La cucina (di Cristina Bowerman) incontra l’artista (Eugenio Tibaldi): il libro

5 Nov 2019, 14:30 | a cura di
I legami tra cucina e arte contemporanea vengono sviscerati nel nuovo libro di Maretti Editore, che ha come protagonisti la chef Cristina Bowerman e l’artista Eugenio Tibaldi.

Non un libro di ricette, anche un libro di ricette. Non un libro d’arte, anche un libro sull’arte. È il nuovo testo edito da Maretti che vede come protagonisti una chef, Cristina Bowerman, e un artista, Eugenio Tibaldi. Messi a confronto (in un gioco di molteplici similitudini) dalle parole di Massimiliano Tonelli, che conosce bene entrambi e al quale è stata affidata la prefazione. Non è la prima volta che questa casa editrice si cimenta sullo sdrucciolevole terreno dei rapporti tra cuochi e artisti, ma questa volta il lavoro appare assai be congegnato.

Bawerman-Tibaldi

La relazione fertile tra arte e cibo

“Arte e cibo sono ambiti creativi che sperimentano le loro sovrapposizioni ormai da anni. Solitamente con una banalità fastidiosa, ai confini dell’inutile e ai bordi del dannoso per entrambi i versanti”. Commenta Tonelli, nella prefazione del libro. “Ma la superficialità può andar bene ed essere tollerabile quando ci si misura con la dimensione effimera dell’evento, non certo quando si raccoglie la sfida di una pubblicazione libraria chiamata a resistere al tempo nelle librerie, nelle biblioteche, nelle case, negli atelier e nei ristoranti. E allora qui si è dovuti andare necessariamente a fondo. A fondo non soltanto nei legami professionali tra i due protagonisti, ma anche nella relazione fertile tra arte e cibo in generale. Del perché sono storie e approcci che meritano di essere raccontati assieme, perfino nello stesso libro”.

Chef Cristina Bowerman incontra / meets Eugenio Tibaldi

Ed è proprio con questo spirito che è nato Chef Cristina Bowerman incontra / meets Eugenio Tibaldi. 224 pagine, tradotte anche in inglese, di storie di vita simili, ricette - quindici antipasti, dodici primi, cinque secondi e sei dolci – affiancate alle opere d’arte, tanti rimandi e coinvolgimenti emotivi sotto la direzione di Maria Paola Poponi che ha contattato la Bowerman promettendole che non si sarebbe trattato del solito libro di ricette.

“Non sono mai stata interessata a fare libri di ricette”, racconta Cristina, “così l’editore, sapendo il mio amore latente per l’arte, mi ha proposto una collaborazione con Eugenio. L’ho incontrato prima della stesura del progetto e sono rimasta fulminata dalla sua creatività, dalla sua umanità. E credo che nel libro esca fuori questa complicità”. Così come emerge un lato inedito di Cristina, “spesso vengo percepita come una persona insensibile, in questo libro viene fuori chi sono veramente”. Una chef, professionista, donna, amante dell’arte, che emana passione in tutto quel che fa.

Libro o catalogo?

Alla fine ogni banalità si è evitata eccome. Il libro ha delle sembianze duplici. Ha tutti i requisiti di un grande volume di ricette con foto di qualità e una stampa adeguata, ma è anche assai credibile come catalogo d’artista visto che contiene di fatto una autentica retrospettiva su carta di uno dei più interessanti artisti italiani di quella generazione. Intanto negli uffici della Maretti sono pronti a mettere in cottura la prossima abbinata artista-chef.

 

Chef Cristina Bowerman incontra / meets Eugenio Tibaldi – Maretti editore – 224 pp. - 40 €

 

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