruzzo per acquistare 10 respiratori, e La Molisana, che ha comprato tre ventilatori polmonari per il Blocco Operatorio della Terapia Intensiva dell’ospedale Cardarelli di Campobasso. Da Barilla, oltre 2 milioni di euro per l’Ospedale Maggiore di Parma, laProtezione Civile e la Croce Rossa di Parma: "L'Italia che resiste siamo tutti noi", ha dichiarato il Vicepresidente del Gruppo Luca Barilla. 200mila euro anche da parte di Ferrarelle, a favore delle strutture ospedaliere nelle città in cui si trovano gli impianti, Napoli e Brescia, per combattere l’emergenza Coronavirus, “una scelta immediata ed efficace per rispondere alle necessità del momento”.

Lavazza

Lavazza e le donazioni agli ospedali

Anche il mondo del caffè si mobilita: Lavazza corre in supporto dell’emergenza sanitaria stanziando 10 milioni di euro destinati a vari progetti. Nello specifico, 6 milioni andranno a favore della Regione Piemonte – Sostegno emergenza Coronavirus, rispondendo all’iniziativa di raccolta fondi “Iocisono” per acquistare il necessario per le strutture sanitarie e il personale. Altri 3 milioni saranno devoluti alla Fondazione La Stampa – Specchio dei tempi, per dotare gli ospedali di nuove apparecchiature e materiale sanitario per le terapie intensive e i pronto soccorso, oltre a fornire kit igienizzanti gratuiti alle scuole torinesi che ne faranno richiesta e portare agli anziani in difficoltà i generi di prima necessità. Infine, 1 milione verrà destinato a favore di una pluralità di enti e associazioni attive sul territorio a sostegno delle fasce più deboli e disagiate della popolazione. Un’iniziativa significativa promossa per “dare un segnale positivo e di impegno concreto, nella convinzione che con il contributo congiunto e immediato di tutti si possa uscire dall’emergenza e consentire all’Italia di ripartire”, come ha spiegato il Gruppo in una nota. Ma sempre in Piemonte si mobilitano anche Bongiovanni e Suqqo, aziende torinesi che veicolano il proprio contributo solidale attraverso l’e-commerce: la prima, per gli acquisti online di Antiqua Farina fino al 16 aprile, verserà il 50% del ricavato agli ospedali italiani; la seconda, per ogni box ordinato, donerà 5 euro e due succhi di frutta all’ospedale Molinette di Torino.

Esselunga

Donazioni agli ospedali: i supermercati italiani

Tanti anche i supermercati che hanno scelto di scendere in prima linea per aiutare il personale sanitario. Esselunga ha previsto una donazione di 2,5 milioni di euro agli ospedali e gli istituti di assistenza dei pazienti, e lancia una sfida anche ai clienti: fino al 31 marzo, per ogni 500 Punti utilizzati, la catena donerà 5 euro alle realtà sanitarie più colpite. In cambio, un gioco da tavola omaggio. Eataly dona invece una percentuale degli scontrini emessi alla ricerca, mentre Eurospin ha donato 100mila euro per sostenere l’Istituto Nazionale Spallanzani di Roma e l’Ospedale Sacco di Milano: “Vogliamo in questo modo dare un contributo concreto al nostro Paese in un momento di emergenza nazionale che non ha precedenti nella storia italiana recente”.

Nutella

Le donazioni di Ferrero, Grana Padana, Zerbinati e Terre d'Oltrepò

Scende in campo anche Ferrero, con 10 milioni di euro devoluti al Commissariato per la Gestione dell’Emergenza Coronavirus, per dare un aiuto materiale in questa fase critica di epidemia. Presente anche Grana Padano, che ha suddiviso la donazione in più regioni: 500mila euro per la Lombardia, 250mila euro per il Veneto, 150mila euro per Piacenza, 50mila per il Trentino e 50mila per il Piemonte. Una scelta dettata dal desiderio del Consorzio di aiutare un po’ tutte le aree della zona di produzione della Dop, acquistando respiratori, tamponi, mascherine e strumenti sanitari necessari. Solidarietà anche da parte del mondo del vino (trovate maggiori informazioni sul numero Tre Bicchieri in uscita oggi, 19 marzo 2020), a cominciare dalle cantine Terre d'Oltrepò e La Versa, che lanciano la campagna #allasalute, con l'obiettivo di raccogliere fondi da destinare alle attività di urgenza del Policlinico San Matteo di Pavia, a cui verrà donato il 50% del prezzo di vendita su ogni singola bottiglia acquistata online. Zerbinati, invece, ha donato 1000 tute protettive ad alto contenimento al reparto di rianimazione dell’ospedale di Casale Monferrato, oltre a stipulare una  polizza assicurativa Covid-19 per tutti i dipendenti e le loro famiglie.

a cura di Michela Becchi

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram